Diverse note per l’Istruzione di… [titolo incompleto]

© Federico Pignatelli

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Sui numeri divini ed i numeri temporali. Sul numero quaternario dell'uomo e degli spiriti puri. Sui quattro atti di potenza dell'uomo. Sulla differenza tra la prevaricazione dei malvagi e quella dell'uomo. L'uomo ricevette la legge, il precetto ed il comandamento; a lui è ingiunto:

1 - di adorare Dio solo.

2 - di amare il suo prossimo.

3 - di non nominare il nome di Dio invano.

 

Tutto è stato creato, nello spirituale come nel corporale elementare, con il numero, con il peso e con la misura. Punizione del corpo, dell'anima e dello spirito; essa si compie per lo spirito nei tre cerchi universali, ossia nel cerchio minore, intelletto, e spiriti maggiori.

 

L'uomo decaduto, per aver abusato delle sue facoltà, ha perduto ogni comunicazione diretta col Creatore, ma gli è resa indirettamente dallo Spirito maggiore che lo guida intellettualmente. 

Lo Spirito maggiore prova sofferenza quando il suo intelletto è rifiutato dal minore; questo intelletto rifiutato si reintegra nello spirito che l'ha emanato per purificarsi.

 

La forma dell'uomo è ternaria nella sua divisione e nel numero dei suoi principi costitutivi derivati nella materia prima, posta tra il caldo e l’umido; è animata corporalmente dalle tre essenze animali o spiriti vitali, Mercurio, Zolfo e Sale; l'attivo al Mercurio, il vegetativo allo Zolfo, il sensitivo al Sale. 

Le tre essenze animali e i tre principi corporali, solidi, fluidi e l'involucro formano un numero senario che è completato dal minore che lo rende corporalmente e spiritualmente settenario. 

La forma dell'uomo è ancora ternaria con il solido, il fluido e la carne; diviene quinaria con i nervi e le cartilagini, senaria con il midollo, novenaria con le tre essenze animali, infine denaria con l'unione del minore alla forma per rappresentare un solo individuo.

 

Indice della Sezione Willermoz