© Montesion

(Per quanto di competenza)

 

Siamo finalmente giunti alla fine del Matrimonio Chimico, che poi è un po’ la stessa cosa che iniziare il Matrimonio Chimico, come si può facilmente arguire dall’assenza di una conclusione vera e propria. Potremmo essere delusi… probabilmente ci aspettavamo di trovare delle risposte alla molte domande, e invece, se possibile, il mistero sembra adesso ancora più fitto.  Ma non fermiamoci alle apparenze. Christian ci ha insegnato a non farlo.

Certamente la domanda più pressante verte sulla figura di Lady Venere, e sul significato fondamentale di averla vista scoperta, spogliata, svelata. L’Iside Svelata.

Non è facile dare una spiegazione di questi simbolismi, in realtà ognuno di noi dovrebbe essere in grado di trovare la propria spiegazione, trovare da sé la via per ripercorrere il cammino di Christian, vedere Venere, e liberarlo prendendo il suo posto al cancello.

In ogni modo non si può prescindere, nella considerazione del mistero della Lady Venere, dal background sociale e religioso dell’autore dell’opera che abbiamo appena letto, chiunque egli fosse.

Era certamente protestante, e viveva in tempi estremamente pericolosi. Il continente Europeo era stato rivoltato dalle guerre di religione a quel tempo. Non era una cosa sicura essere protestanti, ma, per altri versi, non era sicuro neppure essere cattolici. E lo scrittore del Matrimonio Chimico aveva un problema aggiuntivo. Lui era parte di un Continuum, un gruppo di persone che avevano sempre sostenuto risolutamente il loro credo in una “deità dualista”; ovvero persone che non avrebbero mai potuto accettare l’idea di una singola divinità maschile. Il principio femminino, la dea Madre, l’energia creatrice dell’Universo, era al centro del loro universo spirituale. Ora, “questo è il problema” come direbbe Shakespeare. Non erano liberi di adorarlo, né di professare il loro culto. Non potevano neppure azzardarsi ad enunciare le loro idee. E si accorsero allora era molto più facile meno rischioso adorare il principio femminile dall’interno della religione e della fede cattolica, ove il meccanismo era già in piedi di per sé. La Madonna rappresenta la Madre di Cristo ed il suo culto è accettato e sostenuto dalla Chiesa Cattolica. Le statue della Vergine ornano di grazia quasi ogni luogo consacrato. Ma esiste una statua della Vergine nella cattedrale di Troyes, che porta un fascio di frumento in un braccio, e delle forme di pane nell’altro.

In tale guisa, lei è al tempo stesso Demetra ed Iside. Viene indicata come raffigurazione della Madre di Dio, pur senza esserlo originariamente: perché originariamente incarna quel principio di energia vitale che l’autore del Matrimonio Chimico intendeva celebrare. Il ragionamento non fa una piega: fino a che nessuno potrà capire cosa “noi” intendiamo vedere nella statua, in altre parole ciò che essa rappresenta realmente nella nostra mente, non potremo mai essere trovati colpevoli di alcunché, neppure davanti al tribunale dell’Inquisizione. In fondo si tratta solo di adorare la Vergine.

Questa è la precisa ragione per cui un gruppo di persone, nell’XI secolo, si assicurarono che Maria fosse portata al centro del Cattolicesimo dell’Europa Occidentale. Il primo tra questi, capo spirituale e politico, fu Bernardo da Chiaravalle; e gli alleati alla sua causa crebbero come vischio sull’albero della società. Vivevano “nella” società dei loro giorni, ma non “di” essa.

Alcune di queste persone si accorsero con gli anni che la Chiesa, come apparato stabilito, era covo di corrotti e delinquenti, e che certi papi stavano lavoravano chiaramente contro i principi della Cristianità e la fede della gente comune, al solo fine di realizzare i propri interessi; e ritennero così inevitabile una frattura con Roma. Questo poi non è forse quanto volevano persone come Lutero, ma le loro mani furono forzate dagli eventi. Lutero è un buon caso in questione. É sempre citato per essere stato il primo protestante, ma non c’è niente di più falso. Non gradiva la vendita delle indulgenze, lo sfruttamento delle sacre reliquie e tutto quanto ne conseguiva, ma era profondamente devoto alla Vergine Maria, ed il suo simbolo era una rosa.

Il problema è che quando si inizia a fare oscillare un pendolo, esso continua a muoversi. Lutero potrebbe anche non essere stato un fanatico, ma altri attorno a lui lo erano, e molto presto la fede protestante divenne rigida e dispotica almeno quanto l’organizzazione che stava tentando di modificare. Il Calvinismo, all’interno del nuovo ordine, vide il culto di Maria come idolatrico, perché le statue della Vergine erano considerate “oggetti” di adorazione, in aperta contraddizione con gli insegnamenti del Vecchio Testamento ed i Comandamenti stessi. Ma queste persone ormai non erano più parte del ristretto circolo e non comprendevano cosa stesse effettivamente accadendo. Nessuno ha mai adorato le Statue della Vergine Maria (non le persone di cui sto parlando, perlomeno) ma la presenza di esse indicava semplicemente che un più grande bilanciamento all’interno delle religioni era possibile.

