Geber: Notate questo: nessun argento può essere fatto se prima essi non siano tutti dissolti.

In secondo luogo, nessuna soluzione deve essere fatta se non nel proprio ed appropriato sangue, ovvero l’acqua del Mercurio che è chiamata Acqua del Dragone.

In terzo luogo, nessuna Acqua del Dragone deve essere fatta per mezzo di un alambicco, senza alcuna altra cosa aggiunta, e nel farla essa crea un grande fetore.

In quarto luogo, con questo corpo d’acqua può essere dissolto un Amalgama, come anche un corpo, uno spirito e brevemente tutte le cose in generale che sono della sua natura.

In quinto luogo, l’acqua sia pura e pulita, e pertanto non sia fatta se non di un Dragone purgato. E lasciamo che il Dragone sia purgato elevandolo in tre tempi e quindi vivificandolo.

In sesto luogo, il dissolto sia purificato in luogo tiepido e umido, come è nel letame di cavallo. Da ciò si leva la nerezza.

In settimo luogo, esso deve essere coagulato nel Sole asciutto, nell’umore che è Balneo Maria.

In ottavo luogo, il tempo della perfezione dell’Elisir è inferiore ad un anno, e perciò notiamo che è il tempo della crescita dell’uomo nel ventre della mamma.

In nono luogo, il Mercurio non sia ucciso per alcun mezzo, ma con l’odore del corpo, sia perfezionato di rosso in rosso e di bianco in bianco. E il corpo può dare peso, mantenendo il suo stesso peso, vi sono quattro cose con le quali il nostro lavoro è effettuato, che sono Peso, Fuoco, Corpo e Spirito.

Decimo, tutte le cose fatte rivivere non debbono essere rifiutate nell’Arte.

Undicesimo, la cosa sia preparata e posta nel vaso, sarà quindi il lavoro di donna ed un gioco di bambini, poiché il magistero può bene essere portato a termine in un vaso. Similmente, chiunque abbia il vero Mercurio, ha anche l’Elisir, poiché l’Elisir è Mercurio mortificato, o fissato con l’odore del corpo, poiché il Dragone non muore senza i suoi fratello e sorella. Nota similmente che il Mercurio deve essere insieme fatto del corpo, ovvero, fissato sia reso volatile con volatile, con il Mercurio puro. Ed è necessario che vi sia più del volatile che del fissato, da doppio a cinque volte tanto a sei volte tanto fino a dieci volte tanto e non oltre, e vi sono le parti più volatili, tanto più lentamente sono fissate, ed il fissato è reso volatile nello spazio di un mese. E notate che, l’Elisir non può essere ottenuto se il corpo e lo spirito non passano attraverso tutti gli Elementi. Ovvero, attraverso tutte le nature degli Elementi, che prima possano essere fatti terra, poi aria, che è vapore, in terzo luogo acqua e in quarto fuoco, per cui ogni cosa è chiamata fuoco se non rende volatile il fuoco, né diminuisce né consuma nel fuoco.

Colui che cerca il segreto dell’Arte deve conoscere la prima materia dei nostri corpi, altrimenti spenderebbe il suo lavoro invano.

