Schema dei dieci Sephiroth [1]

1 .

Kether Elyon

: la “Suprema Corona” di Dio;

2 .

H’cmâ

: la “Saggezza” di Dio;

3 .

Binâ

: la “Intelligenza” di Dio;

4 .

H’esed

: la “Misericordia” o lo “Amore” di Dio;

5 .

Guebourâ o Din

: la “Potenza” di Dio, manifestata principalmente come il potere di giudizio severo, e di castigo;

6 .

Rahamim

: la “Misericordia” di Dio, alla quale incombe il compito di mediazione tra le due Sephiroth precedenti: il nome “Tiphereth” (Bellezza) è utilizzato raramente;

7 .

Nétzâ

:la “Pazienza Costante” di Dio;

8 .

Hod                     

: la “Maestà” di Dio;

9 .

Yesod

: la “Base” o il “Fondamento” di tutte le forze attive di Dio;

10.

Malcouth

: il “Regno” di Dio, abitualmente descritto nello Zohar come Keneseth Israel, l’archetipo mistico della comunità d’Israele, o come la Shekhinah.

 

 

La Qabalah di Aleph [2]

Secondo Rabbi David Ben Zimra - RaDBaZ

Aleph A prima lettera dell’alfabeto ebraico, sottintende la sephira Kether, la prima delle dieci sephiroth.

L’Aleph A è la prima lettera del nome divino HYHA, che designa Kether la prima sephira.

Essa A è costruita da una W Vav e da due Y Yud. Il valore ghematrico di queste tre lettere è: 6 +10+10=26 che è l'equivalente numerico del nome divino HWHY.

L’Aleph contiene i dieci Sephiroth:

La prima Y Yud, posta al di sopra della W Vav, designa la Sephirâ H’ocmâ; è la spiegazione dello Y Yud del nome divino.

L’estremità superiore di questa Y Yud nomina la Sephirâ Kether.

Quella inferiore, invece, quella che lo collega alla W Vav, designa la Sephirâ Binâ.

La W Vav ha per valore numerico sei: mostra, quindi, la sesta Sephirâ, Tiphereth, e l’insieme organico delle sei Sephiroth di cui essa fa parte e di cui costituisce il cuore e il tronco, cioè H’esed o Gedoulâ, Guebourâ o Din, Tiphereth, Nétzâ, Hod, Yesod.  

Lo Y Yud che è al di sotto della W Vav, simboleggia la Sephirâ Malcouth, la quale è anche indicata con il nome di H’ocmâ Tetaa, la H’ocmâ inferiore, perché essa è la decima Sephirâ (lo Y Yud = 10).

 

Le tre lettere che graficizzano l’Aleph A accennano anche i tre Olim:

- Il mondo dell’intelligenza (Olam Hasékhel)

- Il mondo della costruzione (Olam Habinyan)

- Il mondo della generazione (Olam Hanékéva).

 

Ci si potrebbe chiedere per quale ragione lo Y Yud inferiore si congiunge, alla W Vav, con la sua parte superiore, mentre lo Y Yud in alto si salda, alla W Vav, con quella inferiore, in quanto è il contrario che dovrebbe avvenire.

 

Due risposte sono possibili, a questo quesito:

 

1° La W Vav si eleva in alto nel mondo delle Sephiroth, e nella sua ascesa trascina lo Y Yud inferiore che le è unito.

2° É per avvicinare la Misericordia, che regna in alto, al Rigore, che domina in basso: infatti se la Misericordia non discendesse in basso, per mitigare il Rigore, il mondo stesso non potrebbe sussistere.

 

L’Aleph A mostra le tre Sephiroth superiori:

- Lo Yud in alto a destra, indica la Sephirâ H’ocmâ;

- Lo Yud in basso a sinistra, la Sephirâ Binâ;

- La Vav, nel mezzo, sottintende la Sephirâ Kether che unisce e armonizza le due precedenti.

 

Analogamente l’Aleph A designa anche tutte le altre triadi del mondo Sephirotico.

- Lo Y Yud in alto a destra, indica la Sephirâ Guedoulah (H’esed);

- Lo Y Yud in basso a sinistra, la Sephirâ Guebourâ (Din);

- La W Vav nel mezzo, designa la Sephirâ Tiphereth che le collega e le armonizza.

- Lo Y Yud in alto a destra, sottintende la Sephirâ Nétzâ;

- Lo Y Yud in basso a sinistra, la Sephirâ Hod;

- La W Vav nel mezzo, indica la Sephirâ Yesod, chiamata anche piccola Vav (Tiphereth è la grande Vav)che le raccorda e le armonizza.

 

Riassumendo:

- Lo Y Yud in alto indica la colonna di destra: H’ocmâ, H’esed, Netzâ;

- Lo Y Yud in basso, invece, la colonna di sinistra: Binâ, Guebourâ (Din), Hod;

- La W Vav la colonna mediana: Kether, Tiphereth, Yesod.

