Har Tzion - Monte Sion - 705 Or :.di Roma

Alfredo Di Prinzio 1982, i tre Gradi

  State ascoltando la Fuga VI^  in Quarta di Atalanta Fugiens

  "Seminate il vostro oro nella terra bianca fogliata"

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Le Sephiroth -1998 -

Il termine Sephiroth è stato spesso tradotto con "emanazioni", facendolo derivare dall'etimologia greca, con ciò stabilendo un collegamento tra Qabalah e neoplatonismo. Più corretta è la derivazione dall'ebraico Safor che significa contare e che delle sephiroth fa dunque i numeri primordiali della creazione, ben distinti dai misparim o numeri ordinari.
(Omissis)... Le sephiroth sono perciò "luci" o "pure forme" del molteplice. Lo Zohar ci informa che le Sephiroth sono dieci forme che Dio ha prodotto "per dirigere i mondi sconosciuti ed invisibili e quelli visibili". Ezra Azriel aggiunge "esse sono la potenza d'essere di tutto ciò che cade sotto il concetto di numero". La Qabalah sostiene che la manifestazione Primordiale, dall'Assoluto al relativo, sia fondata sui numeri: in effetti, tale transizione implica prima di tutto il passaggio dall'Unità alla distinzione e tutto ciò che è differenziazione riposa essenzialmente sul concetto di numero.…(Omissis) [
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Il programma del 2001


Il programma massonico di questo anno, si sviluppa su due diverse fasi dialettiche e di fraterno confronto.


bulletNel momento rituale viene affrontato lo studio del "Libro di Giobbe"  con particolare riferimento alle cinquanta domande che Dio rivolge allo stesso, tentandone, per la prima volta,  l'associazione analogica con le Cinquanta Porte della Intelligenza.
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La parte informale è destinata a dibattere gli argomenti che gli associati, liberamente, hanno deciso di sottoporre all'attenzione di tutti.

 

  1. Partecipazione alla giornata della memoria: l'origine storica dell'antisemitismo.

  2. Il Logos degli Astri.

  3. L'astrologia nella Tradizione  ebraico-cabalista.

  4. Pensare la morte.

  5. Tecniche estatiche in Abulafia.

  6. L'Essere e il Non-Essere nella tradizione vedantina, cabalista e in Plotino.

  7. La porta alchemica di Piazza Vittorio.

  8. La Qabalah luriana.

  9. Le Cinquanta Porte.

  10. Il significato esoterico delle festività, nel calendario ebraico.

  11. Interattività tra lingua sacra e arbitrarietà.

  12. La genesi delle lettere. [Torna indietro]

 

Atalanta Fugiens

"Ricevi dunque in un solo libro quattro specie di cose: composizioni allusive, poetiche, allegoriche, emblemi nel venereo rame incisi e di venerata grazia adorni; verità chimiche secretissime che l'intelligenza tua sonderà; infine musiche delle più rare, fa buon uso di ciò che t'è qui dato". Così Michaël Maier presentava nel 1687 il suo lavoro alchemico. Ma a segnalare l'Atalanta come mirabile compendio nel panorama alchimistico del tempo è certamente l'apparato musicale che conforta il libro e ne fa un opera unica e irripetuta. Si tratta di cinquanta fughe genialmente costruite e stese sugli epigrammi, ricche di dottrina e di grandi astuzie musicali, naturalmente coerenti e conseguenti alla descrizione epigrammatica e alle bellurie iconologiche degli emblemi. Da Atalanta Fugiens, Edizioni Mediterranee Roma 1984.[Torna indietro]