Il tuo browser non supporta il tag embed per questo motivo non senti alcuna musica

I documenti che offriamo per lo studio e la meditazione dei nostri Ospiti sono la prima traduzione italiana, in assoluto, del carissimo F:. Vincenzo G., degli insegnamenti della Hermetic Brotherhood of Luxor. [tutti quelli in nostro possesso]

 

© Vincenzo G. Montesion


 

Lezione Tredicesima

 

IL TAROCCO E IL SISTEMA ERMETICO DI NOMI E NUMERI
di By C.G.Zain

Successivamente alla descrizione della carta e l’interpretazione di ciascun simbolo riportatovi è specificata in nove soggetti differenti: (1) significato numerico, (2) correlazione con un particolare principio astrologico, (3) corrispondenze con date funzioni umane, (4) significato in Alchimia, (5) riferimenti a specifici passi o argomenti Biblici, (6) correlazione con la Simbologia Massonica, (7) applicazione al principio di pratica magica, (8) valore come passo di iniziazione, (9) correlazione con una branca della scienza occulta.

Lo studente di occultismo può più facilmente penetrare la dottrina del saggio Paracelo leggendo le seguenti righe: "Se ho la manna nella mia costituzione posso attrarre la manna dal cielo. La melissa non è solo nel giardino, ma anche nell’aria e nel cielo. Saturno non è solo in cielo, ma anche nel profondo degli oceani e della terra. Cos’è Venere se non l’artemisia che cresce nel tuo giardino, e cos’è il ferro se non il pianeta Marte? Vale a dire che Venere e l’Artemisia sono entrambe prodotti della stessa essenza, là dove Marte e il Ferro sono manifestazioni della stessa causa.” Tenendo bene a mente queste parole non ci sarà nessuna difficoltà a comprendere a fondo il vero soggetto di Nomi, Colori, Suoni, Rimedi naturali, ecc.
Qualunque cosa tu abbia alla base della tua costituzione, come indicato dalle vibrazioni astrali della tua carta natale, può essere attratto dal cielo o dalla terra dalle persone che ti circondano. Se hai l’oro nella tua costituzione astrale, come indica il Sole ben fortificato nella tua carta natale, tu puoi attrarre denaro; ma se l’oro “latita”, come indicato da un Sole molto afflitto nella carta natale, non acquisirai mai ricchezze. Allo stesso tempo, è possibile mediante espedienti artificiali, incrementare la forza di quelle vibrazioni fortunate alla nascita e decrementare le vibrazioni che attraggono sfortuna, sì che la vita ci arrida di più.
Se non hai l’oro nella tua costituzione, forse tu hai il piombo, nel qual caso imprese commerciali e speculazioni finirebbero in rovina, ma transazioni in terreni e miniere potrebbero comportare grandi fortune, senza comportare una conversione effettiva in denaro contante, che potrebbe esser mal speso o perso.
In alcuni casi la prossimità di cose vibranti nei modi e nei termini del Sole, come un numero civico la cui super-radice sia 21, o un nome d’azienda nel quale la lettera “S” ricorre insistentemente o, ancora, oggetti di colore arancione; tutte queste cose possono aumentare l’intensità delle vibrazioni solari nella costituzione astrale, opponendosi alle sfortune e alle perdite indicate dalla carta natale. D’altro canto quando Saturno è in posizione favorevole nella carta natale, se la super radice di un numero civico è 15, ricorre con insistenza la lettera “X”, se una stanza è dipinta di Blu; queste cose intensificano le vibrazioni di Saturno della costituzione astrale e conseguentemente tendono ad attrarre le cose fortunate mostrate da Saturno nella sua posizione natale. Verranno così attratte le attenzioni di persone anziane che saranno da guida per la propria fortuna.
