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Preghiere, Voti e Benedizioni

(Gatha L e LI)

 

Ampia e buona potestà ed ogni sorte

Più disiata a quello Iddio concede,

A quel soltanto che ogni eletta cosa

Altrui donando va per Asha (1). Or questa

Somma felicità, veracemente (2),

O Mazda, fa che a noi anche si effettui!

Questo a te chieggo in prima cosa, o Mazda, Ed,

Asha, a te; questo ch'é tuo, Armaiti,

Dimando a te, la potestà che viene

Da voi, d'ogni mio voto (3). E tu con buona

Mente (4) buon frutto al pregar mio concedi.

Appo voi si raccolgono ascoltando

Quei che conforme all'opre vostre il regno,

Aura ed Asha, governano (5), e quel detto

Che di sua lingua Vohumano apprese

Loro seguono intanto, ai quali primo

Tu, o Mazda, sei maestro e precettore.

Ov'è pienezza di giustizia? e dove

Misericordia sta? Per qual mai via

A santità si viene, e dove è quella

Armaiti santa? Ov'é il miglior pensiero?

E dove, o Mazda, sono i regni tuoi?

Tutto cotesto domandando viene

L'uom che i campi coltiva (6), in tutte l'opre

Integro, pio, saggio di mente, ond'ei,

D'Asha per grazia, ottenga il viver suo (7),

Ei che giusto e possente a tutti annunzia

I mortali quaggiù retto un governo (8).

Quei che oltre il buono ciò ch'è meglio, dona,

È quei sì che conforme al suo desìo

Dona a lui (9) sua potestà, ed è Aura Mazda.

Ma ciò ch'é peggio ei manda, oltre il cattivo,

A chi per lui non ben governa, al termine

Che del mondo sarà termine estremo.

Tu che creasti li bestiami e l'acque,

Le piante e l'immortale anima e tutto

L'ampio universo, dammi tu, santissimo

Spirto, Aura Mazda, e possa e vigorìa.

Con mente buona di tanto io ti prego! (10)

Or per te, o Mazda, ben dirò le cose

Che ad uom saggio l'uom dice, e a chi é protervo

Qual male incolga! Io, me felice! intanto

A santità mi attengo. Ed é pur lieto

Chi ad uom saggio favella in sua dottrina.

Quella che ai due pugnanti (11) arte donasti

Allor che, o Mazda, col tuo fuoco ardente

L'ostil ferro (12) hai disfatto, ora agli umani

Ridona, l'empio a rintuzzar, l'uom pio

E puro a ricolmar d'opre di bene.

Ma l'uom che ordisce la mia morte, d'altro

Costume é ben dall'altro! (13). Ei si professa (14)

Una, Aura Mazda, delle creature

Della Drugia, e son tanti! un degl'insani.

Or tu a me, prego, santità largisci,

Donami santità per la tua grazia!

Qual uom del santo Zarathustra è amico?

Maestro, o puri, a voi chi fia? La santa

Armaiti ov'è? Qual uomo integro insegna

Ciò che grandezza a Vohumano acquista?

Non questi due quel santo Zarathustra

Consolar ponilo, l'impudico e il cieco (15)

Di questa terra sul passaggio, poi

Che al mondo ei crebbe! Ed essi ambo si avanzano

Con empia forza ad assalirlo insieme (16).

Ma dell'empio e del giusto e nota e vede

Tutto religion, mentre affannosa

L'alma s'accosta dell'uom giusto e pio

Al raccogliente ponte manifesto (17),

D'entrar vogliosa d'Asha nel sentiero

Per l'opre sue, pel dir della sua lingua (18).

Alle create cose oh! già non sono

Amici i sordi in opre (19) e alla primeva

Natura (20) non procaccian l'alimento

Con lor dottrine e l'opre e le parole!

Ma della Drugia, alfine, alla dimora

Li menerà la lor stessa dottrina.

E quel premio che già dalle celesti

Possanze apprese Zarathustra: “Primo

Venirne incontro là, nel Paradiso,

Aura Mazda”, per voi già fu decreto,

Con molto pro', da Vohumano ed Asha

Or sapienza tal ch'è di grandezza

Regno e potestà, quale un dì sull'orme

Di Vohumano il santo escogitava

Aura Mazda, ottenea sire Vistaspa (21).

Oh a noi, felici noi! si apprenda ancora!

