I fatti storici provati riguardanti Re Hiram di Tiro sono ancor più singolari delle attività leggendarie attribuitegli nel rituale massonico. Infatti le sue imprese più ammirevoli sono del tutto ignorate nella tradizione di Loggia.
È nel 1700 e possibilmente nella seconda metà del 1600 che la leggenda hiramica viene introdotta nel rituale di Loggia, per venire incontro ad una specifica esigenza.

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I fatti storici provati riguardanti Re Hiram di Tiro sono ancor più singolari delle attività leggendarie attribuitegli nel rituale massonico. Infatti le sue imprese più ammirevoli sono del tutto ignorate nella tradizione di Loggia.

È nel 1700 e possibilmente nella seconda metà del 1600 che la leggenda hiramica viene introdotta nel rituale di Loggia, per venire incontro ad una specifica esigenza.

In quel periodo era permesso a sempre più numerosi membri non operativi (variamente noti come Accettati, Ammessi o Massoni Speculativi), di essere affiliati alle gilde dei costruttori.

La parabola del lavoro di Hiram Abif, e la sua immaginaria identificazione con Re Hiram e Re Salomone, fu introdotta a quel tempo perché era necessario provvedere di un certo metodo d'insegnamento, questo nuovo tipo di fratellanza - e in tre sessioni soltanto! - con precetti di fratellanza, etici e morali che normalmente avrebbero dovuto essere inclusi nell'apprendistato di un operaio della corporazione in un periodo superiore almeno a un decennio (ossia, durante gli anni di apprendistato e negli anni di specializzazione come Compagno della Corporazione).

Per questo scopo, la storia della costruzione del Tempio di Re Salomone fu allargata (in modo libero e fantasioso) dal racconto biblico in una allegoria. È incerto (e non pertinente questa disamina) se parti di questa allegoria esistessero già come parte del rituale d'insegnamento nelle gilde dei costruttori medievali.

11 ruolo di Re Hiram nella storia è pura invenzione. Altrimenti, la storia sarebbe stata più precisa poiché gli antichi scrittori che saranno citati in alcuni dei prossimi paragrafi erano noti nei secoli anteriori ancor più che in questo.

Non c'è attualmente nessun documento che dimostri che Re Hiram sia stato membro operativo della gilda dei muratori.

Però, ci sono circostanze molto evidenti che egli vi appartenesse, probabilmente con un alto rangoquale compagno nell'Arte, possibilmente con la classifica di supervisore che lo qualificava maestro o per usare un termine moderno un « boss ».

Ci sono due fonti di informazione sulle attività muratorie di Re Hiram. Entrambe indicano, se teniamo conto delle regole delle gilde, che questo comportava più che delle mere permissioni regali,

 

1° - Prova di storia profana

Gli storici profani dell'antichità (Menandro, Giuseppe, Erodoto, ecc.) decisero un programma di costruzione ambizioso ed esteso compiuto durante i 55 o 66 anni del regno di Hiram, gli storici non sono precisi nelle date.

Il periodo di tempo richiesto per la realizzazione di questi progetti che dovevano essere necessariamente consecutivi, avrebbe dovuto comprendere un arco di anni (dati i metodi di costruzione del tempo) più lungo della durata del suo regno, a meno che:

1° - I progetti avessero avuto inizio prima che egli diventasse re e

2° - Si fosse preso l'incarico personalmente e la responsabilità della coordinazione del programma e

3° - avesse gettato ogni risorsa della sua piccola città-stato di Tiro nell'impresa affrontata, dopo essere arrivato al trono.

 

L'Interpreter's Dictionary of the Bible, sotto la voce Tyre dice questo, a proposito del programma di costruzione:

« ... Fu Hiram, contemporaneo di Davide, che portò Tiro alla fama. L'antica Tiro (Palaetyrus), sulla terraferma, egli la fortificò fortemente con mura sviluppanti quindici miglia di circonferenza. Ora Hiram costruisce la Nuova Tiro includendo le isole sparse per un mezzo miglio sul mare fino a comprendere un'area di due miglia e mezzo di circonferenza. All'estremità nord due moli di pietra di circa cento piedi a parte, si estendevano a est e a ovest per settecento piedi. Questi con la linea costiera abbracciavano un'area (il porto di Sidone) di 70.000 yarde quadrate. A sud un porto simile (l'Egiziano) di 80.000 yarde quadrate era racchiuso da un vasto molto lungo 200 yarde e da un frangiflutti largo 35 piedi e lungo quasi 2 miglia. I due porti erano uniti da un canale che attraversava l'isola. La città crebbe in file di case, giardini, frutteti e vigne e fu abbellita dal nuovo e splendido tempio di Melkarth, dal palazzo reale e da una grande piazza (la « Eurychorus ») per le assemblee nazionali ... ».

