L’Astrologia è lo studio delle energie e forze che agiscono nell’Universo e che guidano l’evoluzione.
La Terra subisce nel corso dell’anno periodici influssi da altri pianeti.
Le costellazioni connesse ad ogni segno dello zodiaco simboleggiano l’aspetto dello spirito; rappresentano il problema del discepolo e ne indicano la soluzione.
Il segno ci dà il campo di attività dell’anima; ogni segno assoggetta l’uomo che opera sotto il suo influsso a certe forze.

 

© Montesion (per quanto di competenza)

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Le Dodici Fatiche di Ercole

 


 

IL VALORE INIZIATICO

DELLE FATICHE DI ERCOLE

 

  Introduzione


L’Astrologia è lo studio delle energie e forze che agiscono nell’Universo e che guidano l’evoluzione.
La Terra subisce nel corso dell’anno periodici influssi da altri pianeti.
Le costellazioni connesse ad ogni segno dello zodiaco simboleggiano l’aspetto dello spirito; rappresentano il problema del discepolo e ne indicano la soluzione.
Il segno ci dà il campo di attività dell’anima; ogni segno assoggetta l’uomo che opera sotto il suo influsso a certe forze. Le energie dei segni hanno il compito di preparare l’uomo alla crisi di riorientamento e avviarlo al su divino destino.
La fatica dà un quadro del lavoro del discepolo che cerca di dimostrare la sua innata divinità e i suoi poteri latenti. La fatica diventa possibile solo per le caratteristiche conferite ad Ercole da quel particolare segno.
(spirito, anima e corpo; oppure: vita, coscienza e forma).
Il cammino, da Ariete a Pesci avviene in senso antiorario; l’uomo comune segue il sentiero delle illusioni e della materia: Ercole, l’uomo risvegliato, inverte il procedimento, va contro corrente.
Il Segno zodiacale personale: per chi non è sul Sentiero è un banco di prova; per i discepoli rappresenta il tipo di energia disponibile per il Servizio.
 

Segno del Sole (Sole delle probabilità): costellazione in cui si trova il Sole al momento della nascita. Caratterizza:
- la personalità (fisico, emotivo e mentale)
- il rapporto con il Sé
- il livello di maturità e di integrazione
- i talenti naturali
- le possibilità individuali e sociali nel mondo
 

Segno dell’ascendente (Sole delle possibilità): costellazione che si trova a Oriente nel momento della nascita. Caratterizza:
- la meta esistenziale
- l’impegno spirituale per la costruzione del futuro
- ci fa presagire la volontà del Sé
- delinea il Compito di vita
 

Segno della Luna: costellazione in cui si trova la luna al momento della
nascita. Caratterizza:
- il retaggio storico, il karma
- le limitazioni che dobbiamo superare

Lo Zodiaco
 

I Figli degli uomini avanzano. All’inizio la luce è fioca; gli uomini apprendono lentamente, la verità è lentamente riconosciuta, la natura purificata ed educata.
Nei tempi antichi un’anima uscì dalla massa. Il Signore, nella Camera del Consiglio disse a coloro che erano vicini a Lui: “Chi è quell’anima sul Sentiero la cui luce si scorge appena?” “É l’anima che cerca la luce”. “Lasciatelo proseguire ma sorvegliate i suoi passi”.
Passarono eoni. Di nuovo il Signore chiese: “Chi è quell’anima che emana una luce fioca?” “É un’anima che lotta e cerca la luce della comprensione”. “Ditele di ritornare sul sentiero nell’alto senso e di percorrere così lo zodiaco. Quando avrà un cuore che comprende, mente acuta ed abili mani, riconducetela a me”.
Di nuovo trascorsero i secoli. Un gruppo di uomini trovò il sentiero invertendo il cammino. Un uomo chiese azioni da compiere e servizi da rendere a Dio e all’uomo. Gli fu detto: “Obbedisci al Maestro. Preparati per le ultime prove. Apprendi le lezioni e inizia a servire gli uomini sulla Terra”. Il Maestro allora disse: “Assegnate i compiti da svolgere al candidato. Scrivete il suo nome sul Sentiero della Vita”.