Una parola, come abbiamo visto, non è altro che un numero espresso in senso letterale e ogni numero – grande o piccolo – non è altro che parole espresse mediante simboli e figure; nomi e numeri possono esser convertiti in altri ed espressi mediante specifiche vibrazioni astrali. É altrettanto vero che ogni suono o colore o combinazione di suoni e colori (o gradazioni di colori) possono parimenti esser convertite in parole e numeri che esprimono esattamente la loro vibrazione.
Il suono è causato da un range di vibrazioni che oscilla da 16 a 32,762 vibrazioni per secondo (dodici ottave). Vibrazioni più lente o più veloci possono essere afferrate con specifica strumentazione; quindi l’elettricità include un range tra 25 e 35 ottave di vibrazione (da 33,554438 a 34,359738 vibrazioni per secondo); o in altri casi sino a 281,474976 vibrazioni per secondo. La nostra esperienza ci insegna che le vibrazioni del suono, del calore e dell’elettricità ha effetti su di noi producendo rapidi cambiamenti fisici; e parimenti vibrazioni meno percepibili possono comunque avere radicali effetti; ad esempio alcuni raggi chimici che vibrano sino ad oltre 50 ottave, come i raggi X (tra 59 e 61). In un modo simile le vibrazioni astrali, non direttamente percepibili dai nostri sensi possono comunque avere effetti su di noi.
Quando la luce si rifrange divide il suo spettro nei sette colori che esprimono le vibrazioni dei dodici segni dello zodiaco; i raggi di luce di un colore vibrano all’unisono con il segno planetario di riferimento.
Così tutte le possibili gradazioni di colori non sono altro che combinazioni di quei colori che vibrano “delineati” dal dato pianeta o segno zodiacale, ciò equivale a dire che ogni colore o combinazione di colori può essere espresso in termini zodiacali. Così come i termini astrologici possono essere convertiti in suoni, nomi, numeri e i colori o combinazioni di colori in nomi e numeri; e questi di nuovo in colori.
Per trovare il colore corrispondente ad ogni nome, sostituire il numero equivalente di ogni lettera e trovare la super radice e la super forza del numero. La super radice corrisponderà al ‘vero colore’ del nome. Mentre la super forza del numero sarà sfumatura del vero colore; e le lettere del nome indicheranno la sfumatura minore corrispondente a caratteristiche incidentali del nome.
Così, “Teddy” = 22-5-4-4-10 = 45 la cui radice è 9 con la forza pari a 5. Riferendoci al colore associato all’arcano 9 troviamo che il vero colore associato a “Teddy” è il blu tenue. Il colore secondario (associato al numero 5) è l’indaco. Le caratteristiche incidentali di questa parola associate al colore sono “saggezza ricercata mediante sottomissione all’autorità della Legge” espresse dal colore nero, indaco, rosso fuoco, rosso scuro e bianco. Il colore finale di sintesi sarebbe comunque il blu tenue, con indaco seconda scelta. Il valore dei colori associati a ciascuna lettera del nome è ovviamente molto meno incisivo.
Alla stessa maniera può essere trovato il colore associabile ad un numero. Qualora si desiderasse trovare il colore corrispondente al numero 1918. 1-9-1-8 = 19 super radice. L’Arcano XIX governa le gradazioni di arancio che sono il ‘vero colore’ di questo numero. 1918 meno 19 = 1899. 1899 diviso per 9 =211. 211 più 1 =212. 2-1-2 = 5, la forza del numero, corrispondente all’indaco, un colore che da la sua forza al numero, anche se non come l’arancio.
