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State ascoltando "Noi solo dei segreti dei Massoni"

 

La stessa canzone, con il titolo "Eccellenza dell'Ordine", figura alla Lyra Massonica, con le stesse parole e pressappoco la stessa musica, soltanto alcune leggeri differenze nel ritornello.
Si noterà anche la stretta parentela (il ritornello è identico) con la "Canzone dei Sorveglianti" della prima raccolta di Naudot e quella delle Costituzioni di Anderson nella loro edizione francese di La Tierce
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Noi solo dei segreti dei Massoni

 

Della nostra Arte cantiamo l'eccellenza
I suoi segreti fanno la nostra felicità.
Della nostra Arte cantiamo l'eccellenza,
Esaltiamo la sua magnificenza,
Che dei Re mostra la grandezza.

Noi solo dei segreti dei massoni
Possediamo l'intera eredità:
Su noi il sole senza nuvola
Sparge la luce dei suoi raggi:
Se tutti i massoni della terra,
Fanno soltanto un corpo di edifici,
Noi siamo la pietra angolare,
Su cui poggiano le fondamenta.

Dell'arte il grande Re Salomone, 
Ci ha fatto suoi depositari;
Ma mascheriamo i nostri Misteri 
Ad ogni freddo & cattivo massone.
Per compagni dei nostri lavori , 
Noi riconosciamo sempre 
Mortali discreti e saggi, 
Gli Amici costanti & perfetti.

Ben lontano da esercitare i nostri talenti, 
Come dei laché mercenari, 
Insegniamo ad ogni buon fratello, 
I mezzi per vivere contento.
E quando tutti a questa scienza, 
All'invidia noi ci applichiamo, 
Il piacere è la ricompensa 
Delle virtù che pratichiamo.

Invano ci si vuole schiacciare, 
Invano l'invidia & l'imposture, 
Contro noi armano lo spergiuro. 
Niente saprà scrollarci. 
Il Cielo con la sua bontà suprema, 
Ci garantirà dei loro colpi; .
E le porte dell'inferno stesse 
Non prevarranno contro noi.

Autore della terra e dei cieli, 
Padrone assoluto della Natura, 
Dei tuoi doni l'architettura, 
Fu sempre la più preziosa;
Di Re si è visto i più saggi, 
Unire lo scettro & il martello;
E per renderti un degno omaggio, 
Prendere la squadra e scalpello.

Di una sorte così dolce, così gloriosa, 
Che ogni fratello si applaudisca, 
E che la loggia risuoni, 
Dei nostri accordi melodiosi.
Armiamoci tutti qui di un bicchiere, 
E che questo gentile liquore, 
Colando nel seno del mistero, 
Sia il sigillo della nostra felicità.