"Atalanta Fugiens Fuga XIV°"

Michaël Maier 1687

Qui inizia il libro del

Rosario dei Filosofi

compilato con somma diligenza e racchiuso in un volume [1]

 

Coloro che desiderano avere la vera conoscenza della più grande scienza dell’Arte filosofica, meditino diligentemente questo piccolo libro e lo leggano e rileggano spesse volte, e realizzeranno il loro prosperoso e bramato desiderio. Ascoltate queste cose, voi figli dell’Antica Filosofia, parlerò con la voce più alta e squillante che posso, perché essa arrivi a voi per dischiudere ed esplicare lo stato principale delle cose umane ed il più segreto tesoro di tutti i segreti del mondo intero. Non lo farò frettolosamente e scorrettamente, ma piuttosto pianamente e sinceramente, affinché possiate usare verso di me grande devozione nell’ascoltare, mentre vi porgo il magistero della dottrina e della conoscenza, perché vi mostrerò una vera testimonianza delle cose che ho visto con i miei occhi e potuto toccare con le mie mani. Ci sono molti uomini che procedono come illusori fanfaroni e dopo grandi spese e lavori, non ottengono nessun effetto, se non la miseria. Io parlerò pertanto tranquillamente e apertamente così che i principianti, come coloro che sono esperti e già abili, saranno in grado di comprendere il segreto del mistero. Né potrà alcun uomo usare legittimamente contro di me parole maldicenti e blasfeme, per avere capito ciò che gli Antichi Filosofi hanno scritto così oscuramente e confusamente da non essere stati compresi, e da essere spesso sembrati su posizioni discordi, poiché uomini diversi alla ricerca della più preziosa Arte sono stati sia ingannati che terrificati dal loro proposito[;] pertanto senza alcun inganno o oscurità, io pianamente mostrerò il vero esperimento sotto i vostri occhi, insieme con le opinioni dei Filosofi, servendo bene al nostro proposito, affinché la materia della quale trattiamo possa essere manifesta e chiaramente comprensibile.

Prima di tutto dobbiamo notare che tutti gli uomini che operano oltre i confini della natura sono ingannatori e operano in modo illegittimo. In più, da un uomo non è mai nato che un uomo, e da una bestia bruta, nient’altro che una bruta bestia, ed ogni cosa porta avanti nient’altro che il suo simile, perciò colui che non abbia del suo, non potrà a suo piacere avere quello di un altro uomo. Diciamo così, perché nessun uomo darebbe via i suoi soldi. Ma, alcuni uomini, sono ingannati al punto di dare via i propri soldi, e ridursi a vivere in penuria, potrebbero anche tentare di sedurre altri uomini e condurli a qualcosa di molto prossimo alla miseria. Ma il mio consiglio è che nessun uomo può arrivare troppo avanti in quest’arte, nella speranza di ottenere qualche grande materia, fino a che non conosca l’inizio della vera natura ed il regime di essa; una volta conosciutolo, non vi è più alcun desiderio di altre cose se non una, né essa richiede grandi spese, poiché è una pietra, una medicina, una vaso, un regime ed una disposizione, e sappiate questo: che è l’Arte più vera. Inoltre i Filosofi non avrebbero mai lavorato e studiato per esprimere tale diversità di colori e l’ordine di essi se non li avessero visti e percepiti.

