Ordine delle materie trattate in Assemblea il 14 Luglio 1774

© Federico Pignatelli

  Il tuo browser non supporta il tag embed per questo motivo non senti alcuna musica

[1] L'emanazione dei primi spiriti liberi, la loro prevaricazione, la loro punizione, la creazione dell'universo fisico con peso, numero e misura per contenerli in privazione; immutabilità delle loro facoltà e potere, cambiamento delle leggi di azione, motivi dei loro sforzi per distruggere, quale era la loro destinazione in questo luogo di privazione, quale mezzo il Creatore aveva dato loro per essere reintegrati, l'abuso che ne hanno fatto.

 

Emanazione ed emancipazione del minore in un corpo glorioso ed incorruttibile, l'uomo diviene il maggiore dei maggiori. Qual è la sua natura, ad immagine e somiglianza di Dio. Quale era in questo stato la sua dignità, il suo potere e le sue funzioni nella creazione, secondo quelle che erano le leggi, i precetti e i comandamenti che ricevette. L'abuso che ne fece e la sua prevaricazione. Posto al centro egli vi esercita il suo potere ed è stupito della sua grandezza. L'orgoglio comincia ad impossessarsi di lui, inizia a decadere e diviene suscettibile di ricevere le influenze dell'intelletto demoniaco; il demonio approfitta della sua agitazione, gli appare sotto una forma seducente anche se imperfetta, lo tenta di esercitare l'atto innato del suo potere secondo leggi contrarie a quelle che ha ricevuto.

 

L'uomo trascura gli strumenti per riconoscere il suo nemico. Prima punizione del suo pensiero orgoglioso, egli opera secondo il consiglio demoniaco, ne deriva un frutto di tenebre imperfetto; aggiunge il Creatore alla sua parola ed il lavoro tenebroso è consumato. Il suo nemico trionfante l'abbandona, riconosce subito, ma troppo tardi, la sua confusione ed il suo crimine. È punito, precipitato negli abissi della terra, il suo corpo diventa oscuro e tenebroso, cambia natura, perde il suo potere e le sue conoscenze, determina un gran cambiamento nelle leggi della creazione, diviene sottomesso, con Eva, alle leggi ordinarie della riproduzione materiale. La terra è maledetta a causa sua; essa produrrà soltanto rovi e spine; è condannato a coltivarla. Da maggiore diviene il minore, ed è sottomesso al nemico che prima comandava nella sua qualità di essere spirituale, considerato che lo dominava in base alle leggi della sua emanazione; seppellito nella materia ne diviene il suo schiavo; i suoi sensi si trasformano nei suoi tiranni e strumenti dell'azione continua del suo nemico.

Decaduto dal suo stato e dalle sue conoscenze capisce amaramente la privazione in cui è immerso, accetta le sue afflizioni ma il suo pentimento è imperfetto, l'orgoglio lo domina ancora. Nella confessione del suo errore, presenta il nemico che l'ha sedotto come il primo colpevole. La misericordia divina tempera il rigore della giustizia, lo sostiene e consola nella sua afflizione; gli appresta un autentico ritorno, mostrandogli il frutto del suo crimine. Esso lo riconosce, lo confessa con umiltà, senza riserva e senza scuse; ne comprende tutta l'enormità, ne segna il più vivo pentimento, si sottopone con rassegnazione alla pena meritata, ma la sua Riconciliazione rimane imperfetta, occorreva una vittima più pura alla giustizia del Creatore.

 

Coltiva la terra misteriosa alla quale è unito. I sensi ai quali si è assoggettato lo tiranneggiano. Il suo nemico gli offre ancora il piacere, fonte delle sue pene; l'insensato accecato sull'uso che ne deve fare, vi si consegna eccessivamente, e si prepara, così, un'altra volta a nuovi tormenti. Opera in questo delirio, con la sua compagna, la riproduzione di un maschio e di due femmine; l'intelletto [demoniaco] presiede alla loro realizzazione, e la loro condotta futura ne sarà segnata esponendo una lezione eccezionale alle persone sposate. Cade poi in un avvilimento profondo, in un disgusto estremo per la sua esistenza. Ritorna infine in se stesso. Riconosce tutto il male che si è procurato con gli eccessi ai quali si è abbandonato. Prende la risoluzione ferma e più duratura, di difendersi e di agire al miglioramento secondo la volontà del suo Creatore.

 

Al settimo anno la mette in esecuzione; opera con Eva, senza eccesso né passione, la riproduzione materiale di Abele; un essere giusto viene ad abitare questa forma, è dotato di favori e facoltà potenti, è destinato ad operare la Riconciliazione perfetta di suo padre. Adamo vuole rendere un culto puro al Creatore: si fa assistere dai suoi due figli Caino e Abele; Abele offre il suo corpo in sacrificio. La vittima è accettata. Caino, spinto dallo spirito demoniaco si dedica all'invidia, alla gelosia contro suo fratello Abele e prende la risoluzione con le sue sorelle di assassinarlo. E, presto, in presenza di suo padre e delle sue sorelle lo colpisce mortalmente per tre volte. Il dolore di Adamo di vedere uno dei suoi figli uccisi da un altro suo figlio è inimmaginabile. Vede in questo attentato il frutto e la sanzione del suo crimine. Si sottopone con rassegnazione a tutte quelle che ha meritato, ma è ben presto consolato: il sacrificio di Abele e la sua propria sottomissione al decreto del Creatore opera la sua perfetta Riconciliazione con Lui, ed Abele diviene l'esempio di quanto il Re generatore Divino avrebbe operato nei tempi, in favore del genere umano.



 

[1] La riunione si svolse alla presenza di Bacon de la Chevalerie, membro del “Tribunale Sovrano”, organo amministrativo dell’Ordine dei “Cavalieri Massoni Eletti Choen”. La sua partecipazione a questa Istruzione è dovuta al fatto che egli era venuto a Lione per partecipare alla prima delle diciassette sedute, condotte dal Barone de Weiller di Dresda, per il“ Rito Scozzese Rettificato”,  che vedrà la nascita nel 1778.

 

Indice della Sezione Willermoz