La prima materia dei corpi non è il comune mercurio, ma è un vapore untuoso e umido. Per cui dall’umido si forma la pietra minerale, e dall’untuosità, il corpo metallico. Perché è chiaro che i corpi saranno convertiti in un tale vapore untuoso, e nella conversione i corpi sono uccisi ed il grano [seme] del corpo è sconfitto con la morte ed al tempo stesso mortificato, e questo è fatto per mezzo della nostra acqua bianca e rossa. E comprendete questo, che a meno che il seme del Grano, che è il seme del corpo, sia gettato nella terra, ovvero nella sua prima acqua, che è un vapore untuoso o il mercurio dell’uomo saggio e dei Filosofi, ed un tale vapore è chiamato la nota Pietra nei capitoli dei libri, e l’inizio della materia della nostra operazione, e lo zolfo untuoso dal quale è estratta la Quinta Essenza, nel compimento il Mercurio tinge ogni corpo nel Sole e la Luna, e secondo questo modo la Pietra è stata finalmente preparata. Notate similmente, che anche se tutti gli uomini antichi e saggi dell’Alchimia hanno parlato di molte cose e concluso del Sale, e poiché parlano del Sapone del Saggio e della Chiave che chiude e apre e chiude ancora e nessun uomo apre senza questa Chiave, dicono che nessun uomo in questo mondo può arrivare alla perfezione di questa Scienza se non sa come calcinare il Sale dopo la sua preparazione. E dicono che esso deve stare in luogo temperato per lo spazio di tre giorni, affinché il calore del fuoco ed i fumi possano evaporare. E per questo io concludo al riguardo, che ogni buona e perfetta medicina di Alchimia ed Elisir o polvere deve essere nel modo del Sale, ed essere Sale essa stessa, ed avere la virtù del Sale nell’essere di lenta fusione, e penetrante quando gettato sui corpi di metalli sciolti o roventi. E al riguardo Geber ci ammonisce quando dice: “È necessario che la medicina sia di scioglimento più rapido del Mercurio, così che esso possa più rapidamente essere sciolto prima del volo del Mercurio, e che il fuoco non possa consumarlo né distruggerlo, e quindi è chiamato sale fusibile ed olio incombustibile, e Sapone dei Saggi”.

Notate similmente, che il Sale dei metalli trasmuta il Mercurio in vero Sole e Luna e così il Sale di Animali tramuta ogni animale in vera temperanza ed una buona apparenza. Il fuoco di letame è la causa agente nell’opera della Digestione della nostra Pietra, né il fuoco di Balneo Maria sia di alcuna forza, malgrado sia il più temperato nello stesso luogo.

Alphidius: Per cuocere questo nel fuoco che vi mostrerò, deve essere seppellito nel letame di cavallo umido, poiché il fuoco degli uomini saggi è umido e scuro, ed è tiepido nel secondo grado ed umido nel primo grado. La proprietà di questo fuoco è di non distruggere l’olio che è nella sostanza, ma di aumentare in ragione della sua umidità temperata per cui il solo calore è uguale e temperato, e ciò è molto necessario nella generazione di questa cosa.

Geber: Poiché i fumi sono più sottili ed hanno necessità di una decozione temperata, affinché possano essere condensati in se stessi, secondo la necessità per ottenere un calore solo temperato, è l’ispessimento dell’umidità e la perfezione della mistura, e non troppo sproporzionato, perché le generazioni e le procreazioni delle cose naturali debbono avere luogo nel calore più temperato e uguale, come il letame di cavallo solo è umido e caldo.

 

 

Hermes - Il Quarto Libro dei Trattati: È doveroso per chi vuole penetrare quest’arte ed il sapere segreto, che respinga da sé il vizio dell’arroganza, e diventi virtuoso e onesto e profondo nella ragione, cortese verso l’uomo, felice e piacevole nel contegno, paziente e saldo nel mantenere i segreti. Figlio Mio, prima di tutte le altre cose ti consiglio di temere Dio, in cui resta la vista della tua disposizione, e da cui ti deriva l’aiuto per ogni cosa.

Geber – Il libro del Perfetto Magistero: È necessario per l’Artefice di questa scienza essere più sottile d’ingegno, e sapere e comprendere le nature dei metalli e le loro generazioni, infermità e imperfezioni nei loro minerali, prima che egli possa giungere a quest’arte. Lascia che nessun operaio arrivi a scoprire quest’Arte, se è privo d’ingegno, ma grossolano e ottuso, o avaro o avido nelle sue spese, né nessun uomo di mente doppia o variabile, ultra felice o capzioso, ma il Sole della Comprensione sia imbevuto di un ingegno sottile e prudente, sufficientemente ricco, generoso, pieno di salute, fermo e costante nel suo proposito, paziente, gentile, disposto alla sofferenza e temperato.

Alphidius: Sappi, figlio Mio, che non potrai ottenere questa scienza fino a quando non avrai purificato la tua mente verso Dio, e fino a che Dio non saprà che tu hai una mente stabile e retta, e allora egli ti farà ancora regnare e governare sul mondo.

Aristotele: Se Dio sapesse che esiste una mente affidabile nell’uomo, egli rivelerebbe a lui questo Segreto.

