Vi sono dei vuoti profondi come i fori delle chiavarde fissate nel muro, in questo caso le pillacchere si distinguono più nettamente sulla superficie dell’unghia e vuoti non tanto profondi, in simile evenienza le macchie sono poco evidenti.

Le prime sono di buon auspicio per l’uomo, esse indicano un momento particolarmente favorevole in cui tutte le iniziative avranno esito positivo; a volte comunicano anche che il rigore decretato contro di lui è stato annullato.

Le linee della mano, come anche quelle delle dita, nascondono dei grandi misteri [76b]. I segni più importanti sono quelli della mano destra. Ve ne sono di assai marcati e altri appena percettibili.

Molto importanti sono anche i segni leggeri del mignolo della mano destra. Le grinze poste verso le falangi del mignolo non rivestono alcuna importanza, purché non siano accompagnate da due altre linee naturali, in questo caso annunciano che l’uomo non sarà fortunato e nessuna delle sue iniziative avrà successo.

Le linee verticali sulle dita, che scompaiono quando la mano si distende, indicano al contrario, che l’uomo avrà successo nelle proprie imprese.

L’individuo che presenta tre linee sulla parte interna del mignolo, vale a dire sulla parte che accosta all’anulare e quattro altre sul palmo della mano, disposte però verticalmente, riceverà presto delle notizie che non saranno per lui di nessuna utilità. Quattro linee verticali sulla parte esterna del mignolo e quattro orizzontali su quella interna dello stesso dito, indicano un prossimo lungo viaggio che sarà completato lietamente.

Cinque deboli linee nella parte bassa interna del mignolo e quattro solchi in alto nella stessa sezione ed ancora quattro righe verticali sulla faccia esterna del medesimo dito, indicano un uomo pigro e senza preoccupazioni. Sarebbe in grado di trarre grande profitto dalle sue imprese se soltanto si decidesse a viaggiare, ma la sua pigrizia lo blocca sempre. Questo mistero è anche espresso dalla forma verticale della lettera Zaïn.

Una linea perpendicolare sulla superficie esterna del dito medio, indica un uomo posato che riflette prima di agire e che non intraprende nulla senza aver ponderato prima tutti gli inconvenienti che potrebbero derivare dal suo comportamento.

Due linee verticali sulla medesima parte anteriore del dito, che non spariscono neanche quando esso è teso, indicano un uomo che riflette poco e i cui atti sono tutti eseguiti con precipitazione.

Tre linee verticali sulla parte posteriore del dito, accompagnate da due o tre segni su quella anteriore, vale a dire sulla sezione frontale del medio che accosta l’anulare, indicano uno spirito fine e riflessivo; tutti gli sforzi di quest’uomo tendono a farlo camminare sulla via del Santo, baruk ha-shem; non ha altre ambizioni.

Quattro o cinque linee sulla parte anteriore e altrettante su quella interna del medio, indicano un uomo che pensa esclusivamente a fare il male. Anche i bordi arrossati delle palpebre testimoniano un individuo che pensa incessantemente al male, per altro vantandosene. Oltre alla tendenza citata, questa combinazione di segni garantisce che l’uomo sarà favorito dalla fortuna, ma che non gioirà molto della sua felicità, dato che è destinato a vivere poco. Grazie al pentimento e alla preghiera, in ogni modo, l’uomo può cambiare sempre il proprio destino, in una eventualità del genere la quantità delle linee subisce modifica; tre linee sono talvolta ridotte a due, due sono, a volte, cambiate in quattro e così via. Le linee della mano non sono per nulla stabili, per cui esse si trasformano di volta in volta secondo la condotta dell’uomo. Questo è il mistero nascosto nelle parole della Scrittura (Isaia XL,26): chi spiega le armate delle stelle e chiama ognuna con il proprio nome senza che ne manchi una sola, tanto eccelle in grandezza, in virtù e in potenza. Come la costellazione non è fissa (a volte una stella appare in una direzione, altre volte nella direzione opposta), così le linee tracciate sul corpo umano, che corrispondono alle costellazioni del firmamento, non sono durature; esse modificano secondo la condotta dell’uomo.

Questo mistero è espresso dalla lettera Zaïn unita alla lettera Yud.

