"La Gamba"

Anonimo francese secolo XIII

 

 

 

 
 

Carissimi sono il Fratello Angelo C. di Udine “Obbedienza GOI”. Vi scrivo perché ho letto un testo: “La Massoneria la storia gli uomini, e le idee” – a cura di Zeffiro Ciuffoletti e Sergio Moravia – edizione Oscar Mondatori anno 2004, dove nel capitolo La Massoneria e la costruzione della nazione italiana redatto da Fulvio Conti , a pagina 141 è riportato: “ Viallet pone assai poco l’accento invece sul fatto che nel 1911 solo una provincia in Italia , quella di Udine risultava priva di aggregazioni liberomuratorie.” A me sembra che l’affermazione non risponda alla verità, ma potrei anche sbagliare, è così?
Siete mitici, grazie per il vostro lavoro.

 


 

 

Carissimo, purtroppo non siamo in grado di fornirti direttamente una risposta, abbiamo però chiesto aiuto allo studioso Fratello, CARLO A.R. PORCELLA di Udine, che ha investigato il problema e ci ha spedito le note che ti proponiamo:
 


Ben fa il Fratello Angelo C. di Udine, che avrei il piacere di conoscere, a dubitare dell’affermazione di Fulvio Conti, giacché il passo, per me, non friulano, ma ospite di questa meravigliosa regione d’Italia è quanto di più NON corrispondente al vero che si possa diffondere, per una infinità di motivi di cui mi limito solo a segnalarne alcuni:

Viallet è un ottimo storico della religione Valdese ma nelle bibliografie delle sue opere non sono indicate opere di storici friulani o almeno di storici nazionali che abbiano trattato della Libera Muratoria in Friuli.

Nel mese di giugno del 2006 fu presentata a Udine la seconda edizione del libro del Carissimo Fratello Antonio Celotti “La Massoneria in Friuli” – Del Bianco Editore –(Opera molto apprezzata e presente anche in numerose biblioteche di istituzioni cattoliche) che costituisce per il suo contenuto anche una smentita a quanto affermato dal Conti.

È, a parer mio, anche una analisi storica incompleta il non considerare la notevole influenza svolta fino ai primi decenni del novecento dai Fratelli di Udine e della sua provincia, già volontari garibaldini tanto da condizionare l’azione anche della vita profana.
Pertanto ignorando completamente quanto scritto in merito dagli storici friulani, perché potrebbero essere “di parte” preferisco far riferimento ai numerosi articoli e campagne di stampa denigratorie condotte dai diversi giornali “clericali” dell’epoca contro i Liberi Muratori e precisamente:


Il Cittadino Italiano;

La Vita del Popolo;

La Concordia;

Il Piccolo Crociato;

Il Crociato;

La Nostra Bandiera;

Corriere del Friuli;

La Vita Cattolica.


Tali periodici benché cattolici molto spesso integravano la loro avversione verso la Libera Muratoria con l’antisemitismo. (Vedasi la campagna denigratoria contro Riccardo Luzzatto)

É opportuno ricordare anche alcuni organi di stampa locali non legati all’ambiente clericale anche se alcuni furono contigui ad esso:

 

Giornale di Udine;

La Patria del Friuli;

Il Friuli;

Il Paese;
Il Lavoratore Friulano.


Non credo si possa ignorare anche il continuo avvicendarsi di Fratelli Liberi Muratori nella direzione della condotta sanitaria di San Daniele del Friuli dal lontano 1854 con Antonio Andreuzzi fino agli ultimi decenni del ventesimo secolo.
Appare incomprensibile dimenticare l’importante opera svolta anche nella vita profana dai Fratelli, di cui per brevità mi limito a ricordarne solo alcuni: Silvio Andreuzzi, Bonini Pietro, Augusto Berghinz, Attilio Luzzatto, Riccardo Luzzatto, Oscar Luzzatto, Fabio Luzzatto, Elio Morpurgo, Guglielmo Heimann, Ettore Sachs.
Certamente le Officine in cui essi operarono non furono molte ma furono adeguate alla popolazione residente in Udine e provincia e costantemente denigrate dagli organi di stampa clericali del Friuli.
Non possono essere dimenticati alcuni episodi di rilevanza nazionale, che ebbero per protagonisti i Liberi Muratori della Provincia di Udine che furono:

  • La lunga battaglia nel consiglio comunale di Udine per la costruzione di un forno crematorio nel cimitero condotta dal 1879 fino al 1884 anno della sua attivazione.

  • La vivace polemica fatta dagli organi di stampa clericali e non nel 1890 per l’attuazione della legge per la soppressione delle Opere Pie per essere sostituite dall’attività assistenziale.

  • Le dimissioni nel 1890 da parte del Ministro delle Finanze Seismith Doda a seguito del discorso pronunciato in suo onore dall’avvocato Feder di Venezia durante la visita a Udine organizzata dal sindaco di Udine Fratello Elio Morpurgo e dalle altre autorità cittadine.

  • Il congresso della Società Dante Alighieri nel 1903 con la partecipazione del Fratello Ernesto Nathan.

  • La collocazione in Udine e provincia di numerose lapidi nel 1912 da parte dei Fratelli udinesi, finanziati anche da quelli friulani residenti nell’America del Sud, per ricordare: Paolo Sarpi, Mazzini e tutti i Fratelli che avevano partecipato alle guerre di indipendenza ed alle campagne garibaldine.

