Domande e risposte (2)

 

D. Quante luci nella Loggia? 

R. Tre. 

D. Quali? 

R. Il maestro, i compagni ed il sorvegliante. 

D. In quale maniera sono disposte le luci? 

R. Una a oriente e una a occidente, ed una in mezzo. 

D. Per chi è quella a Oriente? 

R. É per il maestro, quella ad occidente per i compagni d'arte e quella di mezzo per il sorvegliante. 

D. Che cosa c'è dietro il sorvegliante? 

R. Tre mensole. 

D. Che cosa c’è su di esse? 

R. Ci sono tre regoli. 

D. Quali? 

R. Di 36 piedi, di 34 piedi e di 32 piedi.  

D. A cosa servono? 

R. Quello di 36 piedi per servire da livella, quello di 34 piedi per livellare e quello di 32 piedi per misurare il campo. 

D. In che modo è stata utilizzata la Parola per la prima volta? 

R. La si comunicava al re David, mentre faceva tagliare delle pietre dalla cava, per distinguere gli artigiani dai manovali. Dio si ricordò del re David e lo portò via, Salomone gli succede e gliela diede. 

D. Quale è la lunghezza del tuo canapo?  

R. È lungo la distanza  tra il mio ombelico ed i miei capelli.  

D. Perché? 

R. Perché tutti i segreti riposano là. 

D. Per chi restate saldo sulle vostre opinioni? 

R. Per chi rimase saldo sulla cima del pinnacolo del Tempio. 

D. Come fu costruito il Tempio? 

R. Per opera di Salomone, e Hiram che fornì gli strumenti per questo lavoro: fu Hiram a portarli dall'Egitto; era figlio di una vedova; fornì ogni tipo di attrezzi: picconi, vanghe, pale, ed ogni cosa relativa al Tempio. 

D. Dove riposa il maestro? 

R. In un ricetto di pietra, sotto la finestra d'occidente con l'occhio ad oriente aspettando l'alba per mettere i suoi uomini al lavoro. 

D. Dove la nobile arte o scienza fu trovata quando venne perduta? 

R. Fu ritrovata su due colonne di pietra, una inaffondabile e l'altra mai preda delle fiamme. 

  


 

I Due Nomi 

Salomone innalzò due colonne dando ad esse nomi straordinari: quella di destra, chiamò Jachin questo nome significa «in lui, c'è forza», nomi con riferimento non solo al materiale ma anche alla fermezza dell'eletto che si tiene anche davanti a Dio, sia per il presente che per il futuro. Per il presente i figli di Dio hanno ricevuto la forza interiore, in futuro Dio li stabilirà col suo Spirito di grazia affinché non si separino mai da lui e da quello che fu loro insegnato. 

Questi due Nomi sembrano segnalare le due chiese, quella degli ebrei e dei Gentili. Quella degli ebrei con Jachin, a destra, poiché [lacuna nel testo] Dio voleva alla lunga dare stabilità, non pervenendo a tale stabilità a causa dell'ostinazione di spirito con la quale dovevano respingere il Cristo all'epoca della sua venuta; quella dei Gentili contrassegnata da Boaz, a sinistra, a causa della forza che fu in lei quando aderì al Cristo. 

Il Cristo iscriverà su queste colonne nomi migliori di quelli di Jachin e di Boaz, giacché dapprima iscriverà il nome di Dio, sicché sia evidente per tutti, che si tratta di uomini scelti per essere il popolo prediletto di Dio, come tutti quelli che sono segnati dai loro titoli mostrano a chi appartengono. 

È in questo senso che fu detto: «Sapranno che ti ho amato»; ed è anche a causa di questo che fu scritto sui sonagli dei cavalli «consacrato a YHVH» così come è detto dal profeta Zaccaria, capitolo 14, versetto 20. 

 

[A questo punto il manoscritto presenta una iscrizione accompagnata da alcune immagini ]

     

Vedete qui un teschio per ricordarvi la condizione mortale. Vedete le grandi colonne che caddero ma è possibile rialzarle al cielo. Che le vostre azioni siano secondo la squadra, giuste e sincere, rimanete nel centro della sfera che vi è assegnato. Siate pronti, perché la vostra fine ultima è già vicina.          

 

Fine del Manoscritto Dumfries No4