Istruzione di venerdì 28 gennaio 1774

© Federico Pignatelli

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L'uomo emanato per comandare e disciplinare la creazione universale era rivestito di tutte le virtù, potenze e facoltà necessarie per svolgere la sua opera; esse erano sottintese dalle tre colonne misteriose che gli furono presentate dal Creatore in occasione della sua emanazione, ed ancora in occasione della sua corporizzazione temporale materiale; nel primo tempo o alla prima epoca, queste tre colonne messe al nord, al mezzogiorno ed all'oriente gli ricordavano le leggi,  i precetti e comandamenti di cui doveva fare uso;  nella seconda, gli illustravano i tre mezzi o virtù che gli erano concesse per riconquistare ciò che aveva perduto per sua colpa. 

 

L'uomo è decaduto dal suo principio d'emanazione divina:

1 - A causa della sua negligenza nel non far uso dell’intelligenza, che gli era data, per annullare gli inganni degli spiriti perversi che lo tentarono;

2 - Con il difetto di forza e di coraggio che avrebbe dovuto utilizzare per respingerli;

3 - Con la presunzione e l'orgoglio che ha avuto di volere uguagliarsi al Creatore. 

 

Il Cristo, con le sue parole: “distruggerò questo Tempio e lo ricostruirò in 3 giorni” sembra volere farci intendere, con questo numero ternario, che non può riportarsi a dei giorni ordinari, le tre strade indicate all'uomo per essere restituito al suo principio di Creazione divina; può sperare di giungervi soltanto con l'esercizio delle tre virtù opposte al vizio che lo hanno fatto decadere, che sono la Saggezza, la Forza e l'Umiltà. 

 

Studiando ciò che in lui è rappresentato con colonna del mezzogiorno, esso acquisirà la Saggezza ed il Discernimento per distinguere la Verità ed il Falso, il Bene ed il Male, infine scoprirà la vera fonte da cui gli sopraggiungono i pensieri che sente sorgere in lui, dal momento che sapendo di essere decaduto non ha più pensieri da Lui [Cristo] ma che essi sono tutti suggeriti o dal suo intelletto buono o da quello cattivo.

Deve dunque prestare attenzione, prima di dare il consenso della sua volontà ai pensieri che gli sono suggeriti, per conoscere da quale parte gli provengono, per agire in seguito secondo le sue luci. 

Con lo studio della colonna del nord, che indica la parte da cui gli vengono gli aiuti superiori, acquisirà la forza ed il coraggio necessari per adottare e attuare alleanza con il bene, respingere il falso, contrastarlo e separarsene. Poiché non è sufficiente saper distinguere, occorre che, in seguito, la sua volontà agisca e fissi la sua scelta. Lo farà bene se richiede con forza e perseveranza gli aiuti degli agenti superiori emanati dal Creatore per sostenerlo nei suoi combattimenti e che gli sono indicati da questa colonna del nord.

 

Infine, poiché è l'orgoglio che lo ha fatto decadere, sarà dunque con l'umiltà, l'offerta e la fiducia che potrà essere restituito al suo principio ed acquisterà le sue Virtù con l'aiuto della colonna d'Oriente. Vi troverà la perpendicolare che l’unisce con la Creazione stessa da cui è emanato. Si conserverà con ciò in saggezza ed intelligenza, in forza e coraggio, per compiere la sua opera temporale e spirituale. 

 

L'uomo non può riflettere sulla natura del suo essere e delle sue facoltà senza scoprire un residuo della sua dimensione originale. Il pensiero di cui è suscettibile, tramite il quale si trasporta in spirito in tutta la Creazione universale, la parola che gli è data, tramite la quale manifesta ed opera la sua volontà in tutto ciò che lo circonda, ed infine tutte le facoltà intellettuali che sono in lui, che lo rendono unico tra tutte le classi degli altri animali, la sua stessa posizione eretta quando cammina, di solito senza eccezione, su due piedi e a faccia alta, che forma una linea perpendicolare, immagine della corrispondenza spirituale con il Creatore, tutto ciò gli prova la nobiltà della sua origine, la dimensione e la sublimità del suo essere di cui non ha perduto interamente la memoria. Percepisce che è in privazione ed è sepolto nelle oscurità più spesse, ma proprio questa sensazione, gli comunica che non è fatto per restarvi, che la sua natura corporale gli è contraria e straniera che è fatto per uscirne ed usufruire dei suoi antichi diritti, se sa riacquistarli. Suscita avversione pensare che il Creatore infinitamente giusto, buono e misericordioso, abbia dato o lasciato all'uomo, se questi deve ritornare al nulla, soltanto questa sensazione intima della sua superiorità, la conoscenza di sé stesso, e non usufruire mai, con la sua natura, dei vantaggi che sembrano così visibilmente essere fatti per lui.