Quindi Christian, o comunque l’autore della storia, si trovò in una posizione veramente difficile. Sapeva cosa significasse, nel suo senso più profondo, il culto della Madonna, ma era protestante per inclinazione. In altre parole si stava facendo nemici su entrambe i fronti, non una bella posizione in cui trovarsi. Sapeva dell’esistenza di un ristrettissimo gruppo di persone che nella società erano (e a mio parere sono ancora, in quanto ancora esistono) depositarie della conoscenza delle pratiche cabalistiche antiche e dell’Alchimia. Sapendo che solo pochi potevano capire, ha usato questo espediente per dire quello che pensava, una storia ricca di simboli e allegoria. Apparentemente ermetica essa stessa.

Il “Portiere” è condannato a vivere fuori dalla vita. In altre parole osserva come la vita gli scorre innanzi tutto il tempo, ma non ha una posizione attiva, non vi può prendere parte, perché è e resterà sempre “un osservatore”. All’uomo che ha scritto il Matrimonio Chimico, questo è toccato in sorte; sapeva, e per restare fedele alle sue convinzioni, doveva accettare la posizione in cui si era venuto a trovare. Ma è una posizione che ha anche i suoi vantaggi, perché anche se il portiere non è effettivamente parte della società, ha occasione di incontrarsi e di parlare con molte persone. É un ruolo che porta in sé un senso di responsabilità, ed una  tendenza ad essere onesti e poco comunicativi.

Quindi ho paura che, in un certo modo, Christian sarà per sempre il portiere; ma anche qui accade una cosa piuttosto strana. Non appena realizzerà di esserlo diventato, ecco immediatamente che ritornerà nella sua piccola e amata casa. Questo è perché è diventato un portiere in mente e anima, e non di qualche specifico e tangibile cancello.

Questa è solo una piccola porzione della spiegazione; o meglio di una delle possibili spiegazioni. Credo che se continueremo a rileggerla, troveremo ancora e ancora nuovi significati, nuove spiegazioni, nuovi segni.

Il pane ed il sale sono estremamente importanti, e così sono le rose.

Il costante ritornare della “Vergine” in una forma o nell’altra, è pure molto significativo.

E se invece tutto questo fosse solo una “storia fantastica”, il frutto di una mente particolarmente sagace ed inventiva? É possibile. É stato autorevolmente sostenuto, ed è probabilmente quello che lo stesso autore del Matrimonio Chimico, avrebbe detto se fosse venuto allo scoperto. Ma non gli avrebbe portato comunque alcun vantaggio, perché sarebbe stato arso vivo dai Cattolici o dai Protestanti, o da entrambe. Sapeva quel che sapeva, e credeva quel che credeva, ma in ogni caso non riteneva giusto si arrivasse a guerre fratricide e sanguinarie per il solo fatto di esprimere delle idee. Lui voleva essere un potenziale amico di chiunque, a prescindere dalla razza, dal colore o dal credo. E per conto mio, se voglio trarre qualcosa con sicurezza da questo racconto, bene: è proprio questo. E raddoppia la mia intenzione di trattare ogni essere umano su questo pianeta esattamente nello stesso modo.

C’è una grande virtù morale nella storia, ma c’è molto più di questo. Non riuscirei a spiegare quanto significhi per me. Tutto quello che posso fare è scrostare un po’ la superficie, perché ci sono forze al lavoro, all’interno dell’impianto del nostro corpo fisico, che sono “imperativi d’evoluzione”. Talvolta possono sembrarci oscuri. Ma naturalmente non lo sono – niente affatto, ma questo è il modo in cui talvolta appaiono.  Il Diavolo esiste solo laddove scegliamo di trovarlo, ed in ogni caso, anche quando il male è veramente male, può solo esistere in quanto parte del Creato. Non c’è nulla nella creazione che non risponda ad un sottile processo creativo endemico al tutto.

Dove decidiamo di fissare il nostro punto di osservazione con riguardo a queste materie, riguarda noi e noi soltanto. So che l’umanità rappresenta qualcosa di veramente rimarchevole, ma so anche che noi tutti esistiamo al termine di milioni di anni di imperativi d’evoluzione. Non possiamo lasciarceli alle spalle - e se anche volessimo, non potremmo. Stiamo sulla porta della comprensione, e guardiamo timidamente al mondo che non è affatto quello che sembra.

Qualche volta mi lascio prendere dallo sconforto, quando sento le sedicenti Menti Elette dire: “Non preoccuparti…non stare a pensare…niente ha senso, e più in profondità cercherai e meno troverai”.

E qualche volta mi sembra anche abbiano ragione, ma non è affatto così. Dobbiamo riuscire a comprendere quello che siamo, ad ogni livello, per poter toccare il “vero sapere”, la Luce che rifulge in eterno. Sono molto lontana da questo stadio, purtroppo. Cerco, talvolta disperatamente, ma sono ancora solo sulla porta, e come la maggior parte di noi, ho paura di scendere a camminare per la strada.