 

L'Aleph A comprende, dunque, tutte le Sephiroth, tutte le forze divine, che governano l’uomo e l’universo.

Essa A è la lettera dal suono più leggero, più sottile, più spirituale, il meno udibile, proprio come Kether, che è la Sephirâ più elevata, la più nascosta, la meno percettibile. É praticamente una lettera muta, così come Kether è una Sephirâ inconcepibile e inimmaginabile (essa porta d’altronde il nome di Aïn, Nulla).

Se si capovolge, l’Aleph A non perde la sua forma. Il rovesciamento di una lettera è, generalmente, il segno del Rigore (perché equivale alla sua distruzione). Ora la Sephirâ Kether, che sottintende l’Aleph, è la Misericordia pura, assoluta; essa non ha in se nessuna traccia di rigore.

Il nome divino YHVH  HWHY comprende le dieci Sephiroth e tutta la Torà è intessuta con esso; è l’identica cosa per l’Aleph A, il cui valore ghematrico delle lettere che lo scrivono ( YWY) è identico a quello di YHVH, cioè 26.

L’Aleph A sostiene tutto ciò che è in alto e tutto ciò che è in basso e tutto dipende da lei. Essa A è la sorgente della vita dell’universo e il fondamento dell’esistenza del cosmo.

Il valore ghematrico delle plenitudini delle lettere che la costruiscono graficamente (YWY), è uguale a:

DWY=20 +WAW=13 + DWY=20   20+13+20=53; scrivendo la plenitudine della Vav con una Yud al posto dell’Aleph (WYW) il valore ghematrico 53 diviene 62, aggiungendo a questo il numero 3, cioè la quantità delle lettere che graficamente compongono l’Aleph (YWY), otteniamo 65, cifra del nome divino Adonai (YNDA=1+4+50+10=65). Così i due nomi di Dio YNDA e HWHY sono compresi nell’Aleph.

La Torà non inizia con la lettera Aleph, perché essa è una lettera troppo spirituale, e il mondo non poteva sopportarla. Tuttavia essa è presente, allo stato di traccia, nella punta della B Beth.

TY$ARB può leggersi TYB   $AR la testa, la punta di Beth.

Sul Sinai, però, Dio ha iniziato i suoi dieci Comandamenti con l’Aleph. I dieci comandamenti sono composti da 613 lettere e testimoniano le 613 prescrizioni. Così tutto è compreso (per il Mispar Quatan, il piccolo numero) nella misura di 10; nulla di ciò che esiste gli è esteriore.

 

La parola FLA Aleph significa: apprendere, insegnare, perché la Sephirâ H’ocmâ, la Saggezza, nasce dalla Sephirâ Kether, indicata con l’Aleph A.

La parola FLA Aleph appartiene alla stessa famiglia del vocabolo FWLA Alouph, principe, capo, in quanto la Sephirâ Kether, che l’Aleph simboleggia, domina tutte le altre Sephiroth. Essa è la loro “corona”, e regna sul mondo Sephirotico.

Le lettere della parola FLA Aleph, sono quelle della radice ALP, che esprime le idee di separazione, di trascendenza, di soprannaturale, di miracolo. La radice ALP  P-L-A disegna tutto ciò che sfugge al determinismo della natura. Tale è anche il carattere della Sephirâ Kether, designata con Aleph. Le lettere della parola FLA Aleph, sono ugualmente quelle della radice LPA A-Ph-L, oscurità. La Sephirâ Kether è, infatti oscura, perché è la più nascosta, la più inaccessibile di tutte. É oscura per la comprensione umana che non può assolutamente raggiungerla, ma in se stessa è Luce, Luce oscura, perché il suo splendore è talmente abbagliante che acceca.

La parola FLA Aleph inizia con LA A-L che sottintende H’esed, l’Amore. Questo per mostrare che al livello di Kether (simboleggiata con l’Aleph), non regna che l’Amore e la Misericordia, non vi è, cioè, nessuna traccia di Giudizio e di Rigore.

 

Le lettere della parola FLA Aleph sottintendono ugualmente i tre mondi:

- La Aleph A, il mondo dello spirito;

-La Lamed L, il mondo della costruzione (la L Lamed rappresenta, appunto, una costruzione che si eleva);

- La Phé  F, il mondo della generazione.

 

- La A, è lo spirito;

- La L, è il corpo;

- La F, è il passaggio della potenza all’atto - la realizzazione materiale;

 

- La A, è il mondo degli angeli;

- La L, è il mondo degli astri;

- La F, è il mondo in basso, quello inferiore.

 

Il prefisso Aleph A, indica il futuro, cioè quello che è ancora nascosto, invisibile, ancora da manifestare, ciò che non è ancora presente, ma lo sarà, quello che è in via di essere.

