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© Montesion per Testo e Immagini

 

ATTENTI AL DIAVOLO!


Avreste creduto mai, carissimi Fratelli e gentili Ospiti, che in pieno 2009, nel secolo dei progressi della scienza, della filosofia in azione, si potesse parlare ancora del Diavolo e delle sue corna come ne parlavano le nostre bisnonne?
Creduto o no che l'abbiate, eccoci tuttavia a parlarvene, oggi. Chi di voi non ha notato il chiasso che si vien facendo, da un certo numero d'anni a questa parte, a proposito di quel vecchio Satana che tutti credevamo ormai dimenticato senza scampo, ad onta della riabilitazione fattane dal Proudhon e dalla Chiesa, assai di recente?
Magnetismo, tavolini a tre gambe, ipnotismo, spiritismo, quali che siano le manifestazioni, fatto sta che, crescendo l'effetto, il chiasso e salito al punto che gli scienziati, addirittura gli scienziati, si son creduti in obbligo di pronunziarsi, allo scopo di rassicurarci contro l'invasione del soprannaturale, e di affermarci, per esempio, che ciò che e stato detto a proposito dei tavolini a tre gambe era esistito solo nella fantasia degli operatori.
Chiunque ne abbia fatti girare e parlare è convinto di ciò. Ma quel che non e meno sorprendente della miopia scientifica in tale materia, è di vedere spuntar di botto scrittori abbastanza audaci da stabilire, con prove storiche in mano, che questa faccenda del diavolo non può essere risolta in modo diverso da quello usato in pieno medioevo!... Risalendo alle fonti, essi dimostrano che i fatti di possessione, quando siano esposti da chi nega Satana, risultano sempre interrotti. E così si rimane stupefatti, leggendoli, nel trovare un nuovo mondo là dove si credeva che l'ultima parola fosse stata detta da un pezzo.
Ora, siccome nessuno ha il diritto di falsificare la storia per interpretarla come gli garba, si deve concludere, con il Leriche, nel suo saggio su La Possessione di Loudun, che Satana è il vero artefice delle tribolazioni sofferte da quelle Orsoline; e con il Blanc, nel suo lavoro su L'Ispirazione dei Camisards, che il diavolo in persona incitava i rivoltosi delle Cevenne, i quali tanto filo dettero da torcere a Luigi XIV.
Se poi affrontiamo, con il De Mousseaux, la questione della Magia nel ventunesimo secolo, sarà tutt'altro affare! Angeli perfidi, spettri, vampiri, veggenti e così via, è il diavolo, sempre il diavolo con un abito di ricambio, e questo è tutto. Voi riderete, forse, e alzerete le spalle. Benissimo: ma leggete la storia così completata, e dopo stabilite se v'è posto per l'esitazione.

Noi non pretendiamo di fare qui un corso di soprannaturalismo, ma vi diciamo semplicemente: State in guardia, eccovi già messi sull'avviso da quei signori, che il maligno si insinua dappertutto. Voi gli camminate gomito a gomito nella via, salite in auto con lui, rischiate di respirarlo nell'aria, forse… d'inghiottirlo addirittura, come toccò a quella religiosa che fu invasata per aver mangiato una semplice foglia di lattuga sulla quale, sembra, Astarotte stava a sedere.
È vero che costei s'era dimenticata di dire il suo benedicite prima di mangiare la malaugurata lattuga.
Noi ci limitiamo umilmente a suonare il campanello d'allarme, e, nell'attesa che la ragione ci doni alfine la luce, a dare addosso al ciuco vi diciamo…. Attenti al diavolo!

È noto, il reame dell’Inferno annovera alcuni Principi, alcuni Duchi e una lunga teoria di grandi Signori classificati a seconda dei loro meriti (sic!) e di cui si compone la tremenda gerarchia della corte tenebrosa. Sembrerebbe saggio conoscerli per difendersi, ed ecco allora che abbiamo pensato di presentarveli attingendo dal Dizionario Infernale di Collin de Plancy, dove è riportata una grande copia di interessanti particolari su questi temibili personaggi, insieme con i loro orrendi aspetti. A ciascuno ciò che gli spetta. Le immagini che seguono, riversate direttamente dagli originali, sono opera di Louis Breton incise appositamente per il Collin.

Indice

Il Diavolo: Sua esistenza Attenti al Diavolo! Le sue Sembianze