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State ascoltando "Mastichiamo"

 

 

La prima edizione datata di questa canzone di Désaugiers, si trova nella Lyra Massonica del 1811, con il titolo Cantico di Banchetto cantato dalla Loggia Perfetta Riunione all'Oriente di Parigi e con l'indicazione dell'aria ripresa dal finale della commedia vaudeville di Madame Scarron, il cui frontespizio è riprodooto sopra.

Nell'edizione della Lyra Massonica del 1830, forse perché giudicata troppo poco decente, viene soppressa la terza strofa: "L'altro giorno pieno di zelo".

 


Ritornello e coro.

Mastichiamo (bis); Comus ci chiama,
Carichiamo, allineiamo
Barili, polveri e cannoni;
Afferriamo (bis) e sgobbiamo e infarciamo;
Non inaridiamo,
E cementiamo la nostra pinguedine.

Già il fuoco delle stelle
Sulle nostre tegole viene a brillare;
Cari Fratelli, raddoppiamo i veli,
È tempo di apparecchiare.
Un cielo puro e senza nuvole
Al porto ci condurrà tutti,
Poiché nei temporali
Non piove per noi.

Mastichiamo, ecc., ecc.

Se i santi muri di questo Tempio,
Ad ogni profano ignoto,
Ogni giorno offrono l'esempio
Delle più toccanti virtù,
É perché amico di tutti gli uomini,
Con i nostri nodi sacri,
Interamente Massoni che noi siamo,
Non saranno mai gessati

Mastichiamo, ecc., ecc.

L'altro giorno, pieno di un santo zelo
Per il divino numero tre,
Da qui vado dalla mia bella,
Ed io la bacio tre volte.
Di questo trasporto che la stupisce
Gli do la ragione...
Ah! mi dice la sbarazzina,
Resta sempre Massone!

Mastichiamo, ecc., ecc.

Piccola casa colma
Di un piccolo numero di eletti,
Era il gioioso dominio
Che Socrate amava di più.
Ora, questo eccellente uso
Che faceva della sua casa,
Proviamo che questo saggio
Fu Massone a quel tempo.


Mastichiamo, ecc., ecc.

E tu che, nella materia
Oscuramente intorpidito,
Non ha mai visto la luce,
Nemmeno al tocco di mezzogiorno,
È tempo che ti alzi
Ai nostri sublimi lavori...
Armati delle nostre glorie,
Marcia sotto le nostre bandiere!
 

Mastichiamo (bis); Comus ci chiama,
Carichiamo, allineiamo
Barili, polveri e cannoni;
Afferriamo (bis) e sgobbiamo e infarciamo;
Non inaridiamo,
E cementiamo la nostra pinguedine.