"Mia Yrmana"

Cantigas de Santa Maria secolo XIII

Lode, onore e gloria vi siano resi sempre, o Signore Dio onnipotente, col vostro caro figlio, il nostro salvatore Gesù Cristo, vero e solo Dio, uomo perfetto, ed il Santo Spirito consolatore, Trinità santa, unico Dio, vi rendo grazie perché, avendo avuto la conoscenza delle cose passeggere di questo mondo, nostro nemico, me ne avete sottratto con la vostra grande misericordia, affinché non fossi pervertito dalle sue voluttà ingannevoli. E, poiché ne ho visti molti applicarsi a quest’ Arte senza seguire la diritta strada, vi supplico, o mio Signore e mio Dio, vi sia gradito che io possa allontanare dall’errore i miei cari e i beneamati, con la scienza che mi avete donato; affinché, avendo conosciuto la verità, possano lodare il vostro santo Nome che è benedetto eternamente.

Io dunque Ortolano, che significa giardiniere, chiamato così a causa dei giardini marittimi, indegno di essere chiamato discepolo di Filosofia, essendo commosso dall’amicizia che porto a miei cari, ho voluto mettere per iscritto la dichiarazione e spiegazione certa delle parole di Ermete, padre dei Filosofi, sebbene siano oscure; e dichiarare sinceramente tutta la pratica della vera Opera.
E certo non serve a niente ai filosofi di voler nascondere la scienza nei loro scritti, quando opera la dottrina dello Spirito Santo.

 

 
L’arte alchemica è vera e certa

Il filosofo dice: È vero, che l’arte dell’alchimia c’è stata data. Senza menzogna, dice ciò per convincere quelli che dicono che la scienza è menzognera, ovvero falsa. Certo, cioè sperimentato, perché tutto ciò che è sperimentato è certo. E verissimo, perché il verissimo Sole è generato dall’arte. Dice vero al superlativo, perché il Sole creato da quest’arte, supera ogni Sole naturale in tutte le proprietà, tanto medicinali che altre.

 


La pietra deve essere divisa in due parti.

Poi affronta l’operazione della pietra dicendo: Ciò che è in basso è come ciò che è in alto. Dice ciò perché la pietra è divisa in due parti principali dal magistero: nella parte superiore che sale in alto, e nella parte inferiore che rimane in basso fissa e distinta. E tuttavia queste due parti si accordano in virtù. Per questo dice: E ciò che è in alto è come ciò che è in basso. Certamente questa divisione è necessaria: per fare i miracoli di una cosa sola cioè della pietra; perché la parte inferiore è la Terra che è la nutrice ed il fermento; e la parte superiore è l’Anima che vivifica tutta la pietra, e la risuscita. Questo è il motivo per cui, quando viene fatta la separazione e la congiunzione, molti miracoli si potranno produrre nell’opera segreta della natura. 

 


La pietra ha in se i quattro elementi.

 E come tutte le cose sono state e sono venute da uno per la meditazione di uno. Qui da un esempio dicendo: come tutte le cose sono state e sono uscite da una, cioè da un globo confuso, o da una massa confusa, con la meditazione, cioè con il pensiero e creazione di Uno, cioè di Dio onnipotente. Così tutte le cose sono nate. Cioè sono uscite da questa cosa unica, ovvero da una massa confusa, per adattamento; cioè per il solo comando e miracolo di Dio. Così la nostra pietra è nata ed è uscita da una massa confusa, contenendo in sé tutti gli elementi che sono stati creati da Dio, ed il suo miracolo ha estratto e fatto nascere la nostra pietra.[i] 

 


La pietra ha un padre e una madre, che sono il Sole e la Luna.

 Sappiamo che un animale genera naturalmente parecchi altri animali simili a lui, così il sole genera artificialmente il sole con la virtù della moltiplicazione della pietra. Infatti Ermete continua dicendo: Il Sole ne è il padre, cioè l’Oro dei filosofi. E poiché in ogni generazione naturale ci deve essere un luogo adatto a ricevere il seme, con qualche conformità di somiglianza; così occorre che in questa generazione artificiale della pietra, il Sole abbia una materia che sia una sorta di matrice adatta a ricevere il suo sperma e la sua tintura. E questa matrice è l’Argento dei filosofi. Ecco perché continua con: e la Luna ne è la madre

 


La congiunzione delle parti è la concezione e la generazione della pietra.