La Correzione degli ignoranti: È necessario per ogni Arte imitare la Scoria, e comprenderne la natura, e così l’arte imita la sua natura. Sappi, uomo ignorante, che per mezzo dell’Arte la natura può essere conosciuta, ma non può essere modificata, e di necessità i seguaci della natura devono arrivare ad una perfetta conclusione dei Segreti dei Filosofi.

Hermes e Geber: Colui che una volta porterà quest’Arte ad una piena fine se vivesse un centinaio di anni, e nutrisse ogni giorno quattromila uomini, ancora egli non ne sarebbe mai privo.

Senior: Colui che ha la pietra di cui è fatto l’Elisir è ricco come colui che ha il fuoco e può dare fuoco a chi vuole, quando vuole, e quanto vuole senza pericolo o rischio per se stesso.

 

La Tavola della Più Grande Scienza.

Primo si è avuto il nostro Leone Verde la vera materia, di qualsiasi colore esso sia, è chiamato Adrop, Azoth o Duenech virid [1].

Nel secondo si è similmente avuto, come nel terzo capitolo, che i corpi sono dissolti nell’argento vivo filosofico, ovvero nell’acqua del nostro mercurio, ed è fatto un nuovo corpo.

Nel quarto, si ha la putrefazione dei filosofi, che non è mai stata vista ai nostri giorni, ed è chiamata Zolfo.

Nel quinto, la grande parte di quest’acqua è resa nera e la terra torbida di cui parlano tutti i filosofi.

Nel sesto, la terra nera si trova all’inizio sopra l’acqua, e come a poco a poco, viene fatta affluire sul fondo del vaso.

Nel settimo, la terra è dissolta ancora in acqua nel colore dell’olio e quindi è chiamata l’Olio dei Filosofi.

Nell’ottavo, il Dragone è nato nella sua nerezza ed è nutrito con il suo Mercurio, e uccide se stesso ed è assorbito in esso, e l’acqua è in qualche modo sbiancata, e questo è l’Elisir.

Nel nono, l’acqua è completamente purificata dalla sua nerezza e rimane il colore del latte, e molti colori appaiono nella nerezza.

Nel decimo, queste nuvole nere che si trovano nel vaso sopra l’acqua, discendono nel loro corpo dal quale provengono.

Nell’undicesimo, le ceneri sono rese più bianche, come marmo scintillante, e questo è l’Elisir Bianco, e l’accrescimento è ceneri.

Nel dodicesimo, il Biancore è convertito in rossore come un rubino, e questo è l’Elisir Rosso.

E se comprenderai perfettamente l’intera opera, allora leggi una parte dopo l’altra e vedrai i miracoli.

 

Ho visto tutte queste cose ai miei giorni, a partire dal Leone. Non ho parlato di tutte le cose che sono pertinenti e necessarie a quest’opera poiché vi sono molte cose di cui gli uomini non possono parlare. Ed è impossibile conoscere quest’Arte senza essere conosciuti da Dio, o del maestro che possa toccare Lui. E sapendo che questa è una via molto lunga, la pazienza è necessaria in questo nostro magistero. L’Argento vivo è sale comune.

Rosarius: Il sale comune dissolve oro e argento, ed esso argomenta il rossore nell’oro e il biancore nell’Argento, ed esso muta il Rame dalla sua corporalità in spiritualità ed insieme vi sono i corpi calcinati.

Luce delle Luci: Se il Dio onnipotente non avesse creato questo sale, l’Elisir non avrebbe potuto essere effettuato, e lo studio dell’Alchimia sarebbe stato un lavoro inutile.

Nota questo, che vi sono quattro tipi di Mercurio - Mercurio Crudo, Mercurio Sublimato, Mercurio di Magnesia, e Mercurio Untuoso. Ma Mercurio è pieno di Luna: Mercurio dei Filosofi, che è la sostanza nella quale è contenuto il Mercurio dei Filosofi. Ed è quello la cui natura è stata lavorata brevemente e composta in una forma metallica, e ancora lo ha lasciato imperfetto. Così noi dobbiamo notare che è una tale cosa che è chiamata il centro dell’Ingresso, che non è né perfetto né insieme imperfetto. Poiché, dal niente, niente può essere fatto, e poiché la natura in esso non è finita, per questo l’operante può ridurla dall’imperfezione alla perfezione, aiutando la natura stessa, e questa è chiamata la Pietra dell’Invisibilità, la Pietra Sacra, la Cosa Benedetta.

