"La Gamba"

Anonimo francese secolo XIII

 

 

 

 
 

Carlo P. di Roma ci scrive una lunga e-mail. Carissimi Fratelli, mi rivolgo a Voi, che splendida Opera Architettonica avete innalzato nel Web, per chiedere un Vostro parere. Appartenendo io ad altra Obbedienza non dovrebbe esserci impedimento ad una risposta franca e sincera.
Ho dei contrasti, personali, con due Fratelli della mia Loggia…

 


 

Carissimo Carlo, ho preferito non inserire interamente il tuo scritto, sufficiente sapere che esistono contrasti personali.
Alla tua richiesta di un parere ti rispondo con una breve traduzione di Giorgio Marzolini di uno scritto apparso su "Humanitât" n. 4, maggio 1993. pag. 2 dal titolo “Sono sempre gli altri”.

Che vengano di destra o di sinistra, che siano abbienti o poveri, forti o deboli, di età matura oppure che sian giovani: se in qualche occasione si abbia un errore, un cedimento, un disagio ovvero un danno rilevante, subito è sull'altro che si punta il dito. Perché la colpa è sempre dell'altro.
Questo modo di fare proviene da quella impostazione in-sita nell'uomo, secondo cui è sentita la necessità di liberarsi dalla colpa, presupponendo che addossandola a un altro ci se ne sia liberati e ci si senta senza macchia.
É un errore. É completamente sbagliato. Chi attribuisce a un altro la colpa, non è che la tolga di mezzo: provoca, invece, soltanto litigi e contrasti inutili.

Che cosa è quel che si chiede per primo al Libero Muratore? "Conosci te stesso". Vale a dire, cerca sempre dapprima presso di te, dove potrebbe trovarsi la colpa o almeno una parte della colpa. Quel che si chiede non è di lavorare alla pietra grezza del prossimo, del Fratello, ma solamente sulla propria, che purtroppo è così spesso una pietra molto grezza e informe.

Se il Libero Muratore vuole - e sia pur anche in parte estremamente esigua - migliorare appena un poco il mondo, quando ricerca errori e difetti, incominci da se stesso.

Così è propiziato uno straordinario effetto: si vien colti dalla singolare sensazione, perfino rallegrante, di sentirsi liberi. Colpa riconosciuta è colpa vinta. Non uniformiamoci alle maniere dei politici che, a quanto sembra, mirano a umiliare l'avversario non appena possono.

La Libera Muratoria è un modo di vivere che scaturisce dalla Fratellanza, sicché ciascun Fratello, volgendosi a questo fine, cercherà la colpa incominciando da sé.
Così si apre la via all'amicizia.


Sono certo che la tua intelligenza massonica comprenderà e tu saprai farne buon uso. Grazie per le parole di apprezzamento.

Il WebMaestro

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