Cenni storici
Nel 298 d.C. il cesare Costanzo Cloro riconquistò la Britannia, che si era ribellata all'imperatore Diocleziano, e stabilì il proprio quartier generale nella attuale città di York, presso il confine settentrionale dell'impero. Costanzo Cloro era un seguace del "Sol Invictus", detto anche "culto di Mitra". In realtà non si trattava di un culto, ma di una associazione iniziatica, che consisteva di sette livelli, o gradi iniziatici, dalla quale la massoneria moderna ha ereditato una parte notevole dei propri simbolismi di Loggia (cielo stellato, sole e luna all'oriente, zodiaco, disposizione del tempio ecc. ).

Costanzo Cloro istituì a York una "Loggia" mitrea, alla quale aderivano la maggior parte degli alti gradi dell'esercito. Alla sua morte essi proclamarono immediatamente imperatore suo figlio Costantino, anch'esso seguace del Sol Invictus. Era il 25 Luglio del 306 d.C., a York, una data ed un luogo che risultarono fatidici nella storia del mondo.

Sei secoli dopo, nel 924 il sassone Athelstan, divenuto primo re d'Inghilterra, elesse York a capitale del suo regno. Qui, secondo quanto riferiscono antichi manoscritti, egli fondò la prima Gran Loggia massonica di cui si abbia notizia, nominando suo fratello Edwin Gran Maestro. La leggenda vuole che proprio allora, a York, siano state scritte le prime Costituzioni della Massoneria inglese.
É per questa ragione che le logge di York si rifiutarono, in un primo momento, di aderire alla Gran Loggia d'Inghilterra, creata nel 1717 da quattro logge londinesi, e fondarono a loro volta, nel 1725, la "Grand Lodge of all England", rivendicando la tradizione massonica più antica al mondo. La Gran Loggia di York, oltre ai tre gradi tradizionali di Apprendista, Compagno e Maestro, conferiva due gradi supplementari, quello del "Sacro Arco Reale" e quello di "Cavaliere Templare", quali parte integrante della tradizione della Antica Massoneria di York.
La Gran Loggia di York non si allargò mai oltre i confini della sua contea e cessò di esistere nel 1792, ma essendo considerata la fonte di tutta la Massoneria Inglese, fu presa a modello da altre Logge indipendenti, che si ispirarono ad essa per la condotta della loro organizzazione e dei loro rituali.
Ed infatti, quando il 17 Luglio 1751 i Fratelli di sette Logge londinesi crearono la "Grand Lodge of England according to the Old Institutions", essi sostennero di far riferimento alle costituzioni di York del 926. Per questo motivo designarono se stessi come Ancients (Antichi) in antitesi ai Moderns (Moderni) della Gran Loggia istituita nel 1717.

Sua storia in Italia

Agli inizi degli anni '60, un gruppo di Massoni di Milano, alla ricerca di nuovi modelli praticati dalle Massonerie più evolute in campo internazionale, incoraggiati dall'opera svolta da una Giunta del G.O.I. che era assurta alla guida dell'Ordine proprio in virtù di un programma di modernizzazione, cominciò a frequentare in Germania il Rito di York, ivi importato ed ancora condotto ad opera di FF... americani, appartenenti prevalentemente alle Forze Armate dislocate sul territorio tedesco.

L'ansia che aveva spinto questi Italiani ad approfondire la conoscenza del sistema massonico più reputato del mondo, quello americano, attraverso il Rito più peculiare di quel sistema, fu confortata dalla scoperta della corrispondenza totale delle proposte americane alle loro istanze.

Un percorso iniziatico articolato su tre corpi ispirati a contenuti ritualistici inconsueti, profondi e suggestivi; una organizzazione strutturata su principi di pura democrazia, con la collocazione sull'identico piano di parità di tutti i Fratelli: la pratica dello stimolo alla circolazione delle idee ed alla ricerca esoterica su basi di rigore e della ripulsa verso l'autocompiacimento dell'ovvio e dell'inutile; il pragmatismo di interventi di solidarietà mirati negli obiettivi e condotti attraverso accurate strutture: insomma, un sistema che si ritiene perfettamente aderente al modello di Società in cui oggi la Massoneria opera e da questa non solo accettato, ma rispettato ed onorato.

Ecco la scuola dalla quale una decina di generazioni di americani hanno tratto il meglio della loro classe dirigente. Ecco il modello che, lanciato da Milano, dal 1962 in poi fece breccia in Italia nel cuore e nella mente di tanti Massoni, che concepiscono la nostra Istituzione come la palestra di coloro che anelano soltanto a lasciare il mondo un po' meglio di come l'hanno trovato, impegnando in tale missione tutti quelli che vogliano profondere il meglio delle proprie qualità di pensiero e capacità di azione, ottenendo in cambio, da chi Massone non è, rispetto e considerazione per il loro operato a vantaggio di tutti.

Il tragitto iniziatico proposto dai tre Corpi che costituiscono il Rito è basato su un simbolismo molto semplice, ricavato da testi biblici vetero e neo-testamentari, che, esemplarmente, continua lo svolgimento tematico di quanto viene appreso nell'Ordine in grado di Maestro.

Il filo conduttore è quello della costruzione, della distruzione e della difesa del nuovo Tempio di Salomone. Lasciamo a Del Noce, impegnato Compagno dell'Arco Reale, la sintesi del contenuto esoterico del Rito.

