Mai vi fu nel mondo una gioia comparabile a quella che regnò il giorno in cui fu costruita la prima Casa (Il Tempio di Gerusalemme). Allora nel mondo in alto ed in quello in basso, fu intonato un canto, questo fu Shir ha-Shirim, il Cantico dei Cantici, un canto in onore del Santo, baruk ha-shem! Questa lode sorpassa tutte le altre lodi che mai furono intonate fino a quel giorno.

 


 

Shir ha-Shirim o Cantico dei Cantici è un libretto di appena otto capitoli, che, in apparenza non presenta particolari problemi d'interpretazione, trattando esso dell'amore di due giovani: un amore autentico e senza riserve. Il Cantico, tuttavia, è stato oggetto, nel tempo, di diverse chiavi di lettura tra cui in particolare quella alchemica e quella cabalista. Per la prima sarebbero facilmente individuabili nel Cantico le varie fasi dell'Opera … (omissis) … ciò che si evidenzia immediatamente è la quantità dei capitoli. Ora, per un profano, il numero è in volgare una quantità concreta, per un ricercatore, invece, il numero è la virtù della quantità rappresentata dalla cifra, è la indicazione della qualità della quantità, e quale qualità rappresentano gli otto capitoli del Cantico se non quello della VITA, se si evidenzia che nelle 22 lettere dell'alfabeto ebraico la lettera Chet (l'ottava) significa appunto la vita? E, per "vita", non vogliamo intendere certo esclusivamente quella che può scaturire da un semplice atto coitale limitato al solo piano di Assiah, il quale, se pur determinante per la continuazione della specie, non può essere componente tale da far considerare lo Shir ha-Shirim testo sacro. Tutto ciò, in contrapposizione con la visione canonica propria del Talmud, sostanzialmente censoria rispetto ad una simile interpretazione; si legge infatti nel trattato Sanhedrin a pag. 101: "Colui che legge un versetto del Cantico dei Cantici e lo considera come un canto erotico porta la sventura sul mondo".
Ci sembra evidente, infatti, che il protagonista assoluto di queste pagine, cantato in versi di non comune bellezza sia quell'enigmatico Yud, principio-vita universale, il principio qualitativo dell'unità, la natura e l'essenza stessa dell'Amore. A tale proposito lo Shir ha-Shirim sembra essere, con il Simposio di Platone, la letteratura cortigiana dei Fedeli d'amore, i testi di Marsilio Ficino, i Dialoghi d'Amore di Iehudah Abrabanel e il fondamentale De gli Heroici furori di Giordano Bruno, quanto di più penetrante e "sottile" la Tradizione Occidentale ci offre su tale soggetto… (omissis), per l'indagine cabalista si tratterebbe… (omissis) ... di un'unione amorosa e cerimoniale in parte riconducibile al maithuna tantrico, senza tuttavia utilizzare di questo né le particolari tecniche, né l'arresto seminale…

La Loggia ha dedicata un intero anno allo studio dello Shir ha-Shirim (Cantico dei Cantici) e in archivio sono presenti due Tavole tracciate da Fratelli, con le loro considerazioni finali.

Proposta di lettura Alchemica dello Shir ha-Shirim

Lo Shir ha-Shirim tra Qabalah e Alchimia 

 

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