Il Nome la (El)

Il Nome la significa Forte, Elevato, Sublime, Altissimo; è citato particolarmente nei testi relativi alla storia di Giacobbe. Questo Nome costituisce la radice di molti altri nomi i quali esprimono, in un certo senso, il modo di affermazione della sublimità di la. Serve anche da desinenza alla maggior parte dei nomi di Angeli e divide questa prerogativa con il Nome hy di cui sembra essere l'antitesi.

la, essendo costruito sull' a, sembra esprimere una causalità efficiente, mentre hy, assettato sullo y, segna una finalità.

Abbiamo già studiato la lettera a: essa esprime l'Unità-Principio, la Potenza primordiale, il Concreto, in qualche maniera, condensato nella Virtualità, origine di tutte le cose.

La seconda lettera, la l, è il segno grafico con cui inizia la seconda metà dell'alfabeto ebraico. Secondo Gesenius, il nome di questa lettera deriverebbe da dmlm che significa aculeo; e l'antica forma di questa lettera era proprio quella di una frusta: per cui nulla di più appropriato per indicare un agente eccitatore, propulsivo.

Come particella, l forma il dativo ed appare in tutte le idee che segnano una direzione nello spazio. Come prefisso dell'infinitivo, significa: per, da, a. Esprime anche: ciò che concerne, a causa di e tutto questo riconduce ancora all'idea di orientamento, di proiezione verso.

Dal punto di vista fonetico, l è la liquida o la laterale, la lettera che fa scivolare il suono dolcemente, che indica la disinvoltura e la flessibilità del movimento e, di conseguenza, lo slancio senza sforzo.

La parola la esprimerà, quindi, la potenza fondamentale che si proietta nello spazio; spazio che essa stessa riempie e penetra con la sua espansione indefinita. Con questo nome si presenta al meglio l’idea di sublimità e di infinito.

Il valore numerico di la è di 30+1=31: l'unità irradiante in un triplo irraggiamento, indicato con il ternario nella decade. Si può considerare, anche, 30 come originato da 5x6: in questo caso avremo l'autonomia individuale combinata a un fattore di relazione. la, dice lo Zohar, segna l'unione di a con la l, che emana dal Santo dei Santi. Quando il lato destro si unisce a quello sinistro, la diviene myhla; myhla serve quindi da tratto di unione tra la destra e la sinistra.

 

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El Eloha El Çhai Shaddaï

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