Geber: L’Argento vivo non ha adustione, perché la sua purificazione è un rinnovamento del suo essere terrestre e acquoso per metodo, e se sarà puro, coagulerà la forza dello Zolfo bianco non ardente, in Argento, e per mezzo dell’opera dell’uomo l’Elisir può essere fatto per l’Argento, ma se fosse eccellente Zolfo rosso di una natura non ardente, sarebbe una cosa così notevole che l’Elisir per l’Oro potrebbe essere fatto di esso. Tale Zolfo è il nostro Zolfo, e lo Zolfo dei Saggi, e non è trovato sopra la terra, a meno che non sia estratto da questi corpi.

Arnoldo: Lo Zolfo che è nascosto nell’Argento vivo è una cosa data in forma dorata all’Argento vivo per la virtù del colore del suo minerale esterno Zolfo.

Avicenna: Tale zolfo non si trova sulla terra, ma è quello che è nei corpi, per questo lasciate che questi corpi siano sottilmente preparati affinché possiamo avere lo Zolfo sulla terra, affinché un corpo perfetto per mezzo del nostro magistero, aiuti e porti a compimento una cosa imperfetta, senza l’unione di alcuna altra forza o cosa estranea. Perché altrimenti lo Zolfo, di quale tipo esso sia, nasconderebbe il vero scioglimento, come è manifesto nel Ferro che non si scioglie, poiché è noto per avere fissato in esso lo Zolfo. E anche se non fosse stato fissato ma portato al corretto scioglimento, ancora esso è nascosto e bruciato del fuoco, e deve evaporare via, come è manifesto nel Piombo, e in altri corpi infermi. Pertanto, lo Zolfo comune non è della verità della nostra Arte, né della sua perfezione, poiché esso nasconde il perfetto in tutte le sue operazioni.

Geber: Lo Zolfo non può mai essere fissato senza essere prima calcinato, e quando è calcinato, esso non realizza fusione o scioglimento.

Senior: Lo Zolfo e l’Arsenico non sono le vere medicine di questo magistero, poiché essi non lo compiono né realizzano pienamente, come è stato sufficientemente spiegato di tutti i minori minerali.

Albertus: La proprietà dello Zolfo è coagulare il Mercurio e farlo passare o renderlo perfetto con il Mercurio, ma la tintura consiste di due soli corpi perfetti dai quali questo Zolfo può essere scelto.

Il Filosofo: La fondazione di quest’arte è il Sole e la sua ombra.

Morienus: Tre forme sono sufficienti per l’intero magistero, ovvero fumo bianco, che è la prima forza, che è come dire acqua celestiale, ed il Leone Verde, che è il Rame di Hermes, e acqua maleodorante, che è la madre di tutti i metalli, della quale, per la quale, e con la quale, i Filosofi preparano l’Elisir dall’inizio alla fine. Pertanto non nascondere all’uomo queste tre forme della perfezione, se non allo sciocco, che tratterebbe questo magistero come una qualsiasi altra cosa.

Hermes: La filosofia ha tre parti, che è come dire, Sole, Luna e Mercurio. I tre sono uniti insieme, e padre Hermes sa come creare la tintura.

Johannes di Aquino: Chi non conosce la distruzione dell’Oro, non può sapere nemmeno come farlo, per il necessario corso della natura, così che è più facile fare l’Oro che distruggerlo, ma colui che credesse di portare la tintura ad una desiderata fine senza queste cose, procede ciecamente in pratica, come un asino la sua cena, poiché il corpo non passa nel corpo, né lo spirito nello spirito, né la forma riceve alcuna impressione di forma, né materia di materia, se non trova alcuna azione né passione nel suo simile, quando nessuno di loro sia più degno degli altri, non avendo alcuna regola o governo.

Aristotele: Non esiste vera generazione, se non per le cose in accordo con la natura, poiché le cose non possono essere fatte se non secondo la loro natura, perché il salice non darà mai le pere, né il cespuglio buone melagrane, né può un albero cattivo dare buoni frutti.

Il Filosofo: Il Nostro Mercurio è convertito in ogni natura, o nature, con le quali esso sarà unito o accoppiato.