  • Il ruolo dei Liberi Muratori della provincia di Udine nel sostegno del movimento irredentista di Trieste nonché nella preparazione del primo conflitto mondiale.

Concludo ricordando un Fratello tra i più amati del Friuli Venezia Giulia, Romeo Battistig che fu una figura molto attiva della Libera Muratoria dell’epoca. Egli fece parte della R:.L:. La Vedetta e della R:.L:. Nicolò Lionello, ambedue di R.S.A.A.


Battistig fu colui che ai funerali di Heimann nel 1908 lesse il particolare saluto che il G:.M:. Ettore Ferrari inviò per quella circostanza. Inoltre Ferrari fu anche presidente della Commissione per la scelta del bozzetto del monumento a Mazzini.
Sul rapporto tra Battistig e Ferrari ritengo che ci siano ancora aspetti interessanti da conoscere per avere una visione completa dell’importanza avuta dalla Libera Muratoria in Friuli in quel periodo.
Alcuni sostengono, senza peraltro portare prove concrete, che Ernesto Nathan venne a Udine una seconda volta. (la prima nel 1903 in occasione del congresso della Dante Alighieri).

Battistig fu anche colui che pose sulla bara di Silvio Andreuzzi la sciarpa del Rito, logicamente dopo un discorso, che la stampa del “pretume romano” (termine mutuato da Garibaldi e Andruzzi padre) criticò ferocemente.

Critica che continuerà anche in occasione delle ricorrenze, come il 31 maggio 1914 il giornale
“La Concordia “ destinato agli aderenti alle società operaie, commentava le cerimonie del secondo anniversario della morte di Silvio Andreuzzi – Fratello e del Rito S.A.A. - a Navarons scrivendo: …tutti poterono vedere che la cerimonia di Navarons fu non ora serena di italianità ma ora grigia di socio-massonica cospirazione. Vi intevenne Battistig venerabile della Massoneria udinese, che parlò e ripetutamente. Si portarono in giro le ceneri tra l’inno di Garibaldi, dei lavoratori e che so io, come fosse una scampagnata del 1° maggio. Tutto fu pagano in quel trasporto, anzi tutto anticristiano e perciò tutto antitaliano. Riconosciamo e plaudiamo l’opera veramente patriottica degli Andreuzzi, deploriamo il loro asservimento massonico e lo sfruttamento che la brutta obbrobriosa setta - condannata da ogni sereno spirito italiano continua a fare delle loro ceneri.

Tale azione “sovversiva” contro Romeo Basttistig benché sia continuata con il “metodo del silenzio” dal solito “pretume romano” non ha impedito che numerosi comuni della Regione intitolassero al Fratello Battistig strade e piazze o lapidi in sua memoria.

A tal punto sento anche il dovere dire che nel comune di Meduno di cui la Frazione di Navarons fa parte, v’é una frazione che si chiama Borgo Pitagora.
Certamente tale nome al piccolo centro abitato, non fu dato per i “certamina” matematici o per i congressi di geometri o agrimensori che non furono mai svolti nei decenni precedenti e successivi al 1100% in tale amena località.

Sperando di aver soddisfatto il F:. Angelo C. invio cordialissimi saluti unitamente ad Un Fraterno Triplice Abbraccio


Nostro dovere ringraziare il F:. CARLO A.R. PORCELLA per questa suo dotto contributo.

 



Bibliografia

  • Presenze Ebraiche nella Massoneria Friulana fra Otto e Novecento” di Adonella Cedermas

  • Navarons e i moti del 1864 – di Diogene Penzi – Comune di Meduno 1966

  • Un pugno di eroi contro un impero – Il tentativo insurrezionale veneto nel 1864 secondo l’istruttoria processuale austriaca di Gelio Cassi – Stem – Modena 1932.

  • Manoscritti inediti del museo risorgimentale di Udine di P.V. De Vico - Arti Grafiche F. 1966.

  • Alcuni cenni sui moti del Friuli 1864 – di Marziano Ciotti –  Tipografia Antonio Cosmi – Udine 1880.

  • Uomini e fatti del risorgimento friulano 1848-1870 di Giacomo Comino Tipografia Grafica Moderna – Udine 1960

  • Una grande Loggia – La Dante Alighieri di Torino di Luigi Polo Friz in Hiram n° 1/2000  Società Erasmo – Roma

  • La Massoneria in Friuli – di Antonio Celotti – Editore del Bianco- edizioni 1982 e 2006

  • La Massoneria Italiana nel decennio postunitario . L. Frapolli di Luigi Polo Friz – F. Angeli 1998

  • Romeo Battistig di Antonio Pozzo;

  • Romeo Battistig di G. De Monte – Arti Grafiche Tabacco;

  • Un Asceta della Patria di Venezia Attilio;

  • Come un frutto spontaneo della libertà di Antonini Canterin Luigi – edito da Banca di Credito Cooperativo di San Giorgio e Meduno;

  • La Guerra e il Friuli di Del Bianco G - Del Bianco Editore.

  • I Friulani d’Argentina –Lapidi e monumenti commemorativi commisionati a Udine 1910-1915 di Marta Zanuttini in Bollettino delle Civiche Istituzioni Culturali – Numero 5 anno 1999.

  • Raccontare Udine – di Elio Bartolini, Giuseppe Bergamini, Lelia Sereni –Istituto per l’Enciclopedia del Friuli V.G. - anno 1983.

  • Il Serpente Biblico di Valerio Marchi – Kappa Vu editore – Udine Marzo 2008.


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