dell’antico manoscritto Sloane, risalente al 1659:D: Siete massone?
R: Sì, sono massone.
D: Come lo saprò?
R: Grazie alla la perfezione dei miei segni, dai miei gesti convenuti, ed i primi passi della mia entrata.
D: Quale è il primo segno o gesto convenuto: - mostratemi il primo ed io vi mostrerò il secondo.
R: Il primo è celare e nascondere, e custodire il segreto, sotto una pena che non potrebbe essere inferiore a quella di avere la lingua tagliata nella gola.
D: Dove siete stato fatto massone?
R: In una Loggia giusta e perfetta o giusta e legittima.
D: Che cosa è una Loggia giusta e perfetta o giusta e legittima?
R: Una Loggia giusta e perfetta, sono due apprendisti entrati, due compagni d'arte e due maestri; si può essere di più o di meno; più si è più si è in allegria, meno si è, migliore la tavola; ma in caso di necessità cinque saranno sufficienti, vale a dire due apprendisti entrati, due compagni d'arte ed un maestro, sulla più alta collina o la valle più profonda del mondo là dove non si sente cantare né un gallo né un cane abbaiare.
D: Da chi traete i vostri principi?
R: Da uno più grande di voi.
Q: Chi sulla terra può essere più grande di un Massone?
R: Quello che fu trasportato sul più alto pinnacolo del tempio di Gerusalemme.
D: La vostra Loggia è chiusa o aperta. ?
R: È chiusa.
D: Dove si trovano le chiavi della porta della Loggia?
R: In una scatola chiusa sotto un pavimento a tre angoli, a circa un piede e mezzo dalla porta della Loggia.
D: Di cosa è fatta la chiave della porta della vostra Loggia?
R: Non è fatta di legno, né di pietra, né di ferro, né di acciaio, né di nessun metallo; è la lingua della buona creanza che parla altrettanto bene di un fratello sia di fronte sia alle spalle.
D: Quanti gioielli ci sono nella vostra Loggia?
R: Ce ne sono tre: una squadra, la stella fiammeggiante ed il filo a piombo.
D: Quale è la lunghezza del cavo della vostra Loggia?
R: Tanto quanto c'è dalla piega del mio fegato alla radice della mia lingua.
D: Quante luci ci sono nella vostra Loggia?
R: Tre: il sole, il maestro, e la squadra.
D: Quale è l'altezza della vostra Loggia?
R: Di piedi, di aune e di pollici senza numero: raggiunge il cielo.
D: Come era disposta la vostra Loggia?
R: Oriente ed Occidente, come tutti i santi templi.
A: Quale è il posto del maestro nella Loggia?
R: Ad Oriente è il posto del maestro, ed indossa il primo gioiello, è lui che chiama gli uomini al lavoro. Ciò che i maestri hanno seminato la mattina i sorveglianti mietono il pomeriggio.
In certi luoghi si interrogano come segue:
D: Dove è stata data la parola per la prima volta?
R: Alla torre di Babele.
D: Dove fu convocata la prima Loggia?
R: Nella cappella di San Giovanni.
D: Come era disposta la vostra Loggia?
R: Come la suddetta santa cappella e tutti gli altri santi templi, Oriente ed Occidente.
D: Quante luci ci sono nella vostra Loggia?
R: Due, una per vedere entrando ed una per vedere lavorando.
D: Su cosa avete prestato giuramento?
R: Su Dio e la squadra.
D: Sopra o sotto i vestiti?
R: Sotto.
D: Sotto quale braccio?
R: Sotto il braccio destro.
D: Dio sia benevolo con tutti i venerabili maestri e i compagni della venerabile Loggia da cui venite, e con voi, buon compagno. Quale è il vostro nome?
R: J. e B.
Poi, stringendo la mano, dirà "Fratello Giovanni vi saluta lietamente. "
R: Dio vi saluta bene, caro fratello.
Un altro saluto consiste nel stringere la mano del maestro o del compagno dicendo: il venerabilissimo, i maestri e i compagni della venerabile Loggia da cui provengo vi salutano, vi salutano, vi salutano calorosamente; allora, l'altro risponderà: Dio vi saluta bene, caro fratello.
Hanno un'altra parola che chiamano la parola di maestro, ed è Mahabyn, parola che dividono sempre in due. Si tengono in piedi uno di fronte l'altro, petto contro petto, le caviglie destre a toccarsi internamente, stringendosi reciprocamente la mano destra con la stretta di mano da maestro e l'estremità delle dita della mano sinistra che premono sulla vertebre cervicali dell'altro; restano in questa posizione il tempo necessario per mormorarsi all'orecchio uno Maha e l'altro, come risposta, Byn.
La data del 1717, nota agli storici come ufficiale con riferimento alla nascita della Muratorìa speculativa moderna, va quindi del tutto ripensata, perché non di nascita si è trattato, quanto piuttosto di scisma.
Il concetto stesso di iniziazione, centrale nella storia della massoneria moderna, e che a buon diritto fa affermare a tanti liberi muratori che essa è tutto ciò che rimane, in Occidente, degli Antichi Misteri greci, egizi ed iranici, era ignoto ai nostri progenitori, i quali a buon diritto si servivano del termine accettazione