PROLUNGAMENTO DELLA SOSTA

La scelta di un percorso deve essere un atto di convinzione interiore.

 

L'esploratore deve comprendere che l'esteriorità, o Manifestazione che dir si voglia, non rappresenta la vera origine dei Significati, ma al contrario è il luogo dove essi si trasformano da Potenza ad Atto. Nella sfera esistenziale, sono i Significati a generare gli eventi. Non è vero il contrario, malgrado possa spesso apparire incontrovertibile che sia l'Evento a generare in noi il Significato.

Quando sembra che gli eventi siano determinanti, si tratta in genere di non significati. Sono proprio i non significati a tenerci lontani dalla vera meta delle esplorazioni esistenziali e ad invitarci su percorsi che riconducono il nostro cammino al punto di partenza o in deserti senza ritorno.

Perciò, può risultare assai utile ricercare ed individuare negli eventi i non significati e rimuoverli radicalmente, visto che la loro presenza rende precaria la presenza del nostro talento, mortificandone quindi coltivazione e applicazioni. Però, in tal caso, più che di esplorazione in tale operazione si deve parlare di ricerca. Il superfluo, di cui si è parlato, viene eliminato dalla raggiunta coscienza di quanto non significato è in esso contenuto.

La vera esplorazione, invece, consiste nel visita interiora terrae, dove il superfluo viene eliminato per dissoluzione, che è un'operazione più di Significati che non di coscienza.

Perciò, a partire da questa pagina il percorso si sdoppia. La via esteriore verrà trattata separatamente da quella interiore perché gli argomenti delle pagine non coincidono più, non potendoli affrontare con le medesime metodologie.

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