Perciò ancora diciamo questo, che tutti gli uomini che hanno operato oltre i confini della natura, sono ingannatori ed ingannati. Per questo lascia che il tuo esercizio e lavoro sia usato nell’ambito della Natura, perché la Nostra Pietra è di una sostanza Animale, Vegetale e Minerale. Sii tu quindi di un’idea ed opinione nell’opera della natura e non pretendere di tentare questa e quella cosa in un altro tempo, perché la nostra Arte non agisce con una moltitudine di cose e nonostante i nomi di essa siano diversi e molteplici, ancora e sempre è una sola cosa e tratta di una sola cosa. Non deve essere usato ciò che non è della stessa natura, infatti è necessario che l’Agente ed il Paziente siano Una cosa; la stessa cosa in tipo o in genere, ma un’altra e diversa cosa in specie, secondo l’opera del Mercurio per il quale la donna è diversificata dall’uomo; poiché, anche se essi sono concordi in genere, ancora hanno una distinta differenza tra essi, come anche differiscono la Materia e la Forma, in quanto la Materia subisce l’azione ma la Forma opera e crea la Materia a sua immagine. Per tutto ciò, la Materia desidera naturalmente la Forma, come la donna fa con l’uomo, e l’ingiusto desidera il giusto, così il corpo abbraccia lo spirito più liberamente, affinché possa giungere alla sua perfezione. Di conseguenza, conoscendo le radici naturali, potrai svolgere meglio la tua opera. Dato che non posso in nessun altro modo esprimere o spiegare la nostra pietra, né definirla con altro nome, è manifesto per quanto detto prima, che la nostra pietra è composta di quattro elementi, che hanno sia i ricchi che i poveri, e che si trovano in ogni luogo, è assimilabile a tutte le cose ed è anche composta di corpo, anima e spirito ed è alterata dalla natura nella natura perfino all’ultimo grado della sua perfezione.

Hanno anche detto che la nostra pietra è fatta di una cosa, e questo è vero perché l’intero magistero è realizzato con la nostra acqua, e quest’acqua è lo sperma di tutti i metalli, e tutti i metalli si risolvono in esso, come è stato dichiarato.

Allo stesso modo, il sale dei metalli è la pietra dei Filosofi, perché la nostra pietra è un’acqua coagulata in Oro e Argento e resiste al fuoco e si risolve ancora nella sua acqua, della quale è composta nel suo modo. Pertanto, la riduzione dei corpi nella loro prima materia come in Argento vivo non è nient’altro che una risoluzione della materia coagulata, per mezzo della quale è aperta la serratura per l’ingresso di una natura nell’altra.

In conseguenza di ciò, i Filosofi hanno detto che il Sole non è altro che Argento vivo maturo, perché nel Mercurio vi sono solo due elementi in atto, ovvero terra ed acqua che sono passivi, ma gli elementi attivi come aria e fuoco sono in questa forza e potenza, solo perché queste cose sono portate dalla potenza all’atto in puro Mercurio secondo la dovuta digestione ed una proporzionale decozione, indi l’Oro è fatto. Perciò vi sono quattro elementi nell’Oro che debbono essere calibrati in eguali proporzioni e per questa ragione si trova lì lo Zolfo attivo e maturo, e la nostra Arte aiuta la natura somministrando Oro maturo al Mercurio, nel quale lo Zolfo è maturo e ben digerito, dalla natura per opera della natura.

 

Arnoldo: Chiunque voglia giungere alla conoscenza di quest’Arte e non è un Filosofo si proverà uno sciocco, perché questa Scienza è solo dei Segreti dei Filosofi.

Senior: Quest’Arte è riservata al potere di Dio ed è un nemico per la gente profana.

Geber: Dunque quest’Arte non è necessariamente per uomini poveri e bisognosi ma è piuttosto nemica per essi.

Aristotele nel Secondo Libro della sua Politica: È impossibile per un uomo povero essere un Filosofo.

Esiste una doppia via in quest’arte secondo i Filosofi, che è – universale e particolare. La via universale è semplice e rara, ed è quella che è portata avanti dagli inizi veri e naturali; una virtù veloce e riformatrice quanto prima e nel tempo di un momento, tempra il Mercurio, ed essa tinge ogni metallo preparato propriamente, in vero Oro o Argento.