Quando questi due si accettano l’un l’altro nella congiunzione della pietra, la pietra si genera nel ventre del Vento, come dice dopo: Il Vento l’ha portato nel suo ventre. Si sa che il vento è aria, e l’aria è vita, e la vita è l’anima che, come ho detto già sopra, vivifica tutta la pietra. Così occorre che il vento porti tutta la pietra, e la riporti[ii], e che generi il magistero. Per far questo serve che la pietra riceva alimento dalla sua nutrice, cioè dalla terra. Perciò il filosofo dice: La Terra è la sua nutrice. Come il bambino se non riceve l’alimento dalla sua nutrice non può crescere, così la nostra pietra non crescerebbe mai senza la fermentazione della terra; ed il fermento è chiamato alimento. Così da un padre in congiunzione con la madre si genera La cosa, cioè figli che somigliano ai padri; ma, se non hanno una lunga decozione, diverranno simili alla madre, e manterranno il peso del padre. 

  


La pietra è perfetta se l’anima è fissata nel corpo.

Ermete continua dicendo: il padre di tutto il telesma del mondo è qui, cioè nell’opera della pietra c’è una via finale. E notate che il filosofo chiama l’operazione il padre di tutto il telesma, ovvero di tutto il segreto o tesoro, di tutti[iii], cioè di ogni pietra che si può trovare in questo mondo. È qui. Come se dicesse: “Ecco te lo mostro”. Poi il filosofo dice: “Vuoi che ti insegni quando la forza della pietra è finita e perfetta? Questo avviene quando sarà convertita e cambiata nella sua terra”. E per questo egli dice: la sua forza e potenza è intera, cioè perfetta e completa, se è convertita e cambiata in terra. Cioè se l’anima della pietra (prima ho detto che l’anima è chiamata vento, ed aria, ed è tutta la vita e la forza della pietra) è convertita in terra, ossia della pietra, e si fissi in modo tale che tutta la sostanza della pietra sia così ben unita con la sua nutrice (che è la terra), che tutta la pietra sia trovata e convertita in fermento. E, come quando si fa del pane, un po’ di lievito nutre e fermenta una grande quantità di pasta, ed in questo modo cambia tutta la sostanza della pasta in fermento: così vuole il filosofo che la nostra pietra sia talmente fermentata da servire da fermento per la sua propria moltiplicazione. 

 


La purificazione della pietra.

Poi insegna come la pietra si debba moltiplicare; ma prima parla della sua purificazione e della separazione delle parti, dicendo: Tu separerai la Terra dal Fuoco, il sottile dello spesso, dolcemente con grande industria. Dolcemente, cioè poco a poco, non con violenza, ma con spirito ed industria, ossia con sterco o letame filosofale[iv]. Tu separerai, cioè scioglierai; perché lo scioglimento è la separazione delle parti. La terra dal fuoco, il sottile dallo spesso, cioè la feccia e l’immondizia dal fuoco, e dall’aria, e dall’acqua, e da tutta la sostanza della pietra, in modo che rimanga completamente senza lordure.

 


La parte non fissa della pietra deve separare la parte fissa ed elevarla.

La pietra, così preparata, si può anche moltiplicare. Il filosofo parla dunque della moltiplicazione, e della facile liquefazione o fusione della pietra con la virtù che ha di entrare e penetrare nei corpi duri e morbidi, dicendo: sale dalla Terra al Cielo, e subito ridiscende in Terra. Qui occorre ben notare che, sebbene la nostra pietra nella sua prima operazione si divida in quattro parti che sono i quattro Elementi, tuttavia (così come è stato detto prima) ci sono due parti principali in lei; una che sale in alto che è chiamata non fissa, o volatile; e l’altra che rimane in basso fissa che è chiamata terra o fermento, come è stato detto. Ma bisogna avere grande quantità della parte non fissa, e darla alla Pietra quando è molto pulita e senza nerezze, ed occorre dargliela tante volte con il magistero finché tutta la pietra, con la virtù dello spirito, sia portata in alto, sublimandola e rendendola sottile. Ed è ciò che dice il filosofo: sale dalla terra al cielo.

 


La pietra volatile deve essere di nuovo fissata.

Dopo tutto ciò, occorre incerare questa stessa pietra (così esaltata ed elevata, o sublimata) con l’olio che è stato tratto da lei nella prima operazione, chiamato l’acqua della pietra. Ed occorre tornare a sublimarla spesso, finché con la virtù della fermentazione della terra (con la pietra elevata o sublimata) tutta la pietra per reiterazione scenda dal cielo in terra, rimanendo fissa e fluida. Ed è ciò che dice il filosofo: e nuovamente ridiscende in terra. E così, essa riceve la forza delle cose superiori, sublimando; e delle inferiori, scendendo; cioè ciò che è corporale diventerà spirituale nella sublimazione, e lo spirituale diventerà corporale nella ridiscesa, allorché la materia scende. 

 


Utilità dell’Arte ed efficacia della pietra.