 

Ercole e il Sentiero
 

L’uomo sempre più mentale di oggi non accetta più dogmi confessionali e cerca la realizzazione delle realtà spirituali da poter sperimentare empiricamente. Gli istruttori perciò propongono antiche verità da sperimentare sotto nuove forme, più adatte al grado evolutivo.
L’idea del Proposito e del Piano divino si fa sempre più strada nella mente e nel cuore degli uomini, è possibile perciò delineare un quadro sintetico del percorso dell’anima dall’ignoranza alla Saggezza, dal desiderio materiale alla realizzazione spirituale, così che un’intelligente cooperazione possa sostituirsi allo sforzo cieco degli aspiranti dei tempi antichi, che sapevano di dover sopportare angosce e patimenti per purificarsi.
Ciò a causa della crescente consapevolezza dell’innata divinità dell’uomo, che gli permette di cooperare attivamente e coscientemente al Piano.
Avendo intravisto il quadro sintetico sin dall’inizio, al Pellegrino sarà possibile perseguire la meta con maggiore motivazione e gioia.
La storia di Ercole, il grande figlio di Dio, delinea le fasi della vita dell’aspirante e le collega al destino cosmico. Ciascuno di noi potrà riconoscersi nelle tappe del suo percorso.
Ercole è l’aspirante che prende nelle sue mani la natura inferiore e l’assoggetta con la volontà alla disciplina perché infine emerga la divinità. Da un essere umano imperfetto prende forma un Salvatore del mondo. Ercole fa suo il messaggio della Saggezza perenne “Uomo, conosci te stesso”.
Nelle 12 fatiche sono descritte le fasi conclusive Sentiero del discepolo, prima dell’iniziazione.
Nelle opere di Gesù Cristo troviamo descritte le fasi dell’Iniziazione.

 

La natura del discepolato

“Discepolato” è una parola usata sia dagli aspiranti orientali che occidentali.
É lo stadio finale del sentiero e il periodo in cui l’uomo è definitivamente autocosciente; egli si impegna ad imporre la volontà dell’anima alla natura inferiore. Ciò avviene in un processo forzato, affinché l’anima si schiuda velocemente.


La perfezione può essere ottenuta in due modi:
- attraverso il processo ordinario secondo la lenta crescita evolutiva, ciclo dopo ciclo
- attraverso l’impegno sistematico e l’imposizione di una disciplina. Si tratta di un processo di purificazione, sublimazione e trasmutazione.
 

Le forze presenti nell’essere umano devono essere scoperte e utilizzate
secondo la comprensione crescente del Proposito divino.
 

Ercole esprime le caratteristiche di ogni segno e in ognuno di essi:
- consegue una rinnovata conoscenza di se stesso;
- dimostra il potere del segno;
- acquisisce i doni da esso conferiti.
 

La forma d’astrologia della Nuova Era considera le forze cosmiche che si riversano nella vita planetaria e la possibilità, per l’uomo avanzato, di cooperare con esse. L’oroscopo personale e le piccole storie della nostra vita scompaiono in un quadro più ampio.
L’astrologia è lo studio dei 12 tipi d’energia trasmessi dalla realtà divina nella forma.

Ercole consegue la comprensione della sua divinità essenziale nel corpo fisico, sublimando le tendenze proprie del segno in cui compie la sua fatica.
Il percorso prosegue con le 5 grandi Iniziazioni del Cristo, l’uomo divenuto Dio (Alice A. Bailey, Da Betlemme al Calvario). Due sono pertanto le angolazioni:
- quella dell’aspirante individuale;
- quella dell’umanità nel suo insieme.
 