Ma il secondo modo è chiamato particolare ed è duro e molto laborioso. Notate questo: che sebbene l’Alchimia nel modo universale sia parzialmente naturale e parzialmente artificiale, è molto più naturale di altri modi, perché per mezzo della natura nessuna cosa strana o straniera è portata nel modo della vera Alchimia, infatti la natura ha da lavorare poiché gli attivi sono congiunti ai passivi per una competente unione e applicazione, ma per il resto la natura opera per sé stessa.

Platone: La nostra pietra è una cosa che non ha toccato il fuoco, né il fuoco l’ha toccata, e da essa si leva il nostro mercurio.

Vi sono tre tipi di lavoratori secondo l’arte dell’Alchimia, che sono gli Alchimisti, i Lauchimisti[2] e i Lacrimisti [3]. Non tutti quelli che dicono “Prendere, Prendere”, entreranno in quest’arte, poiché uno solo è ricevuto, ed un corpo non entra in un altro.

Graziano: Prendete questo e questo e fate così e così, e avrete questo, e questa è una cosa comune tra tutti Filosofi.

Dopo di che, dice il Filosofo, la prima parola, “Prendere, Prendere” ha creato molti errori; quindi, il primo lavoro è dissolvere la materia della pietra, ovvero, Mercurio non comune.

Arnoldo: La stolta interpretazione delle parole dei Filosofi secondo la lettera non conduce alla verità, e si dice quindi che è una falsa scienza poiché molti hanno tentato e non hanno trovato niente, e sono allora divenuti uomini senza speranza, e hanno condannato questa scienza e disprezzato i libri ad essa relativi; e per questo la scienza li tiene in poca considerazione, poiché la nostra scienza dei segreti della natura non ha nemici eccetto gli ignoranti, secondo i versi che seguono:

 

La pietra ha in piccola considerazione

Gli uomini di esile ingegno

Malgrado perfino i saggi ed i dotti possano

Tenere ciò in grande considerazione.

 

Alfidio: Sappiate questo, che Dio non ha ordinato questa pietra, il cui grande segreto implora di essere venduto a caro prezzo perché è stato trovato come si fosse perduto lungo la via, e potrebbe allo stesso modo essere posseduto da un uomo povero come da un ricco, perché ogni uomo può arrivare ad esso per ragionamento e conoscenza. L’Argento vivo non è la pietra, perciò Costantino ha detto: “Poiché è fusibile, allora non è la pietra”.

L’Argento vivo è fuoco relativamente al quale il Filosofo ha detto, “Sappi pertanto che l’argento vivo è fuoco e brucia i corpi più del fuoco”.

 

Noi siamo l’originaria e prima natura dei metalli,

l’Arte per mezzo di noi crea la tintura madre.

Non vi è fontana né acqua trovata simile a me

Io curo e aiuto sia il ricco che il povero.

Ma ancora sono piena di veleno letale

 

I succhi della Lunaria, Acqua Vitae, Quintessenza, Spirito di vino, mercurio vegetativo, sono tutti uno. Il succo di Lunaria è fatto del nostro vino, la qual cosa è nota a solo alcuni dei nostri figli, e con esso è fatta la nostra soluzione, ed è fatto il nostro oro potabile, essendo ciò il mezzo e non potendo essere senza.

Perché il corpo imperfetto deve essere convertito nella prima materia, e quelle acque generano con la nostra acqua un’acqua pura e limpida, che purifica tutte le cose e ancora contiene in sé stessa tutto ciò che è necessario. E quest’acqua, con la quale il nostro magistero può essere perfezionato, è sia cara che economica, perché dissolve i corpi non con la comune soluzione come sostiene l’ignorante, che converte il corpo in acqua di nuvola, ma per mezzo della vera soluzione filosofica, nella quale il corpo è mutato nella sua prima acqua, della quale è stato dall’inizio questo stesso corpo. È così, l’acqua trasforma i corpi i Ceneri. Ma sappiate questo, che l’Arte dell’Alchimia è un dono dello Spirito Santo e sappiate che nei nostri giorni abbiamo avuto Maestro Arnoldo da Villanova, nella Corte Romana, un grande Medico e Teologo, che è anche stato un notabile Alchimista, che ha fatto piccole misure d’oro e che ha garantito potessero sottostare a qualsivoglia prova.

