Seguito dell’Istruzione del 24 gennaio 1774

© Federico Pignatelli

  Il tuo browser non supporta il tag embed per questo motivo non senti alcuna musica

Questo spargimento di sangue è stato infine operato dal Cristo a Gerusalemme. Questo Essere Divino, vedendo la sua creazione attaccata dagli spiriti perversi, e che i trionfi sui minori aumentavano ogni giorno, venne esso stesso, nella persona della sua Volontà, a difenderla ed operare su loro questa molestatione per la quale l'uomo era stato creato, li privò delle loro (prede?), li isolò in una più grande privazione e abbreviò i lavori difficoltosi che i minori reintegrati ma non riconciliati dovevano ancora eseguire.

 

Sorse nel seno di una donna vergine come il comune degli uomini. Vi venne rivestito di tutte le sue virtù e potenze ma vi fu concepito senza alcuna operazione fisica materiale, cosa che fa una differenza immensa con la concezione di Abele operata da Adamo secondo la legge fisica di natura. 

Un corpo così formato doveva subire soltanto una brevissima Reintegrazione, così fu molto rapida dal momento che, seppellito con il suo corpo materiale risuscitò il terzo giorno con un corpo glorioso e incorruttibile. Aveva tutto l'aspetto della materia, poiché bevve e mangiò dopo la sua resurrezione con i suoi discepoli e si rese evidente al contatto di uno di loro. Ma era immateriale e di una natura ben diversa dal primo, poiché si trasportava rapidamente, quasi nello stesso tempo, in luoghi diversi e distanti; appariva in mezzo ai suoi discepoli in appartamenti ben chiusi e ne spariva improvvisamente. Vera immagine della natura del primo corpo dell'uomo nel suo primo stato di gloria e d'innocenza, è risorto con un corpo sensibile e materiale, simile a quello di cui l’uomo fu rivestito dopo il suo crimine, per purificare gli uomini minori dal sudiciume che contraggono con questo corpo materiale, opposto alla loro natura, e progredire di più la loro Reintegrazione corporale e riconciliazione spirituale. È risuscitato con lo stesso corpo, poiché dopo la sua resurrezione portava su di sé gli stessi segni del supplizio che aveva appena subito; ma questo corpo aveva cambiato natura ed era divenuto incorruttibile. Le essenze o principi corporali si erano reintegrati e ne non restavano, agli occhi dei suoi discepoli, che gli aspetti esterni. Rimase tre giorni nella tomba e l'Ordine ci insegna che durante questi tre giorni operò in Spirito i tre punti fondamentali del suo avvento.

 

Il primo giorno scese agli inferni, vale a dire penetrò negli abissi della terra, per liberarvi i minori che vi gemevano nella schiavitù del principe dei demoni. È dove esercitò la sua doppia potenza agendo su essi in loro favore e molestando e ristringendo maggiormente in privazioni il principe demoniaco e tutti i suoi agenti; iniziò la sua opera in questo luogo perché i minori che vi si trovavano erano nella più grande oppressione.

 

Indice della Sezione Willermoz