Il tuo browser non supporta il tag embed per questo motivo non senti alcuna musica

Tre Ordini di Lettere: Le Semplici

 

La divisione in dodici ha origine nella parte inferiore della Mente Divina, chiamata l’Estremità Infinitamente Lunga (Arikh Anpin), giacché è la parte di Dio che attraversa il creato in tutta la sua estensione. L’esperienza che corrisponde a tale categoria è il Ratzon o "Volere". Questa è la parte dedicata alla creazione del mondo e alla generazione dell’energia atta a rispondere e a soddisfare i bisogni più contingenti.

Pur essendo un livello ancora infinitamente alto, esso ha un semplice ruolo di "recipiente" o di "esecutore" nei confronti dei due gradini precedenti associati alle Tre Madri e alle Sette Doppie (nate dall’Estremità inconoscibile e dal Cranio).

Le Dodici Lettere Semplici, sempre indugiando in una spiegazione antropologica dei loro significati, descrivono le caratteristiche più "concrete" "grossolane" e "materiali" dell’essere umano.

Il Sepher Yetzirah, assegna a queste lettere vari oggetti nei diversi piani della creazione. Anche in questo caso, senza entrare in merito con le particolari ideazioni di astrologia, "Costellazioni" e "Mesi" vanno messi in stretta corrispondenza simbolica con gli oggetti umani che più esplicitamente sono trattati nel testo, come "Organi" e "Sensi".

Il fondamento principale, a questo livello dell’esistenza che le Dodici Semplici vogliono trasmettere, sono i "dodici sensi" (vista, udito, odorato, favella, nutrizione, copula, azione, andatura, rabbia, riso, meditazione, sonno). Le successive relazioni hanno un legame diretto e non autonomo con questi e, conseguentemente, con la simbologia che la lettera trasmette.

Per meglio chiarire, parlare di organi significa parlare di un simbolo che descrive il fondamento di qualcosa che si trova sul piano della "possibilità" umana, e non certo su quello materiale ed organico, anche se non si può negare nella Qabalah, una tendenza ad una reale corrispondenza tra il piano fisico (organico) e quello superiore.

Il motivo che giustifica l’utilizzo del simbolismo in questo modo va ricercato nella metafora stessa della creazione.

Nel Giardino dell’Eden, infatti, il corpo di Adamo era eterno e luminoso, ma dopo il "peccato originale" si rivestì di un corpo che confonde la stretta corrispondenza che Adamo aveva con il Divino.

Il Sepher Yetzirah allora, con un linguaggio più laico, indica le parti dell’anima, che passano anche attraverso il piano psicofisico dei sensi, col nome di determinati organi del corpo.

Ci sembra interessante citare un passo dal "Commento al Libro della Formazione" di Yishaq il Cieco, che spiega con un linguaggio medievale, quanto abbiamo cercato di mostrare.

"Penso che il fondamento delle lettere semplici sia uno e una sola cosa le governi. Non dice, infatti - il loro fondamento - riferendosi agli organi che governano, ma agli effetti che corrispondono alle lettere semplici. Il fondamento delle semplici è, infatti, nella testa, ma nessuno degli organi che governano è nella testa, e ciò che assomiglia loro resta al di sotto. Perciò, quando elenca (Il Sepher Yetzirah) i dodici organi di governo dell’anima, non risale al principio delle cose, ma elenca ciò che le simboleggia. Fondamento delle lettere semplici sono invece vista, udito, ecc.: i sensi dai quali l’uomo è governato. Dodici in corrispondenza dei dodici organi che governano… Si diffondono in tutto il corpo, giacché non si può andare se non con essi".

Emerge assai nettamente da questo brano, quale sia il vero riferimento simbolico delle lettere, che è chiamato il loro fondamento, in altre parole, la struttura sensoriale dell’uomo, allargata a dodici sensi anziché cinque.

Il commentatore, ed è questo un elemento di interesse, sostiene che la possibilità della reintegrazione, trattata nel paragrafo delle sette doppie, non possa superare le condizioni imposte dalla facoltà della nostra natura umana.

Introduzione Epoca ed influenze Il Soggetto Le Sephiroth Sviluppo del Testo Analisi della Lettera Ebraica

Tre Ordini di Lettere Le Madri Le Doppie Le Semplici I Trentadue Sentieri

 Le Tecniche Ermeneutiche Regola delle Pietre e delle Case Introduzione alla Meditazione

 • La Meditazione in Abulafia Tecniche estatiche di Abulafia Conclusioni