rca (Asher), Il quale, Colui che

Questa parola si trova sulla bocca dell'Altissimo, quando si rivela a Mosé dicendo: hyha rcahyha. Serve da collegamento tra il soggetto (hyha) ed il predicato (hyha) di questa frase. rca è quindi la copula fondamentale di ogni relazione, l'espressione della Relazione superiore che costituisce la Realtà dell'Assoluto. Lo Zohar chiama rca il Mediatore dell'Alleanza, per cui sembrerebbe che questa parola esprima lo Spirito Santo, fungendo da tratto d’unione tra il Padre generatore e il Figlio generato, rappresentati qui dalle due parole hyha.

L'etimologia della parola rca è ancora sconosciuta, l'idea della relazione sembrerebbe concentrarsi sulla lettera c. Questa lettera, secondo Fabre d'Olivet, esprime ogni movimento che raggiunge il suo scopo con dolcezza e questo risponde bene all'idea della copula di relazione che trasferisce ad un soggetto l'attribuzione di un atto o di uno stato. Il simbolo c rende esplicito il ternario, racchiuso nella lettera a.

La lettera r - che chiude la parola - esprime ogni movimento autonomo e ripetitivo. Il suo simbolo rappresenta la testa dell'uomo, certamente quale sorgente di ogni direzione. Le tre lettere della parola rca sembrano corrispondere alle tre Persone della Santa Trinità: la lettera a al Padre, la c al Figlio Incarnato e la r allo Spirito.

Il valore numerico di questa parola è 200+300+1(=501): l'unità di fronte al quinario nel dominio che risponde alla derivazione più remota. Il quinario - che esprime l'autonomia della personalità - si mostra qui come lo strumento che consente all’unità di penetrare in ogni luogo, stabilendone delle relazioni.

 

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