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IL METODO SOGGETTIVO

 

Il metodo soggettivo di investigazione cosciente sul proprio IO tale da svilupparne l'intensità e raccoglierne i frutti, rappresenta sempre e costantemente il metodo da preferirsi da chi desidera conoscere, sapere e progredire.

Scopo dell'integrazione è l'uomo: ogni tua esperienza deve essere fatta sull'uomo, non su di un uomo, ma su te stesso e darti la coscienza di ogni passo fatto in avanti e la cognizione esatta dei mezzi più adatti per accelerare la tua trasformazione.

Invece di vivere disperso in una moltitudine di pensieri che non solo non hanno alcun interesse ma che sono logoranti, conviene raccogliere i fili sparsi della tua coscienza e lavorare su di te in ogni istante, e la vita comincerà ad acquistare un interesse insolito, poiché anche le infime circostanze diventano l'occasione di una esperienza cosciente.

Sei orientato, cammini verso una meta invece di brancolare nel buio.

Nasci ad un mondo nuovo e i tuoi nuovi occhi, i tuoi nuovi sensi non sono ancora formati, come quelli di un neonato che viene alla luce.

Non è una diminuzione di coscienza, ma un passaggio ad una nuova coscienza. Bisogna che la coppa dell'essere sia vuotata e pulita, per riempirsi del nuovo contenuto.

La preparazione a tale ricerca deve consistere nel rieducare te stesso spogliandoti di tutto l'intonaco e la falsità che l'educazione ordinaria ti ha dato, come un fuoco in cui getti tutte le tue vecchie cose, la vecchia vita, le vecchie idee, i tuoi sentimenti, con la fede incrollabile di trovare, dietro questo passaggio, una porta aperta e la tua fede non è assurda, non è la credulità dell'ignorante, ma una pre-conoscenza, qualcosa in te che sa prima di te, che prevede e che proietta la sua visione in superficie, sotto forma di necessità e di ricerca.

Questo tipo di fede è una intuizione che, come quella del ricercatore scientifico, non solo attende l'esperienza per essere giustificata ma conduce all'esperienza.

Nella pratica di tali esperienze ad un certo punto sentirai che qualcosa vive nel profondo del tuo essere, e una separazione si opererà in te: da un lato una profondità silenziosa che vibra in lontananza e dall'altro la superficie, assai tenue, sul la quale si susseguono attività, pensieri, gesti e parole e ti lascerai accaparrare sempre meno dal gioco esteriore che incessantemente, come una piovra, tenta di divorarti vivo.

 

A questo punto sarà più facile intervenire per sostituire alle vecchie abitudini superficiali di riflessione mentale, di memoria, di calcolo, di previsione, una abitudine che si riferisca silenziosamente, a questa profondità vibrante.

Certo, mentre l'uomo comune è generalmente protetto da una spessa corazza, tu non avrai più questa protezione; riceverai i pensieri, le volontà della gente, i loro desideri, nel loro vero aspetto e in tutta la loro crudezza, come ciò che sono veramente… degli attentati.

 

E noterai che non sono solo “i cattivi pensieri” o “le cattive volontà” a far parte di questa violenza; non vi è nulla di più aggressivo che le “buone volontà”, i “buoni sentimenti”,”gli altruismi”: in un modo o nell'altro è l'IO che si nutre con la dolcezza e con la forza; siamo civili in superficie, sotto resta il cannibale.

Quando sarai sufficientemente trasparente, potrai sentire nel silenzio immobile del mentale come delle onde che fanno vibrare la tua atmosfera interiore, o come delle vibrazioni che attirano la tua attenzione.

Se ti soffermi per un momento “a vedere” di cosa si tratta, cioè se accetti che una di queste vibrazioni entri in te, ad un tratto ti accorgerai che ciò che hai afferrato alla periferia del tuo essere è un pensiero allo stato puro, o piuttosto una vibrazione mentale percepita prima che abbia il tempo di rivestirsi di una forma personale (ciò che ti farebbe dire trionfalmente: questo è il mio pensiero).

Un buon lettore del pensiero può così leggere nella mente di una persona di cui non conosce nemmeno la lingua; perchè non sono “pensieri” che egli afferra ma “vibrazioni” cioè materia-energia, alle quali egli da in sé medesimo la forma menta le corrispondente.

L'uomo si è abituato a selezionare nelle vibrazioni mentali dell'ambiente un certo tipo di vibrazioni con le quali è in sintonia e fino alla fine della vita capterà la stessa lunghezza d'onda, riprodurrà lo stesso tipo di vibrazione con parole e con forme più o meno nuove. Quando invece avrai constatato che i tuoi pensieri vengono dall'esterno e ne avrai fatto l'esperienza centinaia di volte, comincerai ad intuire quale sia la chiave della vera padronanza mentale.

Se è difficile sbarazzarti del pensiero che non ti pare tuo, è più facile respingere lo stesso pensiero quando lo vedi venire dall'esterno.

Avrai allora la possibilità di diventare una intelligenza sempre più libera: non più un essere limitato alla stretta cerchia dei pensieri personali, ma un ricettore di conoscenza, libero di scegliere ciò che vuoi nel vasto mondo di visione e di pensiero che è in te e fuori di te.

Partito da una piccola costruzione mentale nella quale ti sentivi sicuro, ti guardi indietro e ti domandi come hai potuto vivere in una simile prigione. Sei soprattutto sorpreso di vedere come per anni ed anni hai vissuto circondato da tabù e come l'umanità viva dietro delle sbarre quale:

 “è impossibile!... questo non si può fare ! ... è contrario a questa o a quella legge!... non è naturale!” ecc.

Ti rendi conto che l'eterna antinomia interno-esterno può risolversi e che anch'essa fa parte delle tue calcificazioni mentali. In realtà il “di fuori” è ovunque anche “dentro”: Noi siamo ovunque.

Ed è un errore credere che tale ricerca sarebbe più facile in condizioni di pace, bellezza, solitudine nella natura, perchè vi sarà sempre qualcosa che ci disturba, ovunque; quindi è meglio decidere di rompere le nostre sovrastrutture ed abbracciare tutto questo “esteriore”. Allora ti sentirai a tuo agio dappertutto.

La stessa cosa avviene per l'antinomia azione-meditazione: se fai il silenzio in te (ovvero se ti metti in stato di neutralità, ti accorgerai che la tua azione diventa meditazione e la meditazione un'azione. Allora anche nella normale vita quotidiana la forza passa in te perchè ti sei ormai sintonizzato su qualche cosa d'altro, constaterai che la tua azione è più cosciente, più efficace, più potente, senza per questo venirne coinvolto.

Il mentale che ha raggiunto questa calma può cominciare ad agire anche intensamente, non mettendo nulla in movimento da se stesso, ma ricevendo dall'intelligenza cosciente e dando a ciò che ha ricevuto una forma senza nulla aggiungervi.