Loggia Har Tzion - Monte Sion -

Umberto M. da Milano, ritiene che la Qabalah "sia un campo da avvicinare eventualmente solo attraverso la Tradizione ebraica".

Una Loggia Massonica, è uno spazio sacro in cui la ricerca del divino non è legata a necessità religiose. Un Massone non si impegna con atti di fede, non è costretto da necessità di ortodossia, il suo pensiero è libero, attraversa il cielo (consentimi questa licenza) per spingersi direttamente, senza intermediari, verso il Grande Architetto dell’Universo (Aïn).

Le distinzioni che emergono tra "ortodossia" e "ricerca" sono sintetizzate nelle sottili differenze che esistono tra "amore mistico" e "amore religioso"; differenze che consentono di epitomare l'insegnamento Talmudico del Giudaismo storico e quello della Qabalah.

É evidente, soprattutto a persone che instaurano un rapporto d'amore con la ricerca, che all'epoca della Bibbia il salmista, desiderava ardentemente, nella sua religiosità di apprendere i precetti della Thorah, mentre dall'epoca Talmudica tale desiderio è più pronunciato tramite l'halakà e l'aggada, per cui se ne evince che mentre nella Thorah la Legge enunciata da Dio è confermata da un LIBERO impegno dell'uomo, nel secondo periodo questo è assunto in forza di una costrizione che deriva da un commento umano (de-oraytà e de-rabbanam). Però anche se nella Qabalah emergono le sottili distinzioni, di cui te ne ho accennato i contorni, questo nulla toglie al valore delle tue affermazioni, con cui mi ritrovo in perfetta sintonia: "La Qabalah è un campo da avvicinare eventualmente solo attraverso la Tradizione ebraica". E credimi, carissimo Fratello, non potrebbe essere altrimenti, perché solo un cieco o un ignorante (nel senso di disconoscere) potrebbe sostenere che la radici storiche e formative della Qabalah non siano nel Giudaismo, solo un pazzo potrebbe negare l'identità linfatica della Qabalah e del Giudaismo, solo un settario potrebbe negare, che all'alba della sua traduzione in lettera, la Qabalah, sia emersa sotto l'ombra protettiva, formativa, divulgativa del Giudaismo.

La Montesion è stata fondata, trenta anni or sono, con questo scopo, indagare la Tradizione ebraica. Proprio da questa indagine emergono tutti i contrasti che esistono tra "Ortodossia" e "Qabalah": Salvezza personale - Kelàl Yisraèl; Mizvoth - Rachmanà libà ba y; Aïn - Yavè; Dèvar Thorah - Divré Thorah; Codici ebraici - Codici Cabalisti; Materialismo spiritualista - Hetos dello Spiritualismo; Etica e morale Ebraica - Etica e Morale corrente; Universale - Particolarismo.

Noi supponiamo, comunque, che un sincretismo sia possibile per rende: tutto vero, tutto falso, tutto vero e falso insieme, tutto falso e vero insieme (parole di un Grande); e questo a seconda del punto di vista, in altre parole ipotizziamo nello Insegnamento i LIVELLI di TRADIZIONE per i tre soggetti: Ebreo Osservante, Uomo di Qabalah (ebreo osservante che studia la Qabalah) e Cabalista (che può anche non essere ebreo). Il percorso dei tre soggetti sarà ovviamente diverso, ma identica la meta ( e non potrebbe essere altrimenti), ed identica sarà ancora la motivazione iniziale, perché tutti aspirano alla deveckùth intendendo, però, tale attaccamento con contenuti e modalità diverse. Il primo con riferimento alla Mischna e alle Mizvoth, e quindi alla Masòra, il secondo al Dèvar Thorah e al Rachmanà Libà ba y che osserverà alla maniera farisaica della Kavvanà, il terzo, poiché libero da precetti tenterà, invece, la sintesi dell'insegnamento che lievita nell'antico Jahivismo e la nuova (relativamente) postulazione di Aïn e si distanzierà dagli altri per L’UNIVERSALITA’ dei contenuti ma in modo particolare per l'accento che graverà sulla salvezza individuale, superando il Kelàl Yisraèl.

Se terrai presente, nei tuoi giudizi, questo sincretismo non potrai non evidenziare l'inesattezza delle affermazioni di un Insegnamento "ortodosso" che favorisce la "missione" di un popolo a discapito della UNIVERSALITA’ dello stesso insegnamento e che antepone il Kelàl Yisraèl alla salvezza personale.

Questi aspetti sono approfonditi, in maniera indiretta, nella sezione lavori:

Il Non-Essere nella Tradizione 

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