Arnoldo: Lasciate che gli Artefici dell’Alchimia sappiano questo, che le forme dei metalli non possono essere trasmutate a meno che siano ridotte nella loro prima materia, e quindi siano trasmutate in un'altra forma rispetto a quella che sono stati prima. E questo accade perché la corruzione di una cosa è la generazione di un’altra, sia nelle cose artificiali che in quelle naturali. Perché l’Arte imita la natura ed in certe cose la corregge e la supera dato che la natura è aiutata dall’industria dei Medici.

Lo Specchio: Dunque, usate bene la natura, perché la natura non può essere modificata che nella sua stessa natura, alla quale non devi portare cose estranee, né polveri, né altre cose, perché nature diverse non rendono la pietra perfetta, né essa può entrare in ciò che non è emesso da essa. Se qualsiasi cosa straniera o estranea viene posta in essa, è certo corrotta e ciò che è cercato non potrà essere ottenuto.

Dato ciò, vi chiedo di comprendere che, a meno che prendiate cose simili all’inizio della decozione e le guidiate diligentemente fino a che siano tutte fatte d’acqua, non potrete trovare l’opera. Perciò, farò conoscere agli studenti il prezioso segreto, affinché essi non si affatichino invano, perché questo magistero non è altro che decotto di Argento vivo e Zolfo, fino a quando l’Argento vivo sarà reso tutto uno, il che preserverà lo Zolfo dal bruciare se il vaso sarà ben chiuso, così che l’Argento vivo non potrà svanire via né lo Zolfo sarà bruciato o consumato, poiché il nostro Argento vivo è la nostra pura acqua. E noi vediamo l’esempio nell’acqua comune, che ogni cosa che viene decotta in essa non è mai bruciata fino a che l’acqua sia consumata tutta ed il fuoco molto forte, e quando l’acqua è consumata, allora quello che si trova nel recipiente si brucia. E quindi, i Filosofi hanno voluto che noi tenessimo la bocca del vaso ben chiusa, perché la nostra acqua benedetta non evapori, e si possa prevenire dal bruciare quello che si trova nel recipiente, ma l’acqua essendo posta con queste cose deve impedire che il fuoco le bruci, affinché queste cose possono essere fatte e create. E più grande è la fiamma, ancora più deve essere nascosto nelle parti interne, affinché non sia ferito dal calore del fuoco. L’acqua le riceve nella sua pancia e allontana da loro la fiamma del fuoco. Ma mi auguro che tutti i cercatori di quest’Arte, all’inizio, facciano un fuoco dolce, fino a che vi sia sopportazione tra acqua e fuoco, e quando, dopo, vedrete l’acqua fissata senza alcuna ascendenza, allora non avrete bisogno di curarvi del fuoco, di qualsiasi sorta esso sia, ma sarà ancora prudente governarlo con pazienza, fino a che lo spirito ed il corpo siano fatti tutti in uno, così che i corpi dell’insieme possano essere fusi insieme, e che il singolo elemento sia reso indistinguibile dal tutto. Quindi, l’acqua è la cosa che crea il bianco ed il rosso. È l’acqua che uccide e vivifica. È l’acqua che brucia e rende caldo. È l’acqua che dissolve e coagula. È l’acqua che purifica ed in seguito fa sì che germoglino cose nuove e opposte. Pertanto, figlio mio, ti consiglio che tutta la tua cura e diligenza siano usate nella cottura dell’acqua. E non permettere diventi noioso per te se desideri avere i frutti da esso e prenditi cura di nessun’altra materia vana, ma dell’acqua sola. Cuoci quest’acqua poco alla volta, mediante putrefazione, affinché essa cambi dal colore in un colore perfetto, e bada bene di non bruciare all’inizio i fiori e la verdura di essa, e non essere troppo frettoloso nel desiderare che la tua opera giunga a conclusione, e ricorda che l’entrata dovrà essere bene e fermamente chiusa, affinché ciò che si trova all’interno, non voli via e così per l’aiuto di Dio tu possa ottenere l’effetto sperato. La natura crea le sue operazioni a poco a poco, pertanto vorrei anche che tu facessi così, piuttosto lascia che la tua immaginazione sia d’accordo con la natura, e vedi secondo la natura, quei corpi che sono rigenerati secondo la natura nelle viscere della terra. Immagina per questa vera immaginazione e non fantasticamente, e similmente vedi in quale colore è fatta la loro decozione, se sia essa violenta o piacevole.

