Di

Edoardo Tinto

 

 

 

La filosofia mistica insegna che il doppio significato di vita umana o terrestre e di vita spirituale o eterna contenuto nel numero 7 era espresso nella seguente figura geometrica: vale a dire in un triangolo sovrapposto ad un quadrato. Ciò per i Mistici compendiava il simbolo dell'uomo settenario.

I numeri 3 e 4 (di cui si compone il 7) sono rispettivamente maschio e femmina: spirito e materia. La loro unione è l'emblema della Vita eterna: nello Spirito, sul suo arco ascendente; nella Materia, come elemento che rinasce perpetuamente per procreazione e riproduzione.

Il 3 (dopo l'Uno) è il primo numero dispari, come il triangolo è la prima figura geometrica. In geometria una linea non può rappresentare una figura perfetta. Il triangolo è la prima figura perfetta.

Il 3 è quindi il primo numero misterioso.

Il 4, invece, forma il quadrato, ed è il primo numero che forma il solido.

Ambedue costituiscono la piramide, che poggia su una base quadrangolare e termina all'apice in un punto unico, rappresentando così il triangolo e il quadrato, il 3 e il 4, cioè il 7.

Tutto questo rientra nella dottrina dei Pitagorici.

Ma il 3 è spirituale e invisibile; il 4 è materiale e obiettivo.

Per questa ragione tutta la Materia dell'Universo, analizzata a fondo dalla scienza, si riduce a soli quattro elementi - Carbonio, Ossigeno, Azoto, Idrogeno - mentre i primi tre, pur essendo collegati intimamente ai quattro, pur costituendo la loro "Forza" e il loro "Spirito ", sono invisibili e da noi immaginati soltanto attraverso speculazioni filosofiche.

È necessario che gli studiosi comincino a credere a queste Cause Primarie e a studiarle, prima di poter sperare di comprendere la natura degli effetti e familiarizzarsi con le loro potenzialità.

Credere all'esistenza dei poteri della Natura, non è affatto politeismo, ma una necessità filosofica. Come tutti gli altri pianeti del nostro sistema, la Terra ha sette Logoï, cioè sette "raggi " emananti dall’Unico Raggio. Questo "Protogono" o " Logos Manifestato" è appunto l'Ente che, per riflesso della sua immagine, fa vivere l'Universo e tutte le creature che esso comprende.

È però notevole che mentre gli scienziati occidentali si sono sempre basati sul quattro, cioè sui soli elementi che costituiscono la parte materiale dell'Universo, gli Orientali ed i loro discepoli, i grandi alchimisti del mondo intero, hanno posto a base dei loro studi, l'intero settenario.

Dicono infatti gli alchimisti: "Allorché il 3 e il 4 si uniscono fra loro, il quadrato congiunge la sua natura media con quella del triangolo e diventa un cubo". Ed è allora soltanto che questo (il cubo sviluppato) diviene il veicolo e il numero sacro della Vita: il 7.

Nella Cabala, al pari che presso i Pitagorici, la Trinità era considerata come il numero più perfetto, poiché emanato dall'Uno, cioè dalla prima Unità manifestata, o piuttosto dal "Tre in Uno".

Quest'ultimo è stato sempre impersonale, senza sesso e incomprensibile, sorpassando tutte le possibilità di percezione umana.

Il numero 4, a sua volta, diventa per gli Ermetisti il simbolo della verità solo quando si amplifica in un cubo, il quale, allorché è sviluppato, dà il 7 e simbolizza l'elemento maschio femmina, cioè l'elemento vitale.

La filosofia mistica insegna, inoltre, che il 4 è il simbolo dell'Universo nel suo stato potenziale (o della materia caotica) che ha bisogno dello Spirito (i13) per penetrarla attivamente. Vale a dire che il Triangolo primordiale astratto deve abbandonare la sua qualità uni-dimensionale ed espandersi attraverso la Materia, formando così una base positiva sullo spazio a tre dimensioni, affinché l'Universo si manifesti in maniera intelligibile.

Ciò avviene appunto con lo sviluppo del cubo.

Di qui deriva anche la croce ansata, come simbolo dell'uomo, della generazione e della vita.

In Egitto ank significava "anima", "vita" e "sangue". Ed ecco, perciò, l'Uomo vivente, animato: l'Uomo Settenario.

Il numero 4 era anche chiamato dai Pitagorici il guardiano delle chiavi della Natura; ma, unito al 3 (4+3=7), diventava il numero più perfetto e più armonico dell'Universo. Possedendo la Trinità spirituale delle potenze cosmiche primordiali e la base quaternaria di tutta la materia., esso non era altro che la stessa Natura.

Il fenomeno settenario si identifica quindi al fenomeno naturale.

 

Introduzione

La Filosofia Mistica

 Il Settenario in natura

 

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