 Tu avrai con questo mezzo tutta la gloria del mondo. Cioè, con questa pietra così composta, possiederai la gloria di tutto il mondo. E perciò ogni oscurità fuggirà da te; cioè ogni povertà e malattia. Questa è la forza forte di ogni forza. Perché non c’è nessuna delle altre forze di questo mondo paragonabile con la forza di questa pietra: Perché vincerà ogni cosa sottile, e penetrerà ogni cosa solida. Vincerà, cioè vincendo e sormontando, congelerà il mercurio vivo, che è sottile e molle; e penetrerà gli altri metalli che sono dei corpi duri, solidi e stabili.

 


Il magistero imita la creazione dell’universo.

Il filosofo dà poi un esempio della composizione della sua pietra, dicendo: così il mondo è stato creato; ovvero la nostra pietra è fatta nello stesso modo in cui è stato creato il mondo. Perché le prime cose di tutto il mondo, e tutto ciò che è stato al mondo, è stato da principio una massa confusa, ed un caos senza ordine, come è stato detto sopra. E dopo, con l’artificio del sovrano Creatore, questa massa confusa, essendo stata mirabilmente separata e rettificata, è stata divisa in quattro elementi: ed a causa di questa separazione, si sono ottenute diverse e differenti cose. Allo stesso modo si possono fare diverse cose con la produzione e disposizione della nostra opera, e questo con la separazione dei diversi elementi di diversi corpi. Da ciò saranno ed usciranno degli ammirevoli adattamenti. Cioè se dividi gli elementi, si avranno degli ammirevoli ingredienti adatti alla nostra opera di composizione della nostra pietra, con la congiunzione degli elementi rettificati. Il cui, cioè delle cui cose ammirevoli adatte a ciò,  mezzo, per procedere, è qui. 

 


Dichiarazione enigmatica della materia della pietra.

E’ per questo motivo che sono stato chiamato Ermete Trismegisto, cioè Mercurio tre volte grande. Dopo che il filosofo ha insegnato la composizione della pietra, mostra qui velatamente di cosa sia fatta la nostra pietra, nominando sé stesso: anzitutto affinché i suoi discepoli che perverranno a questa scienza si ricordino sempre del suo nome. Ma nondimeno egli accenna a come è composta la pietra, dicendo poi: Possedendo le tre parti della filosofia di tutto il mondo, perché tutto ciò che è al mondo, avendo materia e forma, è composto dai quattro Elementi. Ora, sebbene nel mondo ci sia un’infinità di cose che lo compongono e che ne sono le parti, il filosofo le divide e le riduce tutte tuttavia a tre parti: la parte minerale, la vegetale, e quella animale. Da tutte queste, insieme o separatamente, egli ha tratto la vera scienza per l’operazione del Sole, o composizione della Pietra. Ed è per questo che dice: avendo le tre parti della filosofia di tutto il mondo, perché queste sono tutte e tre contenute solo nella Pietra; ossia nel Mercurio dei Filosofi.

 


Perché la pietra è chiamata perfetta.

 Questa pietra è chiamata perfetta, perché ha in sé la natura delle cose minerali, vegetali ed animali. Questo è il motivo per cui è chiamata triplice, oppure tri-una; cioè triplice ed unica, avendo quattro nature, cioè i quattro elementi, e tre colori: il nero, il bianco ed il rosso. È chiamata anche il chicco di frumento che se non muore rimarrà solo; e se muore (come è stato detto sopra, quando si congiunge nella congiunzione) porta molti frutti, ossia quando le operazioni di cui abbiamo parlato sono completate. O amico lettore, se tu conosci l’operazione della pietra, ti ho detto la verità; e se non la conosci, non ti ho detto niente. Ciò che ho detto dell’operazione del Sole è compiuto e completo. Ovvero ciò che è stato detto dell’operazione della pietra dai tre colori e dalle quattro nature, che sono una cosa unica, ossia il solo Mercurio Filosofale, è concluso e finito. 

 

FINE

 

 

 

1. Il processo alchemico ricalca quello della creazione, infatti nella Genesi è scritto (Gen 1:2): “La terra era informe e deserta e le tenebre ricoprivano l’abisso e lo Spirito di Dio aleggiava sulle acque”. Nel caso del magistero la massa confusa a cui fa cenno l’Ortolano è l’anima dell’uomo volgare, nella sua condizione di naturale caoticità ed impurità.

2. Riporti giù in Terra.

3. Tout le monde in francese significa tutti.L’Ortolano vuol dire che ognuno di noi ha una sua propria Pietra.

4. È un metodo di cottura: si separa il puro dall’impuro di una sostanza, posta all’interno di un recipiente, ricoprendolo con letame caldo di cavallo. Fuor di metafora significa che il fuoco utilizzato deve essere dolce, avvolgente, non violento




 

Indice

La Tavola di Smeraldo Introduzione Commento Pro Circulis di Hahajah Ermete e la sua Tavola

Commento Pro Schola di L. Iesboama Commento dell'Ortolano (1672)