 

Geber - Dell’investigazione della Verità.

Abbiamo considerato nei nostri volumi dei segreti e dei poteri naturali e delle proprietà delle cose naturali, e per nostra stessa esperienza dell’invenzione di cercare una materia che sia interamente infallibile. Non abbiamo trovato nessun’altra cosa se non quelle delle quali è fatta la nostra medicina, ed essa avrà in sé le seguenti proprietà per trasmutare i corpi.

Primo, che essa può avere in se stessa una terra più sottile ed incombustibile ed atta a fissare ogni cosa con il suo umore radicale.

Secondo, che essa possa avere un umore aereo e infuocato uniformemente congiunto, così che se uno sia volatile possa esserlo anche il resto, e affinché questo umore, prima di tutti gli altri umori, si applichi a tutti gli altri umori, una volta raggiunta la necessaria consistenza delle ceneri, con un’inseparabile permanenza della terra che è annessa senza evaporazione.

In terzo luogo, che la naturale disposizione dell’umore sia tale che, a beneficio della sua omogeneità abbia, in tutte le sue differenti proprietà, annessa terra per la conversione di entrambe, poiché l’omogeneità di ciascuna di esse sia temperata virtuosamente con un inseparabile legame di congiunzione, e dopo il grado di preparazione finale essa offra un buon amalgama.

In quarto luogo, che questa omogeneità sia di tale purezza di Essenza e artificialmente purificata da tutta la sostanza combustibile e bruciata, che tutte le cose che sono congiunte ad essa non saranno bruciate, ma, al contrario, le preserverà dal bruciare.

In quinto luogo, che essa abbia in se stessa una chiara e brillante tintura, bianca, rossa, pura, incombustibile, stabile e fissa, che nemmeno il fuoco sarà in grado di cambiarla né lo zolfo bruciato o acri corrosivi capaci di corromperla.

In sesto luogo, che l’intero composto miscelato con la sua realizzazione finale sia di tale sottigliezza e finezza di sostanza, che dopo l’iniezione finale al termine della sua decozione, esso rimanga del più fine scioglimento, nel modo dell’acqua, e profonda penetrabilità persino alla commutabilità dell’ultima cosa, di qualsiasi fusione o amalgama potrà essere nel compimento, e divida naturalmente al suo vapore con la sua affinità e prossimità, e con inseparabile durezza contro l’impressione del fuoco, persino nella sua ora riducendo i corpi spiritualmente nella sua stessa natura.

Considerate queste cose, troviamo, per mezzo della nostra investigazione, sette proprietà necessarie e convenienti nella nostra pietra: Untuosità, Finezza, Affinità della Sostanza, Umore Radicale, Purezza, Chiarezza, Terra Fissante e Tintura.

Ma la prima proprietà delle differenze è che l’untuosità determina in proiezione uno scioglimento universale e l’apertura della medicina. Per sicuro, l’immediata e conveniente fusione della medicina è principalmente necessaria dopo la proiezione della medicina che è fatta e miscelata con naturale untuosità.