Il Filosofo: Colui che sa come distruggere l’Oro, che non sarà più Oro, attende al più grande segreto.

Un altro Filosofo: È una cosa difficile distruggere l’Oro, ma è ancora più difficile farlo. È più facile distruggerlo accidentalmente che essenzialmente.

L’oro è nell’insieme Mercurio, che è manifesto in ragione del suo peso, e per la facile combinazione di questo Mercurio.

Pertanto, la totale e radicale intenzione dei Filosofi consiste in ciò per cui sono state ottenute queste virtù ed eccellenze, per l’aiuto del calore celestiale e del moto dei pianeti, che per se stessi è impossibile sia accresciuto. Ma se un lavoratore comincia questo lavoro, può ottenere tutte queste cose nel Mercurio, per mediazione ed aiuto del fuoco e per il metodo che è colui che desiste dal Lavoro.

Alberto: È manifesto che la maggiore quantità dell’Argento vivo è la causa della perfezione dei corpi, ma molta sulfureità è la causa della [im]perfezione e corruzione.

Euclide, (il più saggio degli uomini): Non dovremmo operare con nient’altro, eccetto che Sole e Mercurio uniti insieme, dei quali consiste la Pietra dei Filosofi. Per ottenere la perfezione, niente è da fare poiché è tutto già perfetto, come abbiamo esempio dal pane. Il pane lievitato è perfetto nel suo stato e nell’essenza e quando giunge a termine, niente può più essere lievitato da esso, come accade nell’Oro. L’Oro Puro è ottenuto per il processo del fuoco nel corpo fermo e fissato, ed è impossibile per i Filosofi che esso fermenti o lieviti di più, a meno che venga ottenuta la prima materia dei metalli, nella quale l’Oro può essere risolto nella sua prima materia, e negli elementi uniti. Per questo, prendiamo la materia di cui si compone l’Oro, e con l’aiuto degli operatori, sia portata nel vero fermento dei Filosofi, e seguendo il metodo, lo potremo mutare in una sostanza perfetta, o nello spirito dei corpi perfetti, per il quale, perfino molti filosofi che lavorano in essa hanno fallito, poiché hanno interrotto il lavoro dove esso doveva cominciare. O voi, Figli della Conoscenza, che sperate di raggiungere il frutto prima che esso sia maturo, e sperate di raccogliere prima che il raccolto sia pronto.

Un altro Filosofo: Da ciò che è perfetto niente può essere dato o fatto, poiché le forme perfette delle cose non mutano nella loro natura ma vengono piuttosto corrotte. Né da un insieme imperfetto, può essere fatta qualsiasi cosa secondo l’Arte. La ragione è che l’arte non può indurre le prime disposizioni ma la nostra Pietra è una cosa mista tra i corpi perfetti ed imperfetti, e quello che la natura stessa ha cominciato, è portato alla perfezione per mezzo dell’Arte. E se cominci a lavorare nel Mercurio stesso, dove la natura lo ha lasciato imperfetto, troverai la perfezione e allora gioirai. Quello che è perfetto non è alterato, ma è corrotto, ma una cosa imperfetta può bene essere alterata. Pertanto, la corruzione di una cosa è la generazione di un’altra.

 

Speculum: La nostra Pietra deve di necessità essere estratta dalla natura di due corpi prima che l’Elisir possa dirsi compiuto fatto da esso, poiché è necessario che l’Elisir sia più purgato e digerito dell’Oro e dell’Argento, poiché esso deve convertirli insieme dalla sua diminuita perfezione, nell’Oro e l’Argento dei Filosofi, che quelli soli non possono ottenere. Perché se cedessero la loro perfezione l’uno all’altro, rimarrebbero imperfetti, poiché non potrebbero tingere se non quanto mostrano in se stessi. Poiché niente è sbiancato se non secondo il suo biancore, né nessuna cosa può essere fatta rossa se non secondo il suo rossore. E per questo, secondo questo, quando sono compiute le opere nella nostra Pietra, allora la tintura può essere ancora migliorata in essa piuttosto che nella sua natura, e l’Elisir può essere ottenuto secondo l’allegoria degli uomini saggi, di forme chiare, trattamenti, medicine e purgazione di tutti i corpi, per essere purgati e trasformati nel vero Argento e Oro.

