Come si esercita la Rabdomanzia

 

Dato, dunque, e concesso che ognuno di noi da dotato di sufficiente sensibilità e che questa possa essere acuita col vantaggio del ripetuto esercizio, ognuno può esercitare l'arte del rabdomante.

Vediamo come si esplica quest'arte.

 

La Rabdomanzia, ossia, precisiamo bene, la facoltà di identificare correnti d'acqua, miniere, giacimenti metalliferi, vani e vuoti nel sottosuolo, si esercita, con mezzi assai semplici e rudimentali, quali sono l'impugnare una bacchetta o tener sospeso un pendolo.

La bacchetta è costituita in origine da un semplice tralcio di nocciuolo, di quercia, di frassino, verde o secco, spogliato di foglie e di rami, da uno stelo di pianta palustre.

La bacchetta può essere dritta, biforcuta, curva, a forma di croce.

Nell'uso più comune la bacchetta è formata di due ramoscelli uniti all'estremità.

Si sono poi costruite bacchette artificiali in metallo (ferro dolce o zinco, fili di alluminio, ecc.); ma la bacchetta artificiale più in uso (perché consigliata ed offerta at Congresso di Parigi del 1913) è fornita dal rabdomante francese Henri Mager, ed è composta di due ossi di balena legati all'estremità.

Vedremo poi come, secondo una teoria del Mager stesso, essi devono essere variamente colorati per servire a diverse esperienze.

La bacchetta va impugnata dalle mani chiuse a pugno verso il corpo in modo che ciascuna estremità di detta bacchetta sia trattenuta fra il palmo della mano ed i polpastrelli, uscendo la punta estrema dalla mano. Gli avambracci stretti contro il corpo; i gomiti che premono i fianchi.

La punta della bacchetta, ossia la estremità dove le due bacchette sono fissate insieme, è libera.

Il rabdomante cammina cautamente sul terreno, assorto in se stesso, quasi in ascoltazione delle radiazioni che faranno sussultare e girare nelle sue palme la bacchetta; ciò che avverrà non appena egli stia attraversando zolle di terreno sopra correnti d'acque, masse metalliche, ecc.

Una tale paziente ricerca è accompagnata, quasi sempre, da uno stato nervoso del rabdomante che gli procura fatica, sudore, stanchezza, irritabilità.

 

Naturalmente, il rabdomante intelligente si aiuta anche col discernimento. Egli cerca di allontanare da sé il pericolo di autosuggestione, ma si aiuta, invece, nel controllo, indagando le caratteristiche della località, la sua posizione rispetto ai declivi, l'umidità del suolo, le condizioni della vegetazione e delle sue qualità.

Esuberanza di vegetazione, presenza di salici, giunchi, è evidente che avvertiranno terreno acquitrinoso. Il lungo esercizio meglio anche chiarirà gli effetti della sensibilità nervosa.

La bacchetta avverte la presenza di acqua o di minerali quasi scattando nelle mani del rabdomante e volgendo la punta contro il suo petto o verso il suolo, o, addirittura, roteando.

Il rabdomante controllerà questi avvertimenti rifacendo il cammino percorso, camminando in senso in verso, spostandosi dai lati. Così stabilirà anche dove la sua sensibilità é maggiormente colpita, deducendone quale sarà il punto più ricco d'acqua ed il senso della corrente.

La bacchetta è sensibile, non solo ai corsi d'acqua e ai metalli, ma anche, come si é già detto, alle cavità sotterranee, ai vuoti, ai cunicoli, agli stillicidi (1).

Occorre, dunque, un buon controllo per saper distinguere e non esser tratti in errore.

Ma la bacchetta può anche con metodi di controllo empirici offrire i dati approssimativi della profondità della corrente o del filone d'acqua e ciò calcolando la distanza della più vicina linea di forza parallela alla corrente, ch'è solitamente compresa in un angolo di 45 gradi.

Ma qui i metodi si moltiplicano e divengono così di carattere soggettivo pel rabdomante fatto esperto.

Secondo il Castelli, l'individuo refrattario o negativo potrò far scattare la bacchetta sopra un passaggio d'acqua se un rabdomante sensibile lo avrà preso per il polso.

Sarebbe come dire che la corrente elettrica passa da un uomo ad altro individuo, ciò che normalmente avviene se uno di noi tocca un filo od altro che gli comunichi la scossa elettrica ed egli la passi ad altri col contatto. Avviene, anzi, che il secondo la avverta più del primo.

 


 

1. Il vuoto sotterraneo produce un campo di forze con caratteristiche speciali che permette di localizzare e rilevare la forma planimetrica del vuoto stesso, perché si presenta con contorni precisi e senza formazione di raggi divergenti. Si rileva facilmente con bacchetta di rame, mentre quella di ferro è quasi insensibile (S. Pellicciari, in Luce e Ombra).

Indice

Cosa è la RabdomanziaChi è il RabdomanteCome si esercita la RabdomanziaLa Rabdomanzia con il Pendolo

La Rabdomanzia al vaglio della ScienzaI limiti della RabdomanziaConclusioni