Altre fonti, più antiche ma meno bene documentate, fanno menzione di altre costruzioni dell'isola che comprendevano case d'abitazione più alte di quelle costruite più tardi a Roma, depositi d'acqua, reti di fognature, riscaldamento a vapore (radiante) sistemato nei piani delle abitazioni, un tempio della fecondità per il culto di Astarte (che fu di modello al tempio di Gerusalemme, raddoppiato in tutto compresi i simboli delle fertilità, dagli uomini dell'Arte importati da Tiro) e le cui fortificazioni si alzavano di 150 piedi sul livello dell'acqua.

Anche se diamo per scontate le esagerazioni che il tempo e la distanza qualche volta recano ai resoconti storici, e se anche molto meno della metà delle pretese realizzazioni sono vere, esse in aggiunta ai lavori ricordati nella citazione rappresentano un programma più sostanziale che molti altri principati pur opulenti e solidamente fondati fossero capaci di sostenere in un periodo di tre quarti di secolo.

Qualche volta abbiamo la tendenza, guardando indietro nel tempo di tre millenni, di tener poco conto di personalità citate dagli antichi storici o almeno di pensare che alcune di loro guadagnano qualcosa nella trasformazione da un sistema di valutazione ad un altro.

Tuttavia senza badare a nostri possibili dubbi sulla esattezza di certe annotazioni numeriche - non possiamo non tener conto di fatti quali i seguenti:

a) Uno dei mastodontici moli del porto costruiti durante il regno di Hiram è ancora osservabile quasi 3000 anni dopo, in fotografie aeree.

b) Se sembra difficile credere a un muro di 150 piedi per 2 miglia e mezzo, eretto sul bordo di un'isola di terrapieno, nondimeno queste fortificazioni protessero Tiro per più di 6 secoli, finché Alessandro il Grande costruì un'ampia strada rialzata per mezzo miglio dalle spiagge all'isola, abbastanza larga per consentire il passaggio di macchine da guerra e colonne di uomini necessari per sfondare la fortezza.

c) Durante questi sci secoli la cittadella dell'isola provò abbastanza bene di essere stata progettata per essere autosufficiente sotto molti assedi uno dei quali durò 13 anni, anche quando la città era stata occupata e distrutta.

2° - Riferimenti Biblici

La Bibbia deduce (II Samuele 5, 11 e in Re e Cronache) che Hiramfu personalmente impegnato nell'assistenza di Tiro ai primi sforzi costruttivi di David, subito dopo che questi ebbe conquistata la città di Iebus e la ebbe proclamata sua capitale col nome di Gerusalemme, e più tardi quando Salomone continuò il suo programma di costruzione.

Il passo in Samuele, e gli storici erroneamente lo mettono in rilievo, fa riferimento a « Re Hiram »; a quel tempo Hiram era probabilmente sulla ventina, almeno 15 anni prima (forse 20) che egli fosse incoronato alla morte di suo padre, Re Abibaal.

In ogni caso, appare chiaro da entrambe le posizioni, la laica e i riferimenti storici della Bibbia, che Hiram fu amico (personale?) di David.

Questo può essere avvenuto perché Re Abibaal applicò l'astuzia che aveva mostrato in altri affari di stato, mandando suo figlio a visitare il rozzo stratega carismatico che era evidentemente sulla strada di riunire lc tribù di Giuda e di Israele in una nazione (anche se David era a quel tempo considerato un fuorilegge dai capi delle tribù).

E allora, od oppure se il principe Hiram era membro della gilda dei muratori col grado di compagno d'Arte, poteva aver scelto, per l'abituale periodo di lavoro come uomodell'Arte, di occupare il suo tempo studiando le costruzioni pre-ebraiche (che erano per la maggior parte Fenicie-Canaanite) in una città all'est di Tiro. Quelle Gebusite dovevano esser state di speciale interesse perché nessuna armata compresa quella di David, era stata in grado di prenderla d'assalto. Questo viaggio avrebbe potuto portare il principe Hiram in contatto con David durante gli anni in cui questi era un fuorilegge.

3° - Prove indirette

Appare alquanto logica l'idea che Re Hiram fosse membro operativo della gilda dei muratori. Ma perché Re Abibaal avrebbe messo a mestiere suo figlio in una corporazione?

Due potevano essere le ragioni.

In primo luogo, nell'interesse dell'educazione di suo figlio. Non poteva avere accesso alle università o ad accademie di tipo Pitagorico; non c'era a Tiro un clero molto erudito per istruire il principe Hiram come avevano fatto i maestri del tempio egiziano per Mosè. Dove doveva rivolgersi allora Abibaal per perfezionare l'istruzione del figlio?

