LE DUE CONTESE
| Muse di Pieria che date la gloria coi canti Zeus qui ora cantate al padre vostro inneggiando: per opera sua gli uomini sono illustri e oscuri noti e ignoti a piacimento di Zeus grande. Facilmente egli dona la forza facilmente abbatte chi è forte facilmente umilia chi è grande e l'umile esalta facilmente raddrizza chi è storto e dissecca chi è florido Zeus che tuona profondo ed abita le eccelse dimore. Leggi Tutto |
IL MITO DI PANDORA
| Gli dèi infatti tengon nascosto agli uomini il sostentamento ché facilmente allora potresti lavorare un solo giorno e per un anno ne avresti anche restando nell'ozio presto il timone lo potresti appendere sul fumo e sarebbe finito il lavoro dei buoi e dei muli pazienti; ma Zeus lo nascose adirato. Leggi Tutto |
IL MITO DELLE RAZZE
| Ora se vuoi darò coronamento al mio dire con un altro racconto bene e in modo opportuno e tu nel tuo cuore riponilo come medesima origine fu agli dèi e ai mortali. Prima una stirpe aurea di uomini mortali fecero gli immortali che hanno le olimpie dimore. Erano ai tempi di Crono quand'egli regnava nel cielo; come dèi vivevano senza affanni nel cuore lungi e al riparo da pene e miseria. Leggi Tutto |
L'USIGNOLO E LO SPARVIERO
| Ora una favola ai re narrerò a loro che pure sono assennati. Ecco quello che lo sparviero disse all'usignolo dal collo screziato su in alto fra le nubi portandolo serrato nell'unghie; quello pietosamente dagli artigli adunchi trafitto piangeva; ma l'altro violento gli fece questo discorso: Sciagurato, perché ti lamenti? Leggi Tutto |
GIUSTIZIA E VIOLENZA
| O Perse tu ascolta Giustizia e la violenza non favorire; la violenza è un male per la povera gente e nemmeno il potente facilmente la può sopportare e resta schiacciato da quella quando nella Sventura s'imbatte; l'altra strada quella per giungere al giusto è migliore; la giustizia ha la meglio sulla violenza quando giunge il momento: lo sciocco impara a suo danno. Leggi Tutto |
NECESSITÀ DEL LAVORO
| L'uomo migliore è colui che tutto capisce da sé sapendo ciò che in séguito e infine meglio sarà; capace è anche colui che obbedisce a chi bene gli parla; ma chi non sa capire da sé né ciò che sente da altri si pone nel cuore quello è un uomo da poco. Ma tu ricorda sempre i miei consigli: lavora Perse stirpe divina perché Fame ti odî. Leggi Tutto |
CONSIGLI A PERSE I
| Per quanto è possibile fa' sacrifici agli dèi immortali santo e puro e belle cosce brucia per loro; altre volte con libagioni ed offerte rivolgiti a loro in preghiera quando ti corichi e quando la sacra luce ritorna perché per te conservino benevoli l'anima e il cuore e perché tu possa avere i beni degli altri non gli altri i tuoi. Leggi Tutto |
IL CALENDARIO AGRICOLO
| Quando le Pleiadi sorgono figlie di Atlante la mietitura incomincia; l'aratura al loro tramonto; esse infatti quaranta notti e quaranta giorni stanno nascoste poi volgendosi l'anno appaion dapprima quando è il momento di affilare gli arnesi. Questa dei campi è la legge sia per quelli che nei pressi del mare hanno la loro dimora sia per coloro. Leggi Tutto |
L'AUTUNNO
| Quando s'acquieta la forza del sole che brucia e della vampa che spreme il sudore e manda le piogge autunnali Zeus possente allora il corpo dell'uomo a muoversi è assai più leggero; in quel tempo la stella di Sirio per poco sopra le teste degli uomini nati alla morte si volge di giorno e prende della notte una parte maggiore; allora meglio resiste ai tarli la legna tagliata dal ferro: le sue fronde a terra riversa e cessano dal crescere i rami. Leggi Tutto |
L'INVERNO
| Passa oltre l'officina del fabbro e l'assolato sedile nella stagione invernale allora che il gelo l'uom dal lavoro distoglie; allora l'uomo solerte cura molto la casa; perché il rigore dell'inverno cattivo non ti sorprenda nella miseria mentre con la mano magra il piede gonfio ti premi. Molte rampogne il pigro che riposa su vane speranze quando il vitto gli manca si rivolge nel cuore; è una speranza non buona che nel bisogno l'uomo accompagna il quale sulla panca seduto non ha da mangiare abbastanza. Leggi Tutto |
LA PRIMAVERA
| Quando dopo che il sole si è vòlto sessanta giorni invernali Zeus abbia compiuto allora l'astro di Arturo lasciata la sacra corrente di Oceano tutto splendente si innalza al sorgere della sera; di séguito a lui la Pandionide rondine col pianto suo mattutino si lancia verso la luce della primavera che sorge di nuovo per gli uomini; precedila allora e pota le viti; è la cosa migliore. Leggi Tutto |
L'ESTATE
| Quando il cardo fiorisce e la cicala canora stando sull'albero l'acuto suo canto riversa fitto da sotto le ali nella pesante stagione d'estate allora più grasse sono le capre il vino è migliore le donne più ardenti ma sono fiacchi gli uomini perché Sirio brucia la testa e i ginocchi e secco è il corpo per via della vampa. Leggi Tutto |
LA VENDEMMIA
| Quando Orione e Sirio son giunti a mezzo del cielo e Arturo può esser visto da Aurora dalle dita di rosa o Perse allora tutti i grappoli cogli e portali in casa. Tienili al sole per dieci giorni e dieci notti; per cinque conservali all'ombra al sesto versa nei vasi i doni di Dioniso giocondo. Leggi Tutto |
LA NAVIGAZIONE
| Ma se della navigazione pericolosa il desiderio ti prende sappi che quando le Pleiadi d'Orione la forza terribile fuggendo si gettano nel mare nebbioso allora infuriano i soffi di ogni specie di venti. E non è più il tempo d'avere la nave sul fosco mare ma ricorda lavora la terra così ti consiglio. Leggi Tutto |
CONSIGLI A PERSE II
| Al tempo opportuno conduciti in casa la moglie; né dai trent'anni tu sia molto lontano né li abbia passati da molto; delle nozze è questo il tempo opportuno; la donna quattr'anni pubere resti al quinto si sposi; ma sposala vergine perché tu possa insegnarle buoni costumi. E piuttosto sposa quella che abita a te vicino ma tutto ben considerando che dei vicini il ludibrio non sposi. Leggi Tutto |
LA FAMA E I GIORNI
| Tu fa' così e la brutta fama degli uomini evita; infatti la fama cattiva nasce leggera ad essere assunta e facile assai penosa a portarsi dura a deporre. La fama non tutta muore se tanta gente la sparge: è anch'essa un dio. Leggi Tutto |

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