La Carta di Colonia, che presentiamo, manoscritto datato 24 Giugno 1535, č un documento controverso e non universalmente accettato come autentico. J.G. Findel, il Rangon, tanto per citarne alcuni, lo bollarono come apocrifo, altri, tra cui Ambesi, Ventura e De Castro, al contrario, lo reputarono autentico anche se, con onestā, ammisero che alcuni passi del testo sono chiaramente posteriori al 1535.

La Carta di Colonia, sarebbe stata trovata all'Aja nel 1637 in uno scrigno appartenente alla Loggia Het Vreedendall di Amsterdam, contenete anche la Bolla di fondazione della Loggia datata 1519 ed un "elenco di iniziati" alla stessa, dal 1519 al 1601, anno di abbattimento delle Colonne, rialzate poi nel 1637 all'Aja.

Sull'apertura dello scrigno, munito di triplice serratura, avvenuto il 24 gennaio 1637, sarebbe stato redatto un verbale sottoscritto dai Fratelli della ricostruita Loggia, con una minuziosa descrizione del documento che sarebbe risultato redatto su pergamena in lingua latina e firmato da 19 Maestri Eletti e da due "nevarietur".

L'originale della "Carta", unitamente ad altri documenti rinvenuti con la stessa, č andato misteriosamente perduto nel secolo scorso, ed oggi siamo in possesso sono soltanto dei fac-simili. La "Carta" č stata pubblicata in italiano una prima volta nel 1908 dal Bacci e ripresentata in stampa anastatica dalla casa editrice Forni di Bologna nel 1972.

Una analisi critica del testo č stata effettuata da Eugenio Bonvicini nel 1979 e pubblicata su "Rivista Massonica" vol. LXX - XIV della nuova serie, ed č riportata nelle pagine che seguono.

 

 

 

 

L'Ordine dei Fratelli di Giovanni o dei Frammassoni

La carta di Colonia 1535 - Il Testo -