SECONDA LEZIONE

Lo scopo finale dell’esistenza umana: i problemi di questa vita alla luce dell’eternità. i tre punti principali di questo problema: Chiesa, stato, dominio sulla natura


 

Noi vogliamo ora lavorare affinché i principi fin qui posti siano sufficienti, nella loro applicazione, alla valutazione di cose massoniche, e quindi alla valutazione della presente condizione della Massoneria, in generale, o alla valutazione del rituale, delle leggi e degli organismi massonici in particolare, della condotta massonica di singole logge e Fratelli, e infine anche, nel caso che si trovasse necessaria una riforma, a giudicare dove e come propriamente si dovesse riformare. Ma ora, affinché questi principi appaiano realmente sufficienti a tale scopo, essi debbono essere ancor più compiutamente distinti l’uno dall’altro e venir applicati ancor più diffusamente. Per questo fine però dobbiamo nuovamente risalire ai primi principi e accordarci intorno ad essi.

 

Primo principio. lo scopo finale dell’esistenza umana non é posto, in generale, in questo mondo presente. Questa prima vita è soltanto preparazione e semente di una più alta esistenza, di cui sentiamo intimamente la certezza, nonostante che nulla possiamo pensare sulla costituzione e specie e maniera di essa.

Secondo principio. Gli scopi che ci sono proposti per la vita presente, nonché questa medesima vita presente, conservano per noi valore e significato solo perché i primi ci vengono comandati, e perché soltanto nell’ultima questi scopi possono venir attuati. Tutta la
nostra possibile attività si presenta a noi, e può a noi presentarsi, solamente come esigenza
di quei supremi scopi della vita presente.

Non abbiamo pertanto da fare, in via prossima e immediata, se non con la vita presente: il suo fine prefisso é l’unico concepibile, e dev’essere perseguito con chiara coscienza dall’uomo savio e buono. Vogliamo [ora] ridurlo ai seguenti tre punti principali, e così descriverlo e distinguerne le parti più precisamente.

In primo luogo: tutta quanta l’umanità deve formare un’unica comunità puramente morale e religiosa. Questo é lo scopo della Chiesa, s’intende della Chiesa nella forma ideale, che come Chiesa visibile si trova ancora qua e là. A questo scopo si riferisce ogni educazione dello spirito con valore di mezzo.

In secondo luogo: tutta quanta l’umanità deve formare un unico stato interamente giuridico; il mutuo rapporto dei singoli uomini negli stati, il rapporto reciproco di questi stati sulla terra, deve essere ordinato, da capo a fondo, secondo l’eterna legge di giustizia della ragione; questo é lo scopo di ogni legislazione nei singoli stati e di tutte le alleanze e trattati dei popoli fra loro. - A ciò si riferisce buona parte delle scienze, quando non si consideri alla leggera [soltanto] la cultura spirituale da conseguirsi per mezzo loro (come, per altro rispetto, ci accadde di fare più sopra), ma il loro effettivo contenuto, come il mezzo per lo scopo.

In terzo luogo, infine: l’essere razionale deve interamente dominare la natura priva di ragione, e il morto meccanismo essere sottoposto al comando di una volontà. Lo scopo che solo, in qualche modo, un essere ragionevole dietro l’impulso della sua natura, si può prefiggere, deve essere attuabile fuori di lui nella natura senza vita, e la natura conformarsi alla volontà razionale.

- A ciò é mezzo parte meccanica, e buona parte delle scienze, giusta il loro contenuto.

- Applichiamo ora queste idee fondamentali più strettamente al nostro proposito.