Gli psicologi spiegano che il colore delle pareti o degli arredi di una stanza nella quale una persona passa la gran parte del proprio tempo, può avere una grande influenza nello stimolare passioni, violenze, disponibilità, istinti ferini (come per il rosso) o melanconici e saturnini (blu). Le gradazioni di indaco, ad esempio, stimolano generosità, gentilezza, referenza e affettuosità. Il giallo stimola l’amore per la natura, gli affetti e le emozioni. Le gradazioni di arancio stimolano invece ambizioni e orgoglio, autostima e coraggio. Il viola aumenta l’attività della mente in ambito scientifico, di schematizzazioni ed apprendimento. Le gradazioni di verde rendono la mente più ricettiva e medianica. Per non abbattersi o scoraggiarsi non vestirsi di blu o di nero. Se la mente è tanto attiva da non riuscire a dormire evitare il viola o prediligere, al contrario, una camera da letto in cui predomini il verde. Quando difettano le energie fisiche o ferine, prediligere il rosso dominante, mentre quando il tempo è invernale indossare maglie rosse di lana a contatto con la pelle (sia il rosso che la lana sono “prodotti” Marziali). Il blu rende riflessivi, il rosso impulsivi. Tra gli alberi e nel verde della vegetazione ci si rinfranca e si rendono più facili esercizi e facoltà medianiche: perciò coloro che vivono a contatto con la natura spesso sono dotati di “qualità superiori”; per questo che gli aborigeni di qualunque latitudine sono spesso a contatto con intelligenze invisibili.
I colori hanno tra l’altro qualità terapeutiche che vanno gestite e conosciute con cura.
Il più grande insegnamento nella gestione dei colori è che possono essere usati per aumentare la forza dell’individuo per raggiungere il successo. Studiando la carta natale si apprenderà che alcuni pianeti hanno maggiori influenze di altri e così anche i numeri e i colori seguiranno al stessa sorte. Il colore stimolerà in positivo o in negativo in funzione del ruolo di quel pianeta al momento della nascita.
Se il Sagittario è nella casa dei viaggi alla nascita, il rosso porpora incrementerà la tendenza a viaggiare, anche se il risultato del viaggio dipenderà dalla forza di Giove che domina il Sagittario. Se la Bilancia occupa la casa del matrimonio alla nascita, vestiti di giallo solleciteranno al matrimonio, il giallo rafforzerà così la tendenza ad unioni fortunate; così come indossare un colore che affligge il matrimonio potrebbe provocare discordie e rotture. Se il Capricorno occupa la casa degli affari alla nascita e il suo Signore Saturno è in buon aspetto; il blu notte incrementerà affari e successo. Ma se Saturno è nella casa della ricchezza, e in posizione negativa, il blu porterà povertà e sfortuna.
Lo studente, muovendo da questi spunti, non avrà difficoltà nell’applicare la legge del colore a ciascun aspetto della propria carta natale stimolando quegli aspetti favorevoli associati ai pianeti, proprio mediante l’uso dei colori corrispondenti, sia per accrescere i sostegni sia per diminuire la forza degli aspetti contrari anche in considerazione degli archi di cerchio attraversati dai pianeti corrispondenti.
Perciò se per la direzione di Mercurio è sugli aspetti positivi di Venere, gialli e violetti saranno colori fortunati e vanno accoppiati ai colori corrispondenti ai segni nella casa in cui si desidera operare. In questo caso con il Toro in seconda casa il giallo comporta entrata di moneta in corrispondenza con l’Arte.


