Gli Egizi figuravano la Forza vitale - il Doppio dell'uomo secondo la definizione di Maspero - con il geroglifico della braccia levate, oppure stese in avanti (nella figura grande al punto 22).

Nel primo caso, è un segno di adorazione, mentre nel secondo sono rappresentate le braccia protese del magnetizzatore mentre compie i passi magnetici sul dorso di una persona. Su varie statue, per esempio su quella di Khefren - conservata al museo del Cairo - il falco Kor è scolpito dietro la testa del sovrano con le ali disposte in avanti «per proteggerlo», agendo sul dorso del personaggio rappresentato, con il gesto del Ka (nella figura grande al punto 23). Oppure ritroviamo il Ka nella posizione ieratica delle braccia levate che circondano il «cartiglio» in cui è iscritto il nome regale, (nella figura grande al punto 24) In questo secondo caso, si volle stabilire una sorta di legame tre le forze vitali del Faraone - simbolizzate dal Ka - e l'identità stessa del monarca del quale la «formula» è espressa nel nome. Questa rappresentazione diede origine alla lettera Caph (nella figura grande al punto 24) che significa l'esistenza intesa quale forma. Ma come quest'ultima procede dall'esistenza allo stato potenziale - simbolizzata anch'essa dal Ka considerato quale «doppio» - così le lettere che nell'alfabeto ebraico esprimono queste idee hanno dei tratti in comune: , la vita assoluta, è rappresentata con il geroglifico formato dalla lettera Daleth, esistenza fisica, e dallo Yud, principio di vita (nella figura grande al punto 26)

Heth esistenza elementare (nella figura grande al punto 27). Lettera anch'essa formata dallo Yud unito al segno dell'esistenza; questo carattere occupa quindi una posizione intermedia tra la , esistenza assoluta, e Caph, lettera nella quale la vita relativa e assimilata si è manifestata e ha preso forma. Ciò è reso evidente dalla lettera precedente, Heth che esegue un quarto di giro su sé medesima per realizzare il segno del Caph. Koph è la lettera che esprime lo stesso principio della lettera Caph quando entra in contatto con le forze attive della natura (linea verticale) per subirne gli influssi ed adattarli ai propri bisogni. Il segno che schematicamente riproduce un'ascia, arma di protezione e anche strumento di lavoro, simbolizza l'esistenza materiale meccanica (nella figura grande al punto 28).

Questo gruppo può essere completato con il segno Taw che simbolicamente esprime la fine della manifestazione con lo sviluppo completo e definitivo delle forze creatrici. L'uomo ideale che ha conseguito la sua Personalità Perfetta. Questa idea è espressa nel carattere ebraico dal segno del Ka al quale è aggiunto lo Yud, ritorno all'Unità.

Il geroglifico egizio che corrisponde al Taw è la croce ansata che ridotta alla sola croce nell'alfabeto fenicio si è trasformata negli alfabeti greco e latino nella lettera T.

 

 

Architettura delle Lettere Ebraiche Gruppo della Waw Gruppo della Daleth

  Gruppo della Beth Gruppo della Ka La Lettera Samesch Le Lettere Resh e Lamed

Le Lettere Aïn e Tzadé