Di veder disiò quella a me cara

Persona (22) Frashaostra, egli de' Hvovi (23).

Deh! gli si dia, poi ch'ella é disiata,

In pro' di nostra fede buona! (24) Assai

È potente Aura Mazda. A lui pertanto

Andate (25) orsù! per accostarvi ad Asha.

Questa scienza, o Giamaspa de' Hvovi (26),

Ch'é splendor di desio congiunto ad Asha,

Quelli scegliean per sé che la potestà

Di Vohumano han conosciuta. Questo

Dammi, Aura Mazda, che a te pure è grato.

O Maidyomaonha santo (27), ad uom cotesto (28)

Donar si dee che nostra fè ha ben nota

E al bene intende di quaggiù, che quelle

Leggi annunziò di Mazda, ottime invero

Ai vivi tutti di quaggiù per l'opre.

Or voi tutti (29), di un'anima concordi,

Questo ci date inclito frutto, il santo

Costume d'Asha e le parole dette

Da Vohumano, onde Armaiti (30) s'acquista,

Voi, da noi venerati, ogni contento

Disianti con noi sempre di Mazda.

L'uom ch'é d'Armaiti (31), santo è nel pensiero

E nell'opre e nei detti. Oh! lui creava

Per la fede Aura Mazda, e il procreava

Accrescente con alma integra quella

Possanza e Santità che il mondo regge (32).

Buona a lui, buona a lui purità invoco!

Or, per chi mai nel sacrificio mio (33)

Per santità si stia la miglior parte (34),

Aura Mazda conosce. Ei sa chi furo

E chi son elli (35). Questi io con lor nomi

Celebrerò, questi verrò lodando.

 


 

1 - Per rispetto ad Asha fa larghezza dei doni della terra.

2 - Di fatto, in effetto.

3 - Fa ch'io possa conseguire per voi il compimento d'ogni mio voto.

4 - Ovvero: con Vohumano, personificazione della mente pia e buona.

5 - I principi, il re Vistaspa (?).

6 - L'agricoltore, tanto stimato e reputato nella religione zoroastriana.

7 - Cioè vita prospera e agiata e quieta.

8 - Ovvero: sotto un duce, un principe, un moderatore.

9 - All'uomo pio che governa secondo giustizia e a cui si fa cenno nella strofa che precede.

10 - Ovvero: secondo la legge; altra interpretazione della voce dubbia (çénhê) del testo.

11 - Gli uomini buoni, e gli empi, avversari fra loro nel mondo appunto perché tali.

12 - Detto in senso figurato o metaforico.

13 - È diverso dall'uomo pio (?).

14 - Con questo verbo, "professa", si traduce per congettura una voce oscurissima (hunustâ) che altri prende per un nome proprio (?), altri traduce per favorisce (?).

15 - Cieco in materia di fede.

16 - Altra strofa oscurissima. « La version pehlvie y voit autre chose, le refus de vêtements et d'aliments pendant la durée de l'hiver (?!) ». Così il De Harlez in una nota a questo passo.

17 -  Il ponte Cinvant (cioè il raccoglitore) su cui passano le anime dei morti.

18 - Per il merito di ciò che ha fatto e detto di bene nel mondo.

19 - In materia di fede.

20 - Negano culto alla natura (?): alla Giovenca premeva (?).

21 - Il re alla cui corte Zarathustra iniziò la sua predicazione.

22 - Una figlia di Zarathustra.

23 - Nome d'una famiglia alla quale appartengono molti personaggi della leggenda di Zarathustra.

24 - Questo matrimonio di Frashaostra con la figlia di Zarathustra doveva favorire la propagazione della fede.

25 - Ovvero anche: gridate!

26 - Uno dei personaggi della corte di Vistaspa che presto si convertì alla fede.

27 - Zio di Zarathustra e uno dei suoi primi discepoli.

28 - Cioè la scienza già invocata nella strofa antecedente.

29 - Cioè tutte voi, o Potestà celesti.

30 - Cioè la scienza. Altrove, il Genio femminile della terra.

31 - Che possiede la scienza.

32 - Che il mondo regge, parole da me aggiunte per far meglio intendere il pensiero.

33 - Celebrato da Zarathustra.

34 - A chi tocchi, per merito e santità, la parte migliore dell'offerta.

35 -  Cioè i buoni, i pii, i fedeli

 

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