Hermes: Qui si ha realizzata la congiunzione dei due corpi, ed è necessaria nel nostro magistero, e se uno solo dei due nostri corpi si trovasse nella nostra Pietra, non sarebbe mai data tintura per alcun mezzo.

Pertanto i Filosofi dicono, “Il vento lo ha portato nella sua pancia” perché esso è manifesto, il vento è aria, e l’aria è Vita, e la Vita è Anima, ovvero, olio e acqua.

Arnoldo: Il procedimento dichiara le quantità richieste di fuoco, poiché nel Dissolvimento, dovrebbe sempre ardere, nella Sublimazione essere animato, nella Coagulazione temperato, continuato nel Biancore, e forte nella Rossificazione. Ma se tu sbaglierai per ignoranza in questi punti, spesso rimpiangerai la tua fortuna avversa [sorte] e l’Opera perduta. Pertanto è necessario che tu segua l’opera diligentemente poiché quest’Arte è aiutata dal Procedimento, e similmente il Procedimento dall’Arte, presta attenzione alla realizzazione sola e lascia perdere le altre cose.

San Tommaso d’Aquino: La materia della Pietra è un’acqua spessa, ma il caldo o il freddo, è l'agente che coagula quell’acqua. E state certi che le pietre che derivano dagli Animali, sono molto più preziose delle altre pietre.

Luce delle Luci: Nessun tipo di pietre può essere preparato senza Duenech [2], il Verde e liquido, poiché è di forza particolare ed è ingenerato nei nostri minerali.

Rasis: Figlio mio, guarda che le più alte cose di questo mondo provengono dalla mano destra e dalla mano sinistra, e scendono quindi dove è trovata la nostra Pietra, ed in quella montagna che porta avanti tutti i tipi di Zolfo e forme e simili minerali.

Malchamech: La Pietra che è necessaria in questo lavoro è una cosa avente la vita. Tu troverai questa Pietra ovunque, in pianure, montagne e acque, e la hanno sia il povero che il ricco. È la più economica e la più cara, essa accresce in carne e sangue, e più preziosa all’uomo che la possiede e la conosce.

I Filosofi hanno detto, che la nostra Pietra è di uno spirito, anima e corpo, e dicono il vero, perché hanno chiamato il corpo imperfetto - un corpo, fermento – l’anima, e acqua- lo spirito. E loro li hanno realmente chiamati così, perché il corpo imperfetto corpo per se stesso è un corpo più tremendo, debole e morto; l’acqua è lo spirito che purga il corpo, rendendolo sottile e bianco; fermento è l’anima che dona la vita al corpo imperfetto, la cui vita non aveva prima e viene portata in una forma migliore. Il corpo è Venere e la donna; lo Spirito è Mercurio e l’uomo; l’anima è Sole e Luna. Il Corpo deve sciogliersi nella sua prima materia che è Mercurio.

Morienus: Il nostro Mercurio non proviene che da corpi sciolti, non per mezzo della comune liquefazione ma solo con quella che dura fino a che l’uomo e la moglie siano associati e uniti nel vero matrimonio e questo fino al biancore.

Morienus: Prendete sangue flemmatico e collerico e mischiateli insieme, fino a che il sangue sia reso del colore del Cielo.

Hermes: Capite voi, figli della conoscenza, che questa preziosa Pietra piange nel dire, difendimi ed io difenderò te, dammi il mio diritto ed io potrò aiutarti, perché il Sole è mio ed i suoi raggi sono le mie parte interiori; ma la Luna è propria a me, e la mia luce eccelle tutta la luce, ed i miei beni sono più alti di tutti i beni. Io do molte ricchezze e delizie agli uomini che le desiderano, e quando cerco qualsiasi cosa di cui loro siano consapevoli, la faccio comprendere loro e faccio sì che essi abbiano forza divina. Genero la luce, ma la mia natura è il buio. Fino a quando il mio metallo potrà essere asciugato, tutti i corpi avranno bisogno di me, poiché io li inumidisco. Io elimino le loro scorie ed estraggo la loro sostanza. Pertanto di me e mio figlio, essendo noi uniti insieme, niente potrà mai essere fatto meglio né in modo più onorevole nel mondo intero.

 

(1) Termine mantenuto inalterato rispetto al testo originale

(2) Id.