La seconda è la finezza della materia o la sottigliezza spirituale, per cui, fine e fluente nella fusione, penetra come acqua nel fondo di un oggetto graffiato, poiché secondariamente dopo la fusione della medicina, l’ingresso è immediatamente necessario.

La terza è l’affinità o vicinanza tra l’Elisir e la cosa che deve essere trasmutata, che mantiene una certa collosità o contiguità nell’incontro del suo simile, poiché in terzo luogo dopo l’ingresso della medicina, la collosità o la contiguità è conveniente e necessaria.

La quarta è l’umore radicale e infiammato che si coagula, e indurisce le parti rifinite con l’aderenza del loro simile e con un’inseparabile unione di tutte le parti simili, poiché in quarto luogo dopo le aderenze o la collosità, l’indurimento o solidificazione delle parti con il suo umore radicale e unto è conveniente e necessario.

La quinta è la purezza e disinfettata chiarezza, che conferisce eminente luminosità e splendore alla presente combustione, non a quelle congiunte dopo l’indurimento delle parti purificate che sono lasciate, poiché il fuoco agente e attuale può essere sufficiente a bruciare tutte le superfluità estranee ed indurite, perché la putrefazione segua immediatamente e sia molto necessaria.

La sesta è la terra fissata, temperata, fine, sottile, fissata, incombustibile, che conferisce permanenza o fissazione, che si attacca alla soluzione, e si mantiene da se stessa e persevera contro il fuoco, poiché in sesto luogo, dopo la purificazione, è necessaria la fissazione.

La settima è la tintura, che dona un colore brillante e perfetto, bianco e rosso cupo, che conferisce la lunificazione e solificazione delle cose trasmutabili, poiché in settimo luogo il colore tingente, o tintura, è necessario dopo la fissazione, e muta ogni sostanza convertibile in vero oro e argento, con tutte le sue differenze certe e conosciute.

 

Calidus il Filosofo parla della nostra acqua: Perché è un fuoco che brucia e macina ogni cosa, l’Argento vivo è aceto.

Socrates nella Turba: “La prima forza è l’aceto, che è l’Argento vivo.”

Turba: Se tu poni il corpo sul fuoco senza aceto, esso sarà bruciato, perché è senza Argento vivo… È il più aspro aceto che crea il semplice corpo senza il quale nessun colore può venire.

Notate bene che, nell’arte del nostro magistero, niente è nascosto ai Filosofi, eccetto il segreto dell’arte, che non è legittimo rivelare ad alcun uomo, perché chi lo facesse sarebbe maledetto, ed incorrerebbe nell’indignazione del Signore e morirebbe con la paralisi. Invece, tutto l’errore è nell’arte, poiché essi non prendono la loro dovuta materia fuori di essa, infatti usano la natura reverente; di essa, per essa ed in essa, è generata la nostra arte ed in nessun’altra cosa, e per questo il nostro magistero è un’opera della natura e non dell’uomo. E così colui che non conosce l’inizio, non raggiunge la fine, e chi non sa cosa cerca ignora anche che cosa troverà.

