Zohar foglio 257a - 257b

(pag. 605 - 607 II Volume)

 

[257a]... Così, come esistono sette firmamenti uno sopra l'altro, ugualmente vi sono sette terre una sopra dell'altra. I nomi di queste sono: Eretz, Adamah, Guè, Neschia, Tziah, Arqa, Thebel.

La terra più radiosa è quella chiamata Thebel, perché è scritto (Salmi IX,9): Egli giudicherà il mondo (Thebel) con giustizia.

Quando Adamo fu scacciato dal Giardino dell'Eden, finì sulla terra chiamata Eretz. Tale regione, priva di qualsiasi luce e regno delle tenebre, spaventava Adamo, per cui si permise alla spada turbinante (Genesi III,24) di diffondervi un po' di chiarore. Dopo che Adamo ebbe fatto penitenza, al termine dello Shabath, il Santo, baruk ha-shem, lo tolse da questa terra collocandolo in quella chiamata Adamah, così com'è scritto (Genesi III,23): Il Signore Dio lo scacciò dal Giardino dell'Eden, affinché lavorasse la terra (Adamah). Su questa terra vi sono dei luminari, i giorni cadenzano il tempo, e la costellazione è visibile.

L’abitano uomini d'alta statura, procreati da Adamo durante i centotrenta anni in cui coabitò con i demoni femminili [1]. Sono uomini sempre tristi e manchevoli di ogni gioia; a volte, lasciano la loro terra giungendo in volo sulla nostra, dove camminano sulla via del peccato. Al ritorno recitano delle preghiere recuperando la loro condizione precedente. Coltivano la terra e mangiano, ma non hanno né campi di grano, né alcuna delle sette specie di frumento.

Su questa terra nacquero Abele e Caino, e da qui quest’ultimo fu allontanato quando peccò. Quando il Santo, baruk ha-shem, lo scacciò da [257b] Adamah, così com'è scritto (Genesi IV,14): Mi hai cacciato oggi dalla terra (Adamah), Caino errò, sulla terra, terrorizzato continuamente dalla spada turbinante, fino il giorno in cui, avendo fatto penitenza, il Santo, baruk ha-shem, lo portò su Arqa dove generò dei figli [Zohar foglio 9b] [2]. Su questa terra si diffonde la luce del sole; vi si semina, vi si coltivano degli alberi, ma non vi si trova né grano, né alcuna delle sette specie di frumento.

Tutti quelli che abitano Arqa, sono i discendenti di Caino, hanno due teste, sono di taglia mista, grandi e piccoli, ma non hanno il buon senso degli uomini della nostra terra. Alcune volte si dimostrano degni e camminano sulla via del bene, altre seguono il sentiero oscuro. Generano figli e muoiono come gli altri uomini.

Adamo abitò Adamah fin quando generò Sheth, poi fu elevato di quattro gradi e posto nel mondo chiamato Thebel, la terra superiore.

I ribelli che costruirono la torre per scalare il cielo, come quelli che offesero il Re supremo, furono, tutti, confinati su Neschia e su Tziah, qui si moltiplicarono, generando gli uomini che l'abitano. Grandi ricchezze abbondano su queste terre, l'oro e le pietre preziose sopravanzano; tanto che a volte, attirati da simile abbondanza, uomini avidi d'argento vi giungono provenienti da Thebel. Gli abitanti mettono a loro disposizione le ricchezze ma, colti da amnesia, non ricordano più la loro terra d'origine.

L'inferno si trova sulla terra Guè, che costituisce il centro delle sette terre, ed è chiamata Guè ben hinam (inferno). Gli abitanti sono tutti dei maghi o dei sapienti, seminano e coltivano alberi, ma non hanno né grano né nessuna delle sette specie di frumento.

Gli abitanti di Neschia sono tutti dei nani, non hanno naso ma soltanto dei fori nella testa con cui respirano, e hanno la singolarità di dimenticare tutto ciò che fanno. Questa loro particolarità, da origine al nome stesso della terra... Neschia [oblio]. Vi si semina e vi si piantano degli alberi ma non vi si trovano né campi di grano, né nessuna delle sette qualità di frumento.

Tziah, come indica il suo stesso nome, è una terra arida. Gli abitanti, di bell'aspetto e sempre alla ricerca di sorgenti d'acqua, hanno fede maggiore degli altri uomini. [lo Zohar intende gli abitanti delle terre esaminate in precedenza], ed hanno un gran desiderio di unirsi agli uomini della nostra terra.

Su Tziah vi si trovano edifici stupendi e grandi ricchezze, ma vi si semina pochissimo, a causa dell'aridità del suolo, e gli alberi che vi si piantano non attecchiscono. Per cui, eccettuata la nostra, chiamata Thebel [Questo passo contraddice quanto riportato al foglio 39b - 41a], su tutte le altre terre non si mangia il pane. La sua superiorità è nelle parole della Scrittura, (Salmi IX,9): E giudicherà il mondo (Thebel) con giustizia.

La nostra terra presenta in se le distinzioni delle altre sei, ed è per tale ragione che, nel suo stesso nome, sono contenuti i riferimenti a tutte le altre; infatti, la caratterizzano dei territori i cui abitanti si differenziano per il loro aspetto. Perché è scritto (Salmi CIV,24): Le tue opere sono grandi o Signore! Tu hai fatto tutto con saggezza; e la terra è colma dei tuoi beni.

Fine delle Heikhaloth

 

 

Indice

foglio 38a - 39b foglio 39b - 40b foglio 41a - 41b foglio 42a - 45b (1)

foglio 42a - 45b (2) foglio 244b - 269a (1) foglio 244b - 269a (2)

foglio 257a - 257b

 

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