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GEORGIUS RIPLEUS PROLOGO ALLE "XII DELLE PORTE DELL'ALCHIMIA"

 

La traduzione completa del testo è presente in questa stessa sezione:

Le XII Porte dell'Alchimia

 

O Lume incomprensibile, Glorioso in Maiestà, il cui splendore dei raggi offusca le nostre luci.

O Unità in sostanza e triplice nella divinità, La glorificazione che si rallegra della gerarchia giubilare.

O misericordiosa purificazione degli animi, pura perpetuità eterna.

Salvaci benignamente dall'incorrere nei pericoli Tu che ci strappi da questa torbida valle di vanità e ci porti in cielo.

O Potenza e Sapienza, o Benignitas inesplicabile, supportami ogni giorno, che Tu sia il mio Governatore, affinché mai la mia vita ti dispiaccia.

O Eccellenza e abbondanza di ogni tesoro, Tu sei ciò da cui ogni bene deriva e scende molto largamente agli uomini ed a qualsivoglia creatura, in principio quando hai formato ogni cosa dal nulla, il mondo e l'oscurità furono creati dalla confusione del caos, essendo Tu il creatore, non senza un miracolo, che contiene in sé ogni promiscuità perché in sei giorni fu separato lo Spazio affinché la Genesi si rivelasse chiaramente.

Allora il Cielo e la Terra furono creati dal tuo Verbo, dalla Tua Volontà e Potenza.

Da una massa confusa furono create tutte le cose le cose che ora esistono. Prima eri nella Gloria come creatore anche ora lo sei e lo sarai senza dubbio.

E        le anime purificate verranno in alto al cospetto della tua beatitudine. Questo unico Principio può esistere attraverso la manifestazione della nostra benedetta pietra. Infatti, in qualunque modo da una unica massa, furono create tutte le cose, così nella nostra pratica proprio questo deve esistere. Le nostre cose occulte nascono da una unica immagine.

Nei libri dei filosofi, se a qualcuno piace guardarli, la nostra pietra é chiamata Microcosmo, Uno e Trino, Magnesio e anche Zolfo e Mercurio dosato dalla Natura.