Le crespe [77a] delle dita della mano destra, sono divise in profonde e superficiali. Le seguenti parole della Scrittura possono servire da mnemonico per quanto detto: ascolterete il piccolo come il grande (Deuteronomio I,17). Tu o Maestro, ci hai dato la spiegazione delle linee visibili sulle dita, secondo la dottrina esoterica di Rab Yessa l’Anziano.

Le altre linee del palmo della mano, sono scaturigini delle precedenti e proprio a questo fanno allusione le parole della Scrittura (Genesi II,4): i figli del cielo….

Le linee della mano celano grandi misteri. Le parole (Genesi V,1): ecco il libro (Zeh Sepher) della generazione dell’uomo, fanno allusione alle linee della mano descritte dalle lettere Zaïn, Resch, Hè, Phé, Samekh e Tsaddîq. I saggi ricordano queste lettere con il mnemonico razah saph [12]. Esse racchiudono il mistero delle cinque diverse categorie delle linee della mano, segni che si dividono in cinque classi.

La prima classe delle linee è espressa dalla lettera Resch. Sul palmo delle mani compaiono linee molto marcate con ad altre superficiali. La quantità massima delle linee molto incise, per entrambe le mani, è di tre. Quando queste tre linee, presenti tutte sul palmo della mano destra e non sulla sinistra, sono tagliate con una linea più superficiale ma che in ogni modo le unisce, ciò è l’indicazione di un uomo incostante, il quale vorrebbe uscire quando è in casa e desidererebbe essere in casa quando è fuori. Un individuo simile, se viaggerà molto, otterrà sempre successo ma spesso raggiungerà i suoi obiettivi anche restando in casa. Se vi si dedicherà, conseguirà ottimi risultati nello studio della dottrina. Trionferà sempre sui propri nemici. È un soggetto che ostenta pigrizia in tutto ciò che riguarda gli affari materiali. Ogni volta che invoca il soccorso del cielo, questo gli è concesso. È un entusiasta, un prodigo, un benevolo e la sua preghiera sarà sempre esaudita, ma la propria fortuna sarà sempre soggetta a fluttuazioni.

A volte manifesta slanci di pietà e in questa condizione il tratto mediano, quello che unisce le tre linee del palmo della mano destra, è più marcato. Questo mistero è espresso dalla lettera Hè unita alla lettera Resch.

La seconda classe delle linee riguarda i tratti deboli che costituiscono le diramazioni della gran linea mediana, quella che inizia fra il pollice e l’indice e si dirige obliquamente verso l’altro lato del palmo della mano. La quantità di tali linee è di sette sulla mano destra. Se il tratto mediano è tagliato da tre grandi segni disposti orizzontalmente e da altri due verticalmente, siamo alla presenza di una nascita sospetta da parte di padre oppure di madre. Se le tre linee disposte orizzontalmente sono incrociate alla loro estremità da due linee verticali, allora questo è l’indicazione di un uomo ipocrita che ostenta slanci religiosi ma la verità non ha domicilio nel suo cuore. A volte, però, tale uomo è ancora capace di subire la penitenza. Quando le due linee verticali incrociano le tre orizzontali al centro invece che all’estremità, ciò è l’indicazione di un individuo sornione. Tutti questi segni, però, spariscono [77b] non appena l’uomo si pente e cambia condotta.

Quattro o cinque linee verticali, sulla mano destra, oppure quattro linee verticali e cinque orizzontali, indicano che il soggetto avrà alterne vicende nei suoi affari, ma successo pieno nello studio della dottrina se vi si dedicherà. Al termine dei suoi giorni tutte le sue iniziative avranno esito positivo, anche quelle strettamente finanziarie.

La terza classe di linee è espressa dalla lettera Hè. Un uomo avaro in famiglia ma prodigo all’esterno, bisbetico in casa ma affabile in società è testimoniato dal taglio orizzontale della linea mediana della mano destra, da cinque segni non profondi e da altri tre verticali. Tutti gli affari materiali di un tipo simile, avranno buon esito ma non riuscirà mai nello studio della dottrina. Ostenterà una fedeltà che sarà, però, solo pura esteriorità, ciò nondimeno continuerà a vantarla finanche nel tradimento. Può essere soggetto confidente di misteri della dottrina senza temere per la loro divulgazione. Questo mistero è espresso dalla lettera Hè unito alla lettera Samekh. Quattro linee orizzontali tagliate da cinque verticali, indicano un uomo gaio quando si è in sua compagnia ma melanconico quando esso è in società. Quando la linea mediana è tagliata da tre linee deboli, è la conferma che il soggetto ha sul suo corpo un neo  [13]con tre peli.