Era logico che doveva rivolgersi ad un gruppo di uomini che da tempo immemorabile

1) aveva fatto suo scopo di raccogliere tutte le conoscenze valide della matematica, della scienza e della meccanica;

2)   aveva accumulato una sufficiente conoscenza di topografia, acquedotti, maree, forze navali, commerci e guerra da saper costruire serbatoi d'acqua e sistemi di scolo, dighe, magazzini o fortificazioni;

3)   aveva studiato l'arte della linea, la forma e il materiale al fine di creare una costruzione civile, un tempio o un monumento secondo qualsiasi gusto estetico.

In secondo luogo, re Abibaal era un uomo di ampie vedute con alte anche se pratiche aspirazioni - per il regno della sua città-stato. Sapeva che per portare avanti la potenza di Tiro era necessario un programma di costruzione intensiva.

Alla fine del suo regno l'antica Tiro aveva preso il posto della città madre Sidone come guida fra le città-stato Fenice. Tiro controllava le colonie di Kitian e Creta, di Utica nella costa nord dell'Africa, a Massala (moderna Marsiglia) e in altri punti nell'area del Mediterraneo. Tiro lavorava le miniere di stagno a Gades (la moderna Cadice) e nelle isole di Scilly e Wight e in Cornwall nelle coste sud dell'Inghilterra (Cartagine non sarebbe stata fondata che più di un secolo dopo).

I vetri,  gioielli, i metalli lavorati e le stoffe tinte di porpora di Tiro erano molto richieste nel mondo.

Questo commercio arricchì la città, ma la ricchezza può essere una sventura oltre che una benedizione perché é una tentazione al saccheggio per ogni esercito di passaggio o alle scorrerie di tribù (quale quella dei Khabini [gli Ebrei] di cui si lamenta nelle antiche tavole di Amarna c. 1430 B.C.). Re Abibaal si rese conto che i suoi sogni su Tiro non avrebbero potuto realizzarsi se essa fosse rimasta debolmente protetta dalla parte del mare. Le altre città Fenice che avevano avuto grande sviluppo per i commerci, Sidone e Arvad, al nord e Jappa al sud erano sorte in isole al largo. Questa posizione non solo risultò più facile per lo scarico delle navi, ma portò queste città sotto la diretta protezione delle loro navi che erano state ed erano famose per secoli prima e dopo il tempo di Abibaal e di Hiram (c. 1000 B.C.).

Abibaal decise saggiamente che Tiro doveva diventare una cittadella isolana. « Due punte di roccia » sorsero dal mare a un mezzo miglio dalla città capitale. Esse dovevano diventare la Tiro di Hiram. Come si poteva compiere ciò?

Non era semplice iniziare un programma di costruzione così vasto ordinando semplicemente « Si costruisca questo o quello ».

Contrariamente a ciò che credono alcuni scrittori storici, nessun Faraone Egiziano o Satrapo Persiano, ancor meno il capo di una piccola città-stato, poteva arbitrariamente ordinare od obbligare a dei lavori una gilda potente, specialmente una internazionale come quella dei liberi (pietra) muratori, branca della fratellanza dei costruttori.

Si deve supporre perciò che il principe coronato fosse un capo fra i costruttori, un maestro progettatore nel suo proprio diritto?

Finché egli mantenne la sua appartenenza alla corporazione poté compiere, per comando dal didentro della fratellanza, un continuativo programma di costruzioni, efficacemente pianificato, che nessun altro sovrano (non affiliato) avrebbe sperato ottenere contrattando progetti singoli uno per volta.

Notiamo, secondo quanto ci dice la Bibbia, che nelle relazioni di Hiram con David e Salomone, egli, capo di una città-stato con una popolazione dedita al commercio, vendette loro del legno da costruzione per i loro progetti « e » mandò operai esperti a Gerusalemme per assisterli nei programmi di costruzione.
Queste parole sono significative.

Se Hiram, personalmente mandò operai specializzati ai re Ebrei (come gli storici hanno accertato), non avrebbe potuto far questo come re di Tiro, perché i re da tempo immemorabile non avevano quel potere sopra i costruttori - ma egli avrebbe potuto fare ciò come maestro della corporazione di Tiro.

Come conseguenza di ciò potremmo notare che quando Hiram mandò gli uomini della gilda a lavorare al palazzo di David, era prima che diventasse Re di Tiro ma era abbastanza maturo per essere diventato supervisore ai progetti della corporazione.

Questo avvenne probabilmente verso la fine del periodo occorso per la costruzione di fortificazioni lunghe 15 miglia, intorno alla città vecchia di Tiro (e alla costruzione di una strada rialzata, più tardi rimossa, verso le « due punte di roccia » per il trasporto del materiale per riempire il terrapieno).

Ci sono altri esempi di prove indirette che convincono dell'appartenenza di re Hiram alla gilda, per es. la dichiarazione di Hiram (come un adoratore di Melkarth ricorda) che « Sia benedetto jahve... » per aver dato a Israele un saggio figlio di David per sovrano.

 

Indice

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  Il Primo fra i Primi   Il Senso del Tradimento   Re e Uomo dell'Arte

 

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