Di

Edoardo Tinto

 

 

 

Il 7 e il 49 (7 x 7) che si riscontrano spesso nell’Apocalisse di S. Giovanni, non sono una espressione casuale: ma l'espressione voluta, profonda e significativa che rivela forse la principale base della psicologia di tutti i popoli più antichi del mondo. Psicologia tramandata e perpetuata attraverso innumerevoli costruzioni liturgiche presso tutte le religioni antiche e moderne, in cui ogni istituzione si basa sul "tipo" sacro del 7; sicché i sacramenti, i peccati, le virtù, i dolori, le funzioni, le preghiere, i giorni di penitenza, i giorni santi, le enunciazioni canoniche e teologiche si basano sempre, costantemente e universalmente sul 7.

Anche l'archeologia corrobora la nostra tesi.

I monumenti arcaici, le costruzioni dei popoli preistorici testimoniano - nel loro eloquente silenzio - la conoscenza del mistero del 7 presso i primi uomini civili, i quali avevano già compreso le leggi meravigliose che regolano la vita e il destino dell'umanità.

Le piramidi egizie, azteche e peruviane, molte costruzioni assiro-babilonesi, i monumenti indiani, il famoso Settizonio dell'antica Roma (edificio di sette piani, tutti a sette colonne, che sostenevano sette distinte trabeazioni), narrano maestosamente, nella loro figura geometrica (3+4) e nella loro espressione simbolica, la legge settenaria conosciuta da tempi immemorabili.

La tradizione insegnava propagava e conservava tali dottrine.

Gli Indiani Zumi dell'America occidentale hanno tuttora costumanze significative che rivelano l'attuazione pratica del principio settenario, compreso dagli antichi inventori di religioni.

I loro ricordi e le loro tradizioni, espresse negli usi e costumi, tendono concordemente a dimostrare che da tempi lontanissimi i loro ordinamenti politici, sociali e religiosi furono e sono ancora stabiliti secondo il tipo "settenario".

Le antiche città e gli antichi villaggi erano costituiti da sei gruppi di case disposti intorno a un settimo. In tutte le architetture vi era sempre un gruppo di sette elementi, e sempre sei contornavano il settimo.

La loro gerarchia sacerdotale era, anch'essa, divisa in sei "Preti della Casa" sintetizzati poi in una sacerdotessa (la settima) che era la "Sacerdotessa madre": ciò per significare che tutto si compie e tutto dipende dal settimo.

Questi sacri ministri ricevevano poi, e ricevono tuttora, un tributo annuale di frumento a sette colori. Essi vivono una vita ordinaria e comune fra tutti i cittadini; ma nel giorno delle ricorrenze sacre, escono vestiti ciascuno di un colore che corrisponde al particolare Dio al quale ciascun ministro é dedicato e che rappresenta sulla terra. Ciascun sacerdote rappresenta anche una delle sette regioni, e ciascuno riceve il frumento del colore che corrisponde a tale regione.

Il frumento punteggiato, di cui ciascun grano contiene tutti i colori, viene offerto alla Sacerdotessa madre, poiché la loro filosofia insegna che "la donna racchiude in se e conserva i germi di tutte le razze presenti, passate e future".

Che cosa è mai tutto questo simbolismo, e a che cosa si riallacciano questi costumi?

La conoscenza delle leggi cosmiche, che fanno del 7 il numero-radice naturale di tutto il mondo, e, sopratutto, la comprensione dell'azione di queste leggi dettarono i principi e le teorie magiche che, armonizzandosi con le leggi siderali, permisero agli antichi di calcolare correttamente la durata dei cicli e i loro rispettivi effetti sullo svolgersi degli avvenimenti.

Fu possibile, coli, notare, anzi predire, secondo la espressione consacrata dall'uso, l'influenza che tali cicli avrebbero esercitata sul destino di ciascun uomo, ciò che promosse e avvalorò anche le scienze dell'astrologia e della magia, che insegnano a leggere i destini degli uomini nel corso degli infallibili misuratori del tempo, quali sono il Sole, la Luna e i pianeti.

Ecco quindi come anche nel campo dell'archeologia e della psicologia, oltre che in quello delle scienze naturali, si riscontra la legge settenaria.

II mistero del 3+4 domina, così, nel Cosmo infinito con la stessa legge eterna, immutabile e armonica con la quale domina nella natura minerale, vegetale e animale, con lo stesso principio eterno col quale domina nel destino dell'uomo.

In verità le più antiche sacre scritture del mondo, la filosofia e le religioni, la matematica e la fisica, la cosmologia e l'astrologia, la biologia e la psicologia, tutto concorre a confermare la natura misteriosa del 3+4, provando con fatti incomprensibili ma inoppugnabili, come il fenomeno settenario si identifichi al fenomeno naturale; come il 7 - preso nella sua unione di Trinità spirituale (Forza invisibile) e di Quadrato (Materia manifestata) - sia l'espressione "tipica" della Natura; sia, in una parola, la Natura stessa.

 

Micro e Macrocosmo

Settenario nella religione

 

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