Gli iniziati ai misteri di questi segni del corpo umano, chiamano simile neo "testa d’aquila". Alcune volte è collocato fra le spalle, altre volte sul braccio destro oppure sulle dita della mano destra. Un neo regolare, il cui punto di gibbosità si trova al centro, indica ricchezza e gloria; mentre uno irregolare lascia presagire una discendenza maschile. Quando questo neo appare nell’età matura, il soggetto raggiungerà una gran ricchezza o una gloria straordinaria e se vi si dedicherà otterrà ottimi risultati nello studio della Thorah.

La "testa d’aquila" può essere nera o rossiccia, abbondante di peli o addirittura priva. Le indicazioni fornite si adattano in ogni caso a tutte le specie di nei. Quando siamo alla presenza di un neo colore rosso vivo, è cosa certa che il soggetto presenta sulla mano sinistra, anche tre linee verticali e altrettante orizzontali, queste ultime tracimate da un tratto poco profondo disposto, anch’esso, in posizione orizzontale. Questo segno particolare (neo di colore rosso vivo) assicura che si è alla presenza di un uomo il quale ha avuto relazioni con una donna mestruata, e che non ha ancora provato rincrescimento. Dal momento in cui esso farà penitenza il rossore del suo neo si attenuerà fino a sparire. Questo mistero è espresso dalla lettera Hè separata dalla Samekh e unita alla Tzadè. Quando gli iniziati scorgono sul corpo di qualcuno quest'elemento distintivo che indica lo stato di peccato, sono soliti dire all’individuo interessato: cerca di guarire.

Tre linee disposte perpendicolarmente e tagliate da una linea orizzontale indicano un soggetto avido d’argento; se la sua cupidigia non è per l’argento certamente si estrinseca per le donne, giacché questo è, in ogni caso, il segno del libertinaggio. La cupidigia di un simile individuo non sarà mai appagata e il suo sguardo per le donne sarà sempre lascivo e pieno di desiderio. Quando l’uomo si emenderà, le linee della sua mano modificheranno.

Tre linee orizzontali e una verticale, accompagnate da due lineette [78a] deboli, testimoniano un soggetto teneramente innamorato della propria compagna cui è particolarmente affezionato. Questo mistero è espresso dalla lettera Hè unita alla lettera Zaïn.

Un tratto verticale diviso da quattro orizzontali tracimate da tre altre linee deboli, documenta che l’individuo in oggetto ha sul braccio sinistro tre piccole vene apparse qualche tempo dopo la sua nascita. Tale elemento distintivo segnala un individuo dedito all’adulterio e alla ribellione al proprio maestro. Un simile uomo è inespugnabile alla penitenza e finirà i suoi giorni ucciso dal veleno di un serpente.

Quattro tratti posti perpendicolarmente sul palmo della mano, tracimati da tre linee poste orizzontalmente testimoniano un uomo che finirà per il convertirsi e che ritornerà, un giorno, all’ovile. Questo mistero è espresso dalla lettera Phé unita alla Hè. È di un simile uomo [14] e dei suoi consimili che la Scrittura dice (Isaia LVII,19): che la pace sia con chi è lontano e con chi è vicino, dice il Signore.

Tali sono i misteri aventi attinenza con i segni del corpo umano, arcani che la Scrittura indica con queste parole: "Generazione dell’uomo", considerato che questi segni appaiono e scompaiono, a turno, secondo la condotta dell’uomo.

Felice il destino di chi ha la fortuna di sedere dinanzi a te, o Maestro, e di ascoltare dalla tua bocca i misteri della Thorah. Felice la loro condizione in questo e nel mondo a venire. Rabbi Shimon ribatté: felici siete voi, colleghi miei, perché tutti i misteri vi sono noti e nel mondo a venire, in cielo, numerosi sono i luoghi a voi riservati.

 

 

 

[12] Si nota che sono le identiche lettere, ma in ordine invertito, delle parole rps jz “Zeh Sepher” (ecco il libro). [Torna al testo]

[13] Letteralmente: “Un punto nero in rilievo, simile ad una verruca, con tre peli”.[Torna al testo]

[14] Vale a dire di un uomo che si pente e fa penitenza.[Torna al testo]

 

Indice

foglio 70a - 72a foglio 72b - 74a foglio 74b - 76a

foglio 76b - 78a

 

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