I due nomi di Dio HWHY YHVH e HYHA AHYH sono costruiti con delle lettere labili, che sono YWHA. Queste lettere labili sono tutte presenti nell’Aleph A. Nella sua grafia, infatti, si riconosce in maniera assai netta la W Vav e lo Y Yud: rimarrebbe la H  Hé, che, in realtà, sarebbe occultata nello Y Yud inferiore. La lettera, del resto, costruita da una W Vav e da una D Daléth (valore ghematrico 6+4=10), ha la stessa espressione numerica dello Y Yud [3].

Lo Y Yud inferiore dell’Aleph A, che mostra la Shekhinah e Malcouth, ha la testa verso il basso, perché la Souka, la casa del Re Davide, che la Sephirâ Malcouth anche rappresenta, è rovesciata. Ma il Santo, benedetto egli sia, la rialzerà.

 

Nella parola FLA Aleph, l’Aleph ha per vocale ( _ ) il patah; è un segno semplice e il suo nome significa: apertura. Essa A designa, quindi, una sorgente puramente spirituale, tutta Misericordia (Kether), sempre aperta, che alimenta il fiume (Binâ) destinato a dissetare i mondi inferiori.

La L Lamed ha per vocale la Tséré (..), costituita da due punti, perché la lettera Lamed L sottintende il mondo della costruzione, quello di mezzo, che collega alla Misericordia e al Rigore; alla destra e alla sinistra.

La F Phé non ha vocali particolari, perché essa può ricevere tutte le vocali, cioè tutte le forze, sia buone sia cattive e provenienti dalle due lettere superiori, quindi dai mondi in alto. 

Il valore ghematrico, de nome divino HYHA AHYH, secondo il Mispar Quatan (il piccolo numero) è 1+5+1(0)+5=12, come quello di FLA Aleph 1+3(0)+8(0)=12. Prova in più che essa A configura la Sephirâ Kether.

Se al numero 12 si aggiunge 3, le lettere della parola FLA Alpeh, otterremo 12+3=15, cifra del nome divino HY legato alla Sephirâ H’ocmâ.

FLA A-L-F = 1+30+80 = 111+1 (la lettera A) = 112 = HWHY + OYHLA: Dio (YHVH  HWHY) e il suo nome Élohïm OYHLA sono  Un(o)iti nell’Aleph A.

Nella parola FLA, LA sottintende H’esed, l’Amore, e F è l’iniziale della espressione QXCY  DXP, il Rigore. Perché nell’Aleph FLA, l’Amore contiene, trattiene il Rigore affinché non si estenda nel mondo.

L’Aleph A, scritta in piccolo (nella Torà) indica Malcouth mentre quella scritta più grande (grandezza del testo) indica Kether. Così essa A è il principio e la fine; in lei, la fine è nel principio e il principio è nella fine; è la base e la sommità, ingloba ogni cosa, e nulla si trova al di fuori di lei.

“Essa ci ha fatto in lei e noi siamo in lei” (“in lei) è, nel testo originale, scritto con un A ( AL) invece di una W (WL); quindi bisognerebbe leggere: noi siamo a (L) Aleph ( A)”.

 

  

 

Riepilogo

 

La figura di Aleph A è formata da tre lettere: in alto a destra una Yud Y; in basso a sinistra una Yud Y; nel mezzo una Vav W. Quest’ultima lettera fa salire lo Yud posto in basso e discendere lo Yud collocato in alto.

 

- Lo Yud Y superiore è Dio;

- Lo Yud Y inferiore è il mondo;

- La Vav W è l’uomo spirituale.

- La Vav W fa salire lo Yud Y posto in basso verso l’alto, e fa discendere lo Yud collocato in alto verso il basso.

 

Il ruolo dell’uomo, creato il sesto giorno, Vav W, mediatore fra l’alto e il basso, è quello di far discendere Dio nel mondo e di elevare il mondo verso Dio.

 

- Lo Yud Y superiore è Dio;

- Lo Yud Y inferiore è l’uomo;

- La Vav W eleva l’uomo verso Dio, e fa discendere Dio verso l’uomo.

La grafia della Vav W è il modello ideale dei rapporti tra Dio e il mondo, e tra Dio e l’uomo.

Nell’Aleph A si ritrovano riuniti Dio, l’uomo e il mondo.

 

- L’Aleph A è l’immagine dell’Uomo

- Dell’Uomo che comprende Dio e il Mondo

- Dell’Uomo che è al contempo microthéos e microcosmo.

 

 

[1] - Estratto dall’opera “Le grandi correnti della mistica ebraica” di Guershom Scholem.

[2] - Estratto da “Maguen David”, opera mistica sulle lettere ebraiche del XVI secolo (Egitto)

[3] - É affascinante che i nomi di Dio, principalmente HWHY, che cita la sua stessa essenza, siano costruiti esclusivamente con lettere “labili”, instabili. Dio, lo Spirito, non è una potenza materiale; è una forza spirituale che è possibile esprimere se non per il tramite della labilità e della fragilità.

 

 

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