Queste parole del Cristo [“distruggerò questo Tempio e lo ricostruirò in tre giorni”] potrebbero riferirsi con altrettanta verità ai principi corporali delle forme, alla loro azione, loro distruzione, alla loro Reintegrazione; tutti questi oggetti, quantunque visti sotto punti di vista diversi, hanno, tuttavia, ciascuno gli stessi rapporti. Infatti, in tutte queste azioni particolari, vi si scopre la stessa legge ternaria che ha tutto prodotto e con la quale tutto finirà. 

Lo si scorge:

1 - Nel numero delle tre essenze spirituali  da cui tutto è derivato, Zolfo, Sale e Mercurio.

2  - Nell'unione di queste tre essenze spirituali prese insieme (1), in quella dei tre elementi provenienti dalle tre essenze (2), ed infine nell'unione dei tre principi corporali che costituiscono ogni forma materiale, provenienti a loro volta dai tre elementi (3), numero ternario di forma del senario di creazione materiale corporale.

La stessa legge ternaria che ha cooperato alla formazione ed al mantenimento degli esseri corporali di vita passiva, opererà la loro distruzione e la loro Reintegrazione [frase sbarrata]. Questa legge ternaria che ha operato la creazione delle forme è la medesima per il mantenimento di queste stesse forme durante la durata che è loro prescritta; opera con la stessa precisione in tutti gli esseri corporali di vita passiva. La si trova contando le stesse essenze spirituali (1), lo strumento di vita passiva corporale (2), e gli spiriti dell'asse che hanno prodotto le essenze e lo strumento (3), altro rapporto della legge ternaria di supporto delle forme. 

 

In occasione della creazione universale, nel contenuto caotico erano contenute le tre essenze spirituali prodotte secondo la volontà del Creatore dagli spiriti dell'asse che aveva emanato per questo scopo; essi vi avevano inserito, autonomamente, anche un strumento destinato a legare le essenze tra di esse; queste essenze erano, in aspetto le une con le altre, in uno stato di indifferenza fino a quando non ebbero ricevuto il principio di vita passiva corporale e di movimento o di reazione che fu loro comunicato dalla discesa dello Spirito maggiore nel contenuto caotico; è questo strumento generale maggiore, principio di vita passiva corporale, che mette in moto e reagisce sugli strumenti particolari degli esseri corporali, che vi conserva, con questa reazione continua, la vita e la durata.

 

Dunque in tutti gli esseri corporali materiali, ciascuna delle piccole parti che lo compongono è legata da un strumento particolare (1); questo strumento particolare è tenuto e reazionato incessantemente dallo strumento generale maggiore, principio di vita passiva corporale, il quale, a sua volta, agisce nella forma o nel corpo soltanto per il tempo che vi è trattenuto e mantenuto dall'essere spirituale maggiore che ha presieduto alla formazione dell'universo e dei corpi che vi sono contenuti, in modo tale che non appena questo essere spirituale maggiore sospende e ritira verso di se la facoltà agente dello strumento maggiore, che trattiene la vita passiva corporale degli esseri di materia, l'azione o la vita dell’essere corporale cessa. Lo strumento particolare di ciascuna delle parti che costituisce la forma, non essendo più attivato dallo strumento maggiore, tende a liberarsi del suo involucro ovvero dalle essenze che tiene in collegamento. Appena ne è separato, le essenze, prive di qualsiasi legame, si disuniscono e cadono in dissoluzione. 

 

Così la stessa legge ternaria di creazione che ha operato la formazione, fissa la durata delle forme, opera la loro distruzione e la Reintegrazione delle parti costituenti:

  • la facoltà di vita e d'azione dello strumento principio di vita corporale, sospesa e ritirata dall'essere spirituale maggiore (1),

  • lo strumento particolare di ogni parte corporale, liberato del suo involucro si reintegra negli spiriti dell'asse che lo hanno prodotto (2)

  • e le essenze così liberate dal loro strumento particolare, disgregate e decomposte da quest'abbandono, si reintegrano a loro volta in questi stessi spiriti dell'asse che li hanno anche prodotti (3). 

 

In questo modo, si trova anche un altro ternario spirituale.

  • Gli spiriti dell'asse che hanno prodotto le essenze e gli strumenti particolari (1),

  • l’Essere spirituale maggiore che ha presieduto alla creazione e vi ha dato l'azione, la vita ed il movimento (2),

  • e l’essere eterno Divino creatore di tutto ciò che è emanato (3).

 

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