IL MIETITORE (LA MORTE)
Arcano XIII. Lettera; Egizia, Mataloth; Ebraica, Mem; Inglese; M. Numero 13.
Astrologicamente il segno zodiacale dell’Ariete.
Colore: gradazioni leggere di rosso.
Nota musicale: Do maggiore.
Scienza occulta: astrologia oraria.
Funzione umana: gusto.
Rimedio naturale: alcune erbe come canapa, mostarda, ginestra, agrifoglio, romice, cardo, felce, aglio, cipolla, ortica, ravanello, papavero, pepe e rabarbaro.
Minerale: la gemma talismanica ametista e alcune pietre come ocra, zolfo, pietra refrattaria, e alcune varietà di pietre rosse.

L’Arcano XII (M-13) esprime nel mondo spirituale il movimento perpetuo di creazione, distruzione e rinnovamento.
Nel mondo intellettuale, ascensione dello spirito nelle sfere divine.
Nel mondo fisico, morte naturale, che sarebbe come dire la trasformazione dell’umana natura alla fine del suo ultimo periodo organico.
Ricorda dunque, o figlio della Terra, che le cose terrestri sono di breve durata e che la forza più alta è destinata ad essere troncata come l’erba di un campo. Se l’Arcano XIII dovesse comparire nei segni profetici del tuo oroscopo, la dissoluzione degli organi sopraggiungerà in brevissimo tempo. Ma non è il caso di aver paura; visto che la morte è sempre il parto di una nuova vita. L’universo riassorba senza fine le correnti del proprio corpo che non hanno carattere prettamente spirituale in sé. Distaccando noi stessi dagli istinti materiali con una libera e volontaria adesione delle nostre anime alle leggi costitutive dell’Universo potremo arrivare alla creazione di un secondo uomo, celestiale, iniziando così la nostra immortalità.
Nella divinazione l'Arcano XIII può essere letto in sintesi come Morte o Trasformazione.
L’Arcano raffigura uno scheletro che falcia teste, piedi e mani. Sulla lama della falce si trovano un serpente ed uno scarabeo e dietro brilla un arcobaleno. La progressione della falce nel suo lavoro è l’emblema della distruzione perpetua e della corrispondente rinascita di tutte le forma e degli esseri in questa manifestazione. Il serpente sulla falce rappresenta l’energia virile che sorregge l’anima, simboleggiata dallo scarabeo, nel suo pellegrinaggio di nascite e morti attraverso i regni minerale , vegetale e animale sino alla condizione di Uomo. Lo scheletro che falcia teste, mani e piedi, significa che lavori, pensieri e intuizioni di un uomo passano nella condizione di questa manifestazione; ma l’arcobaleno promette una nuova vita di pensieri ed iniziative in un reame superiore.

(1) Numericamente, “13” è la seconda forza di “4”, indicando l’Arcano IV, o realizzazione, che opera però sul piano negativo. É la realizzazione derivata dallo sforzo della vita, la reazione delle forze polarizzanti sugli organismi fisici. In cosa si mutino questi sforzi dipenderà dall’utilizzo delle forze nel piano precedente. Se questo uso è rappresentato dal 9 e dal 4, la trasformazione si concretizza in auto-conoscenza, lo sviluppo della saggezza realizzata; se invece si tratta solo di 10 + 3, esprime cambio di azione; in quanto 5 + 8, legge e giustizia; oppure 6 + 7, tentazione seguita da vittoria, la vita sarà semplicemente trasferita su di un altro piano a seguito dell’intervento della Morte. Ma, se 13 è il risultato di 1 + 12, occorrerà volontà e sacrificio; mentre 2 + 11, esprimerà scienza e forza spirituale che determineranno il cambiamento radicale senza intervento della Morte.

(2) Astrologicamente, il segno dell’Ariete è sia il punto d’inizio dello zodiaco, rappresentante l’avvio di nuova vita, sia il punto in cui lo zodiaco finisce, mostrando un ciclo che finisce e il trasferimento dell’anima su di un altro ciclo zodiacale dell’esistenza. Le misure astrologiche del tempo sono fatte a partire dall’Ariete, il Sole che entra in questo segno avvia l’inizio di un anno chiudendone un altro. Perciò esso è contemporaneamente Brama e Shiva, creatore e distruttore, come indicato dall’Arcano XIII.

(3) La vita si genera dalla vita. L’energia e la sostanza di tutti gli organismi fisici sono largamente composti di energia e sostanza ottenuta dalla morte di altri organismi. Animali e vegetali sono infatti sacrificati per garantire all’Uomo la vita. La vita organica di questi regni inferiori si trasforma quando viene assimilata dall’Uomo; lo sviluppo delle cellule superiori dell’Uomo è basato sullo spirito atomico delle particelle che sono vissute nello stato animale o vegetale precedente. Perciò, quando l’Uomo dipende dalle innumerevoli cellule del suo corpo fisico, lui fornisce alle sue stesse cellule le condizioni per la loro progressiva evoluzione; considerando ogni singola cellula un’intelligenza indipendente così come l’uomo è indipendente dalla Terra medesima. Là dove una porzione del corpo umano obbedisce al suo volere, così anche l’uomo deve obbedire alle leggi della natura; e – come l’uomo – anche le singole cellule sono sottomesse al continuo ciclo della Natura. Questa trasformazione causata dalla morte della forma organica nel suo complesso non avviene senza compensazione, dando alle particelle l0occasione di una più alta espressione nell’organismo umano; è quindi una questione di reciprocità. Il senso che distingue in cosa viene trasformata la materia organica come cibo è appunto il gusto, corrispondente all’Arcano XIII.