Sappiate pertanto che il rame, che è l’oro dei Filosofi, è il loro oro, ma Senior ha detto “Il nostro oro non è oro comune”. E voi avete aspirato al color verde, pensando che il rame fosse stato un corpo lebbroso in ragione del suo colore verde. Invece, vi dico che quel che è perfetto nel rame è solo il colore verde che è in esso, poiché quel colore verde è, per tramite del nostro magistero, rapidamente mutato nel nostro oro più puro, e questo abbiamo tentato, e senza dubbio non riuscirete a preparare la pietra senza il colore verde, che è visto crescere nel nostro minerale. Oh benedetto colore verde, che genera tutte le cose. Sapete che nessun vegetale e frutto appare nella crescita se non è di un colore verde. Sapete ancora che la generazione di questa cosa è verde, e infatti i Filosofi l’hanno chiamato la loro crescita o germogliare. E similmente, loro lo hanno chiamato acqua della loro purificazione o putrefazione, e dicono la verità, poiché è purificato per mezzo della loro acqua o purificato dalla sua nerezza. È lavato ed esso lo rende bianco ed in seguito rosso. Sappiate pertanto, che non vi è una vera tintura, eccetto quella del nostro Rame; cuocetelo pertanto con la sua anima, macinatelo e proseguite così, fino a che lo spirito sia congiunto con il suo corpo e sia fatto in uno e avrete quel che desiderate. I saggi hanno dato ad esso molti nomi, ma tenete conto solo della materia che si attacca all’Argento vivo, ed ai corpi, e avrete la vera conoscenza della scienza. Ma in ciò non potrete sbagliare, e dovrete conoscere perciò quello che è congiunto ai corpi. Alcuni hanno detto che il comune Argento vivo si attacca ai corpi, il che è falso. Perché costoro credono di avere compreso il capitolo di Geber che rivela dell’Argento vivo, dove egli dice: “Quando cerchiamo in altre cose, troviamo per mezzo della nostra ricerca che niente è più amichevole alla natura dei corpi dell’Argento vivo.” Ma tutto questo deve essere compreso nei termini dell’Argento vivo filosofico, perché esso solo si unisce ai corpi, e gli antichi Filosofi non avrebbero trovato nessun’altra cosa che si attacca ai corpi come il filosofico Argento vivo, poiché il comune argento non si unisce ai corpi, ma piuttosto i corpi aderiscono e si attaccano all’Argento vivo. E questo è vero per la nostra esperienza, perché se l’Argento vivo comune viene congiunto ad altro corpo, l’Argento vivo rimane nella sua stessa natura, o va via e non muta il corpo nella sua natura. E per questo, esso non si unisce ai corpi, ma i corpi si uniscono e aderiscono ad esso, e per ragione di ciò molti uomini si sono ingannati nel lavorare in questo comune Argento vivo, perché è chiaro, la nostra pietra occidentale è superiore all’Argento vivo, che ha preferito se stesso davanti all’oro e lo ha superato, ed è ciò che uccide e fa vivere ancora. Sappi, pertanto, che l’Argento vivo coagulato e mortificato nella sua stessa natura, è il padre di tutti i miracoli di questo nostro magistero, ed è uno spirito ed un corpo, che è un corpo spirituale, poiché esso ascende per sublimazione. Ed è per questo che Geber ha detto che la considerazione della cosa vera che crea tutte le cose, è la considerazione della scelta della pura sostanza dell’Argento vivo, del quale specialmente può essere scelta questa sostanza dell’Argento vivo, che deve diligentemente essere cercata. E rispondiamo dicendo che è scelta da quelle cose nelle quali si trova.

Pertanto, figli miei, consideriamo e vediamo dove si trova la sostanza, e prendete questa e nient’altro se desiderate arrivare alla vera comprensione. Ti dico in carità di Cristo che né noi né gli antichi filosofi potrebbero mai aver trovato alcuna cosa perseverando e attendendo nel fuoco, ma solo dall’untuoso, perfetto e combustibile umore, e questo umore quando è preparato come deve essere, porta tutti i corpi che esso tocca ad un complimento d’oro maggiormente vero, e sopra tutti i corpi e specialmente Luna.

La radice dell’arte è il sapone dei saggi, ed è il minerale di tutti i sali ed è chiamato sale amaro, poiché esso proviene dal minerale del mare, ed è più acre che tutti i sali del suo tipo. I corpi e gli spiriti sono calcinati con esso e le risoluzioni e coagulazioni dell’Elisir sono fatte con essa.

 

 

(1) Traduco questo documento, come gli altri dall’Inglese, parola per parola, senza ricercare esigenze stilistiche, al fine di mettere il lettore più a contatto con il testo originale.

(2) Termine tradotto “italianizzando” il termine originale “Lauchimist”

(3) Termine tradotto “italianizzando” il termine originale “Lachrymist”