Grazie, carissimo Sergio per i complimenti che hai voluto inviarci, fanno sempre piacere ma soprattutto mitigano le "fatiche".

Venendo a quanto esponi, penso che il tuo dubbio maturi su di un errore di natura completamente concettuale, commesso dai due Fratelli, e risieda nel volere attribuire all'Ordine massonico (qualsiasi Obbedienza) i compiti e le responsabilità che sono solo ed esclusivamente propri di ogni singolo massone.

Vediamo...

La prima azione simbolica che compie il neofita è di scendere, privo di metalli, nelle viscere della terra.
Con questo rito egli cancella dal proprio «corpo» non le imperfezioni, bensì i condizionamenti del mondo profano.
Solo a questa condizione egli potrà poi chiedere la «luce» ed iniziare a sgrossare, squadrare e levigare con gli strumenti dell'Arte la propria pietra grezza.
Cancellare dal «corpo» i condizionamenti del mondo profano non é, né può essere un rinnegare quel mondo, ma creare le condizioni ottimali affinché l'azione che sulla propria pietra grezza eserciteranno gli strumenti di lavoro risulti la più efficace possibile e l'opera di squadratura e di levigazione avvenga senza dolorosi intralci.

Ora, la Massoneria quale Ordine iniziatico si differenzia da ogni altra umana organizzazione, civile o confessionale, perché non pretende di essere sintesi e «duce» dei propri adepti. Essa é fondata su autentici principi universali, dei quali la «libertà» costituisce la base e la forza motrice.

Perciò mi pare costituisca errore di sostanza, da richiedere una attenta e profonda riflessione critica, il volere vedere nei Fratelli sparsi in tutto il mondo una schiera più o meno grande di probi miliziani, organizzati in una istituzione che li rappresenta e che di essi dispone (sia pure con metodologie democratiche) anche oltre le normali esigenze della propria interna organizzazione; o addirittura, il volere auspicare che tale istituzione abbia a porsi in alternativa alle molte altre organizzazioni profane sia pure per il nobile scopo «del bene e del progresso dell'Umanità».
Credo, invece, che il fine e la ragione della istituzione massonica, siano quelli di costituire una occasione «magica» perché l'uomo che aspira alla «luce» possa, lavorando sul suo corpo nudo, avvicinarsi sempre più alla «Verità».

A mio parere, quindi, il problema non sta nell'auspicare che le organizzazioni profane mutuino dall'Ordine massonico principi di vita e metodologie politiche. Il problema é e rimane quello di sempre: salvare la Massoneria da nobili tentazioni fuorvianti; difendere la Sua secolare caratterizzazione di ordine iniziatico; tenerla fuori e al di sopra delle passioni civili, affinché nessuno mai possa dire - a ragione o a torto - che nei Suoi Templi si trama contro l'ordine costituito o si prefigurano modelli di società perfette, giacché mai questi fini furono i suoi e mai potranno esserlo.

La meta ideale del bene e del progresso dell'Umanità, la conquista della libertà, dell'uguaglianza e della fratellanza per tutti gli uomini della Terra sono impegni che riguardano gli uomini di buona volontà e, tra questi, i Massoni. Essi, nella misura in cui avranno saputo utilizzare gli strumenti dell'Arte reale, saranno presenti agli appuntamenti con la Storia e saranno dalla parte dei giusti. Se agiranno da eroi, il loro gesto onorerà ed arricchirà l'Umanità, non soltanto l'Ordine massonico.

Il WebMaestro

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