(4) Alchemicamente l’Arcano XIII è la trasformazione nella quale incorrono gli atomi fisici della sostanza durante il processo di trasmutazione. La tensione intra-atomica che insorge dopo l’avvio del secondo processo, produce una completa e perfetta fusione; cioè quando acidi ed alcali si incontrano e si fondono armoniosamente e proporzionalmente a seguito della reciproca morte. Questa polarizzazione dovuta alla fusione è la morte della vecchia forma fisica che ora incorre nella trasformazione e risulterà in oro purissimo al termine del processo.

(5) Nel 49° capitolo del Genesi, Giacobbe in procinto di morire chiamò i suoi figli, capostipiti delle 12 tribù di Israele, per accomiatarsi e predirgli il loro futuro. Chi ha dimestichezza con la simbologia astrologica non troverà difficoltà alcuna nell’associare a ciascuna tribù un segno zodiacale facendo riferimento alle inequivocabili parole di Giacobbe in punto di morte. Ruben, instabile come l’acqua, è l’acquario zodiacale; Simone e Levi sono fratelli gemelli. Giuda è il cucciolo di leone, Leone zodiacale appunto. Zebulon abita il mare aperto, domicilio del granchio: il cancro. Isacco è testardo e cocciuto, come il Toro. Dan dovrebbe giudicare il suo popolo, mostrandosi equilibrato come la Bilancia. Gad è battagliero come uno Scorpione, ma sarà sopraffatto alla fine, come lo Scorpione si trasforma in Aquila. Giuseppe è associato al Sagittario; Beniamino all’Ariete. Efrem infine ai pesci. I 12 discepoli di Gesù rappresentano anch’essi i 12 segni zodiacali e Gesù è il 13°, condotto a morte subito dopo la morte di uno di loro. Matteo 26:23 “colui che ha bagnato il pane nel mio piatto, presto mi tradirà”. Dei quattro genii zodiacali, lo Scorpione (o l’Aquila) è rappresentato nei tarocchi sotto il seme delle Coppe. Anche la crocifissione trova posto nell’autunnale croce della bilancia; e Gesù fu tradito per 30 denari d’argento, o 30 gradi zodiacali nella parte femminile dell’anno, l’incrocio tra Bilancia e Scorpione è proprio 30 gradi. Giuda è il segno astrologico dello Scorpione, l’Arcano IV, o realizzazione materiale, che trasporta il Sole attraverso i segni invernali, o lo spirito attraverso la materia. Giuda infine si pente e si impicca, così come mostrato nell’Arcano XII; nella distribuzione dei 12 discepoli tra i segni zodiacali, Giuda è lo Scorpione e non i Pesci: per l’Arcano XII si tratta di devozione volontaria ed espiazione. Il pane della cena del Signore è simbolo di nutrimento fisico che sostiene il corpo. Il vino è il nutrimento che l’anima deve ricevere per trascendere la morte e ricevere l’immortalità. Entrambi sono necessari all’uomo. Il 13 li raccoglie in uno per garantire la transizione dall’uno iniziale.
La tradizione del 13 associato alla morte è evidente nel “13 a tavola”, là dove si legge un presagio che uno dei commensali presto morrà. Tuttavia il 13 non è semplicemente indicatore di morte e distruzione, ma è la croce vernale della primavera, il segno dell’Ariete, nel quale il sole ricomincia il ciclo della vita. É una promessa di immortalità; per il Dio-Sole risorto dalla tomba dell’Inverno. Perciò, mentre per il profano il 13 significa semplicemente “morte”, per l’iniziato significa Morte dell’Ego e delle Cristallizzazioni attraverso il sacrificio e la devozione rappresentati appunto dall’Arcano XIII; ma soprattutto l’inizio di una nuova vita attraverso la trasformazione dei desideri materiali in aspirazioni.

(6) Nella moderna massoneria c’è qualcosa chiamato i sei gradi della croce, tutti connessi ai vari aspetti dell’Arcano XIII. In questi gradi si rispecchiano sia l’Arcano III che il XIII; all’arcano III è riconnessa la croce della crocifissione, astrologicamente la Bilancia, simboleggiata dalla croce Cristiana. Mentre l’Arcano XIII è la croce militante della resurrezione, o Ariete, simboleggiata dalla spada, che è in effetti una croce invertita, come in definitiva Ariete e Bilancia hanno opposte polarità. L’Uomo nasce nel cuore della via della Generazione, o Arcano III; si introduce in questo nuovo mondo attraverso la Morte – se preferiamo una più precisa interpretazione; questi nasce alla vita spirituale attraverso la trasformazione della sua natura animale in divina, che sopraggiunge solo quando i suoi più grossolani attributi sono uccisi.