"Pensiamo al Maestro Libero Muratore, lasciato senza guida e nel luttuoso buio determinato dalla uccisione del Maestro Hiram Abif; lo ritroviamo nell'ordinato lavoro di riaggregazione della maestranza addetta alla costruzione del Tempio, per cui ciascun artefice era tenuto ad apporre il proprio sigillo alla pietra da lui lavorata, personalizzandola e, nel contempo, responsabilizzandosi nella costruzione del Tempio stesso.

Pur nel lavoro di gruppo svolto dagli operai, rileviamo come ciascuno di essi debba imparare ad ubbidire, prima di assumere il comando di gruppi operativi.

Ricordiamo infine che, ad avvenuta costruzione del Tempio, le maestranze ricevono dal Sovrano l'incarico di diffondere la Luce sapienziale e la tecnica dell'Arte.

Ma con la morte terrena di Re Salomone, questo primo Tempio viene distrutto ed il popolo prediletto subisce la diaspora, al termine della quale può ritornare nella terra del Signore, e procedere alla ricostruzione del Tempio, ritrovando la Parola che, dalla morte di Hiram, non si era più potuta trasmettere perché andata perduta.

Il ritrovamento della Parola, consente al Maestro dell'Arco Reale di meglio approfondire la verità della Massoneria Criptica, ove si assiste al lavoro di consolidamento del Tempio, nonché all'approfondimento da parte del Maestro della Verità conquistata.

Ma la persecuzione del Sovrano di Babilonia porta ad una nuova distruzione nonché alla dispersione dei tesori del Tempio.

Infine, nell'Ordine Templare, il ritrovamento e la difesa del Tempio trovano la loro conclusione nell'affermazione di fede cristiana, richiesta al Cavaliere del Tempio come affermazione ed impegno di difesa della sua civiltà.

Questo alternarsi di costruzione distruzione del Tempio simboleggia un modo di vedere e di svolgersi del rapporto eterno tra il "terreno" e il "Divino".

Si giunge al superamento delle conseguenze determinate dalla originaria ricerca della materialità, per cui si perviene alla concezione del Tempio, quale spazio sacro che si forma in ciascuno di noi, dove viene custodita la Verità che ognuno gradualmente acquisisce, nell'attesa del ricongiungimento alla matrice universale. Ciascuno è riuscito nel proprio Atanor a trasformare il vile in aureo.

Ecco che ci appare in maniera chiara la piena congiunzione esistente fra il CAPITOLO DELLARCO REALE, il CONCILIO DEI MASSONI CRIPTICI, e la COMMENDA DEI CAVALIERI TEMPLARI.

Attraverso i tre Ordini risiede la simbologia dell'evoluzione spirituale dell'uomo e si ravvisa il concetto unitario di colleganza dei tre Corpi del Rito di York. Sintetizzando attraverso la simbologia della costruzione del Tempio e della perdita e del ritrovamento della Parola Sacra, il fine unico dell'umanità: "LA SALVEZZA ATTRAVERSO LA CONOSCENZA".

La grande novità che caratterizza il Rito di York consiste nella prevalenza del senso spirituale che pervade i suoi Rituali e che, nella Camera Templare, è tutto calato nella dimensione della Gnosi cristiana.

Si potrebbe pensare trattarsi di una Massoneria riservata solo a credenti e specifica per i battezzati, ma non è così. Si tratta di una Massoneria che non ha voluto rinunciare a proporre all'approfondimento esoterico dei propri adepti alcuni contenuti iniziatici non troppo frequenti in altre, differenti forme rituali, che siano di aiuto al conseguimento della perfezione, come il messaggio cristiano sulla morte e sulla resurrezione, misteri che sono così affini ed intrinseci a tanti contenuti della nostra via tradizionale.

Come abbiamo visto, il Rito è organizzato su tre Corpi a sé stanti, ma intrinsecamente collegati e consequenziali sul piano dei contenuti, che propongono strutture perfettamente democratiche.

Chiunque sia in possesso di pochi, elementari prerequisiti, ha il diritto di concorrere alle elezioni nelle più alte cariche di governo; chi quelle cariche ricopriva, allo scadere del suo mandato, rientra fra le Colonne con prerogative di scarso contenuto rispetto all'ultimo degli iniziati.

Le sue Assise annuali sono molto simili a congressi di associazioni di diritto comune, proponendo confronti di idee e di programmi su cui si misurano le menti migliori.

Anche il metodo di ricerca si sforza di seguire un modello più concreto, pragmatico e rigoroso di quello che, generalmente, vige altrove sotto le volte stellate.

Le problematiche che, comunemente, si trattano nelle nostre Camere, sono riferite, in linea di massima, ai grandi temi di difesa dei valori fondamentali della nostra civiltà, che vorremmo consegnare intatti alle generazioni che seguiranno e che, invece, sono attualmente oggetto di sistematico, distruttivo attacco, da tante diverse provenienze.

li Rito di York, nei suoi tre Corpi, è proteso alla tutela del patrimonio di cultura e civiltà che ci appartiene, nella stessa misura i cui è pronto il meglio di nuove proposte, senza nulla rifiutare a priori senza rifarsi a schemi di conservazione che non gli sono propri.

La missione del Rito si svolge all'insegna del Bene dell'Ordine e della Società, praticando anche strade non ancora battute in Italia; ma consuete ad altre illustri Massonerie.

Il Rito di York aggrega nel mondo un numero notevolissimo, uomini onesti e laboriosi, intenti al bene dell'umanità e sempre disposti ad accogliere il pensiero dei suoi membri. Il Rito di York Italia, in tempi recenti si è impegnato al massimo e con successo soprattutto in sede internazionale a favore del Grande Oriente d'Italia per difenderlo dalle calunnie e rilanciarne l'immagine. 

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