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Regole per l'investigazione esoterica (1)

 

Fino ad oggi abbiamo affrontato lo studio della Qabalah dal punto di vista dei contenuti dell'insegnamento, e numerose notizie teoriche sono state esposte, con le riserve dovute, invitando alle verifiche e approfondimenti individuali. Da dire, comunque, che gli elementi esposti negli appunti di studio sulle lettere dell'alfabeto ebraico, sono più che sufficienti per un approccio alla radicalità ebraica.

Le lettere studiate permettono, infatti, non soltanto per se stesse ma soprattutto per le notizie sui rispettivi valori ideografici, di avvicinarci all’intelligenza delle radici della lingua ebraica.

Con ciò, non si intende sostenere che uno studio così supportato, possa essere completo ed esauriente, ma lo si prospetta soltanto nell’ottica propositiva di una metodologia, che ognuno potrà e dovrà, in seguito, personalizzare e approfondire.

Cercheremo, comunque, per un tema che riveste particolare importanza nell’investigazione esoterica, di essere i più esaurienti possibili.

Stabilito il tema, tracciamo lo scopo e le regole di esecuzione.

É evidente che è il senso letterale di un testo, sospettato di velarne uno esoterico, il punto di inizio di qualsiasi investigazione. Se desideriamo, pertanto, penetrarne i contenuti, scoprire, cioè, quanto è presente sotto la lettera, obbligatoriamente occorrerà partire dal senso letterale, per dei motivi noti, ma che per comodità di seguito si riportano:

  • Esiste sempre la corrispondenza analogica tra il contenuto e l’aspetto letterale di un testo. Questo, quale conseguenza dell’insegnamento tradizionale, il quale afferma che tutto ciò che è espresso in scrittura palese, deve essere l’immagine e il simbolo sensibile di una realtà intelligibile, velata sotto il segno misterioso della lettera (ebraica).

  • Anche nei casi in cui non esiste una corrispondenza diretta, la filiazione, tra i due sensi, può tuttavia, salvo coincidenze eccezionali, ristabilirsi sempre.

  • Se per un motivo anomalo, causato dalla corruzione della lingua o, più verosimilmente, a causa dell’ignoranza dei traduttori e copisti, non è più possibile trovare questa corrispondenza, sarà il valore ideografico dei segni che costruiscono la parola, a precisare se esiste realmente un senso esoterico nel testo.

Partendo da queste prime nozioni, si possono formulare, a proposito di una ricerca sul contenuto esoterico dei testi sacri, quattro regole:

  1.  Partire dal senso, o più esattamente, dai differenti significati concreti - alcune volte antinomici - attribuiti dai lessici, ai termini studiati.

  2. Scegliere fra questi significati, quello che sembra meglio convenire a tale termine, tenendo conto del piano, e, in questo piano, dell’ordine gerarchico al quale si riferisce il passo del testo in esame.

  3. Verificare questo significato con il valore ideografico dei segni della Base radicale, o della Radice semplice oppure composta, e non accettarne il senso se esso non è pienamente confermato da questa verifica.

  4. Se nessuno dei significati classici, quelli comunemente accettati, resiste a questo tipo di verifica, non esitare a rifiutarli, accogliendo per veritiero (esotericamente parlando), soltanto ciò che l’analisi delle singole lettere fornisce.

  Da qua i seguenti corollari:

  • Quando si controlla un significato per mezzo del valore ideografico dei Segni che costruiscono la parola (punti 3 e 4), occorre iniziare, sempre, da quello dei Segni in cui il senso simbolico si mostri come il più concreto (applicazione al Segno della regola 

  • Se da questo controllo, non emerge nessun senso esoterico, si può tenere per assicurato che il passo studiato non nasconde significati di simile natura.

 

 

 

[1]  Estratto e adattato da: “Esoterisme de la Genèse” di A.E. Chauvet - Société des Journaux et Publication du Centre Paris 1946.

 

Regole per l'Indagine Radicalità Ebraica Base Radicale

Radice Ebraica Tavola Sinottica