(7) In Magia, l’Arcano XIII rappresenta l’abilità di separare il corpo astrale da quello fisico a comando e usarlo come veicolo per visitare posti o persone distanti. In massoneria questo uso volontario del corpo astrale per visitare altri piani è chiamato “Viaggiare in paesi stranieri”. Ci sono vari modi per realizzare ciò. Gli Orientali usano Mantra, Respiro, ondeggiamenti ritmici del corpo, separando così l’astrale dal fisico in una spirale ascensionale. Ma in tutti i casi in cui c’è controllo di questa facoltà l’anima e l’astrale vengono fuori dalla ghiandola pineale alla sommità del capo. I medium abbandonano il loro corpo attraverso la depressione del plesso solare e non hanno controllo dei loro movimenti, pur essendone coscienti. Questa è la differenza tra il vero Mago e il Medium irresponsabile. Il Neofita non dovrebbe tentare l’abbandono del proprio corpo senza il consenso del suo Maestro e nella consapevolezza che il corpo va sorvegliato durante la sua assenza, per evitare che sia occupato da altre entità che potrebbero non esser più cacciate. Uno shock fisico durante il viaggio astrale potrebbe tagliare il cordone magnetico tra i due e causare la morte; perciò un profondo isolamento in un luogo senza pericolo è requisito essenziale per procedere.

(8) Alla Morte, coloro che hanno vissuto vite ignoranti e non spirituali entrano in una zona Karmica di immagini create durante la vita dai loro pensieri e desideri. Questo panorama di vitalizzazioni create dalla propria mente affligge l’anima per anni vivendo in un mondo di sogni, sin quando non si cade addormentati per esser risvegliati alla vita spirituale, come un infante. Questo reame astrale di purificazione è il Purgatorio della Chiesa, nel quale l’anima passa immediatamente dopo la morte. Perciò le anime dei trapassati che comunicano in questo mondo trasferiscono informazioni su cose spirituali; ma spesso non sono in grado di distinguere le loro immagini mentali dalla realtà delle cose. Gli ci vuole tempo per distinguere, una volta passati al piano astrale con la morte, per comprenderne a fondo i misteri, proprio come un bambino nato alla vita spirituale deve ricevere educazione prima di comprendere le verità fisiche. É per sfuggire a questa espiazione che gli occultisti si impegnano a duro lavoro. Affrontano gli abissi della Morte durante questa stessa vita, essendo abili a muoversi nel piano astrale in piena autocoscienza in compagnia di un Maestro che gli insegni a distinguere la realtà dalle illusioni di quel mondo. L’Arcano XIII indica il punto in cui l’iniziazione dell’anima dove si raggiunge una più profonda autocoscienza.

(9) La Morte di un evento è contemporaneamente la nascita di un altro e, al momento della nascita, anche se si tratta di un progetto, il suo destino è configurato nel cielo. Il Tempo di nascita di un evento o di un pensiero è dato alla nascita e la carta natale costruita in proposito può esser consultata per conoscerne il futuro. Queste procedure rappresentano le pratiche dell’Astrologia Oraria.
La Regina di bastoni rappresenta una persona governata dal segno del Leone: altera, altamente inspirata, ambiziosa e risoluta. Una donna Leone se diritta; rovesciata un uomo Leone.
La Regina di coppe indica una persona governata dal segno dello scorpione: attiva, egoista, orgoglioso, permaloso, riservato e pensieroso. Una donna Scorpione se diritta; rovesciata un uomo Scorpione.
La Regina di spade indica una persona governata dal segno della vergine: studioso, di buon carattere, ingegnoso e simpatico. Una donna Vergine se diritta; rovesciata un uomo Vergine.
La Regina di spade indica una persona governata dal segno della bilancia: buono, di retti propositi, nobile ed amabile. Una donna Bilancia se diritta; rovesciata un uomo Bilancia.