È pur vero che delle quattro Logge che si riunirono nella «costituente» del 1717 non si è potuto mai conoscere il titolo distintivo (2), tanto da rendere teoricamente ammissibile il sospetto che esse non si trovassero in una posizione di assoluta regolarità, e ciò specialmente se si ha riguardo alla circostanza (3) che nel 1715 sarebbero stati espulsi dalla St.Paul's Lodge (organismo questo all'epoca indubbiamente «ufficiale») alcuni personaggi (James Anderson, J.T. Desaguliers, George Payne, Antony Sayer, John duca di Montagu) che troveremo proprio tra i maggiori espo nenti delle quattro Logge anonime e tra i principali protagonisti della erezione della Gran Loggia (4).

 

Ma fondare su tali dati una ipotesi di collocazione delle quattro Logge fuori dall'Ordine sarebbe, a nostro avviso, semplicistico quanto anche un errore di prospettiva storica. Non si può ignorare, infatti, che dalla iniziativa delle quattro Logge in questione scaturirà il sistema di coordinamento di tutta la Libera Muratoria (oggi peraltro universalmente acquisito come fonte immutabile di legittimità massonica).

 

A prescindere, comunque, da tale valutazione, che potrebbe essere giudicata come a posteriori, resta la considerazione fondamentale che se i «i nuovi desideri (5)» che animarono Anderson e i suoi confratelli possono tuttora sembrare oscuri per certi versi, non è apparsa, invece, mai dubbia (come vedremo meglio anche più avanti) la volontà degli edificatori della Gran Loggia di permanere saldamente nell'alveo e nell'ambito della antica Fratellanza.

 

Essi si mossero certamente su una linea riformatrice, ma tutta la loro azione non rivelò mai, a nostro avviso, la intenzione di istituire un ordine nuovo contrapposto a quello tradizionale né un corpo scismatico da valere quale contraltare delle strutture esistenti. Ciò che invece appare manifesto è che essi rivendicano la titolarità stessa della Fraternity, avocando a sé, proprio in nome di quella titolarità, il riassetto delle vetusta fondamenta e la opportunità di una ristrutturazione.

 

E questo atteggiamento può rappresentare l'elemento sufficiente per giudicare l'iniziativa delle quattro Logge anonime nei limiti della legittimità, tenuto conto peraltro e soprattutto della peculiarità del sistema organizzativo nel quale essa si inseriva.

 

 

2 - Esse, infatti, sono rimaste individuate esclusivamente in riferimento al nome delle Taverne presso le quali usavano riunirsi, e cioè: «Goose and Gridiron Alehause» (All'Oca e alla Graticola) sita in St. Paul's Churchyard (in questa Taverna sarebbe stata tenuta l'assemblea del 24 giugno 1717); «Crown Alehause» (Alla Corona) sita in Percker Lane; «Apple tree Taverne» (Al Melo) sita in Charles Street (in questa Taverna sarebbe stata tenuta la riunione preliminare del febbraio 1717; «Rummer and Grape» (Al Romano e al Grappolo) in Channel Row.

3 - Circostanza cui accenna Pericle Maruzzi ne s Il Vangelo di Cagliostro»  Ed. Athanor  Roma  pag. 30.

4 - È noto che il dr. James Anderson fu il compilatore delle famose Costituzioni pubblicate nel 1723; che il dr. Jean Theophile Desaguliers, indicato da più parti come l'ideologo del gruppo, fu Gran Maestro nel 1719; che Mr. George Payne fu Gran Maestro nel 1718 e nel 1720 e fu promotore della ricerca delle antiche costituzioni gotiche; che Antony Sayer fu il primo Gran Maestro eletto nel 1717 e che John Duca di Montagu fu Gran Maestro nel 1721 e fu colui che incaricò l'Anderson di «redigere in nuova forma gli Antichi Doveri e i Regolamenti Generali della Confraternita dei Framassoni».

5 - Questa espressione è usata nella edizione del 1738 delle Costituzioni senza alcuna esplicazione e forse con voluta enigmaticità com'è tipico della narrativa dell'Anderson.