"La Gamba"

Anonimo francese secolo XIII

 

 

 

 
 

Renato, un nostro gentile Ospite, ci chiede:. Nelle logge italiane si legge un brano del vangelo di Giovanni, in quelle ebraiche cosa si legge e in quelle musulmane? il Corano? E quale stura? 
 Grazie.

 


 

Carissimo Renato, rispondiamo alla tua domanda con le parole del carissimo F:. Moreno Neri che ha dedicato all’argomento un interessante studio.

Nella Massoneria italiana è denominato “Libro Sacro” o “Libro della Sacra Legge”, quello che si pone sull’ara, o altare dei giuramenti. Si tratta dello stesso “arredo” che nella Massoneria anglosassone è denominato come Volume of the sacred Law, spesso chiamato anche con l’abbreviazione VSL. È, assieme a Squadra e Compasso, una delle Tre Grandi Luci, sulle quali il candidato, chiamato a prestare la Promessa Solenne, stende la mano destra aperta, ed è chiamato Libro Sacro o Volume della Sacra Legge, e non Bibbia benché sia quest’ultima ad essere utilizzata dalla maggior parte dei Liberi Muratori in occidente.

 
Ogni popolo ha avuto ed ha tradizioni sacre spesso raccolte in un libro, e nella attuale Massoneria Speculativa o Moderna che si accinge a celebrare il suo terzo secolo di vita – vi sono non meno di sette proposte d’utilizzo del VSL (Volume of the sacred Law) o del LSL (Libro della Sacra Legge, se vogliamo italianizzare l’acrostico), per le diverse Logge sparse in tutto il mondo, da Israele alla Nuova Zelanda, dal Marocco a Singapore.

Possiamo così riassumerle:
1. La Bibbia (Vecchio Testamento) per gli Ebrei;
2. la Bibbia (Vecchio e Nuovo Testamento – nelle diverse versioni cattolica, ortodossa e protestante) per i cristiani;
3. Il Dhammapada (La via del Dharma) per la grande corrente buddista mahayana (o “grande veicolo”) presente in Cina, Corea e Giappone (l’altra corrente presente in India, Ceylon, Birmania e Cambogia, la hinayana, non riconosce un Essere Supremo);
4. La Gîtâ per gli hindù;
5. L’Adi Granth, noto anche come Guru Granth Sahib, per i sikh;
6. Il Corano per i musulmani;
7. Lo Zend Avesta per parsi e zoroastriani.
Ognuno di questi libri sacri fa riferimento a una Divinità Suprema.
 

Per meglio venire alla tua domanda: in una Loggia israelita, ove il solo Vecchio Testamento o Bibbia ebraica, composta da 24 libri e suddivisa in tre sezioni: la Torah (o Pentateuco, i primi cinque libri della Bibbia ebraica), i Nevi’im (“Profeti”) e i Ketuvim (“Scritti”), è la scrittura sacra della comunità di maggioranza, potrà accadere che, accanto alla Bibbia ebraica, sia aperto un Nuovo Testamento se sono presenti in Loggia membri cristiani, se sono presenti Fratelli musulmani sarà aperto anche il Corano. In entrambi i casi vi saranno collocati Squadra e Compasso.

In una Loggia di Singapore, nella cui Repubblica sono presenti vari gruppi religiosi, vi sono sempre tutti e sette i volumi sull’altare, di cui sei sono aperti. La Bibbia usata contiene entrambi i Testamenti ed è aperta soltanto sul Vecchio. Squadra e Compasso sono normalmente disposti sulla Bibbia, ma quando un candidato deve prestare promessa su un altro libro, un’altra Squadra e Compasso sono disposti su di esso. Il Corano è di regola tenuto chiuso fino al momento della ripetizione della promessa solenne e non deve essere toccato dalle mani nude di un non-musulmano. I Fratelli, quindi, oltre a portare i guanti com’è uso in Loggia, tengono il libro sacro dell’Islam solitamente coperto da un panno bianco.
 

Nelle Logge hindù vi sono in genere sei libri sacri sull’altare, di cui cinque aperti — la Bibbia infatti è aperta soltanto sul Vecchio Testamento, e poiché non vi sono Massoni buddisti in India, manca il Dammapada. Durante le Iniziazioni Squadra e Compasso sono disposti sul libro dove dev’essere prestata la Promessa da parte del Candidato, mentre negli altri lavori normali sono disposti sul libro della fede del Maestro Venerabile.
Altre Logge dell’India tengono soltanto la Bibbia sull’ara, e vi mettono uno degli altri libri quando richiesto dalla promessa solenne. Del resto, questa visione dell’edificazione di un Tempio universale in cui si manifesta al meglio il Divino tra uomini, che, pur di fedi diverse — cattolici, anglicani, musulmani, hindù, sikh ed ebrei — fraternamente lavorano in Loggia fianco a fianco è raccontata da Rudyard Kipling nella suggestiva poesia
Mother Lodge (Loggia Madre).
La Loggia che egli rese celebre con i suoi versi è quella a cui fu iniziato nel 1886, la L:.“Hope and Perseverance” di Lahore nel Punjab indiano. Il futuro Premio Nobel per la letteratura fu iniziato da un M:.V:. hindù, promosso Compagno da un Venerabile musulmano ed elevato al grado di Maestro da un Venerabile inglese.

Se vuoi prendere visioni dell’intero articolo vai nella sezione dedicata dei “Contributi esterni”

 

Il Libro della Sacra Legge

 

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