Oggi, nella famiglia umana, molti sono gli uomini che hanno raggiunto lo
stadio dell’aspirante, cioè che:
- hanno sviluppato mente e cuore;
- hanno coordinato le proprie capacità mentali, emozionali e fisiche
- hanno esaurito l’interesse per il mondo fenomenico;
- ricercano la via per un più ampio campo di consapevolezza
- ricercano una sfera di attività e servizio.
 

In ciò sta la grande opportunità dell’epoca attuale.
 

Le fatiche che Ercole affronta rappresentano le prove che ciascun uomo compie nel corso del suo cammino sulla Terra.
Il primo obiettivo del lavoro da svolgere è l’eliminazione di ogni paura e il controllo delle forze insite nella natura umana.
Ercole affronterà questa prova in ogni possibile combinazione, prima di poter intraprendere la solitaria salita del monte in Capricorno.
Le caratteristiche dell’uomo immerso nella vita inferiore sono: paura, individualismo, competizione e avidità. Questi atteggiamenti saranno sostituiti, lungo il cammino attraverso le prove - ciascuna delle quali corrisponde alle caratteristiche di un segno zodiacale - dalla cooperazione, dall’altruismo e dalla consapevolezza del gruppo.
Gli obiettivi egoistici saranno via via sostituiti. Ercole imparerà la lezione che qualsiasi cosa si ottenga a beneficio del sé separato non fa parte della vera missione di un uomo.

 

L’ARIETE
Prima Fatica: LA CATTURA DELLE GIUMENTE

NARRAZIONE
Ercole si reca in Tracia dal crudele Diomede che nutre le sue cavalle con la carne di viandanti smarriti.
Catturate le cavalle, Ercole le affida al suo amico Abderis. Ma egli è debole, le cavalle gli si rivoltano contro e lo dilaniano.
Affranto dal dolore, Ercole riprende l’impresa e cattura nuovamente le cavalle.
La gente di quella terra accoglie con giubilo colui che l’ha liberata dalla paura e acclama Ercole come il Salvatore del paese.

INTERPRETAZIONE
L’Ariete è il segno del fluire dell’energia e dell’impulso a cominciare. Governa la testa ed è il segno del pensatore, un potente segno mentale.
In Ariete pertanto Ercole inizia il suo cammino, dal dominio delle giumente dei suoi pensieri che possono “devastare la contrada”, cioè portare scompiglio tra gli uomini.
Egli impara il giusto uso della mente e apprende anche a non affidare ad
Abderis (l’aspetto inferiore della personalità) la cura di essa.

ESORTAZIONE
“Ercole, dovrai affrontare ora la prima di dodici fatiche e in tutte Io, la tua Voce interiore, sarò con te. In questa missione ti batterai con i tuoi pensieri, simili a cavalle selvagge che vivono solo per distruggere.
Sotto il segno dell’Ariete opererai la purificazione della tua mente.
Le giumente che incontrerai indicano l’aspetto femminile della mente, destinato alla procreazione di idee e concetti. Queste idee, lasciate libere, possono avere effetti distruttivi: dovrai imparare a impossessartene.
Non affidarne il controllo ad Abderis, che rappresenta la personalità ancora inconsapevole, fa’ che il tuo Sé superiore se ne prenda cura.
Solo quando sarai diventato l’uomo più evoluto del Sagittario saprai dare Ordine e Fine ai tuoi pensieri e ne raggiungerai il pieno controllo”.


IL TORO
Seconda Fatica: LA CATTURA DEL TORO DI CRETA

NARRAZIONE
Ad Ercole viene ordinato di catturare un toro, flagello degli abitanti di Creta. Da solo Ercole cerca il toro, da solo lo insegue fino alla sua tana e lo cattura. Egli cavalca poi il toro attraverso le acque scintillanti dell’isola di Creta e lo conduce alla terra dei tre Ciclopi.
”Egli viene con forza “dice Brontes.
“Egli cavalca nella luce- dice Steropes – la sua luce interiore si intensificherà”. “Egli avanza velocemente- dice Arges- cavalcando attraverso le onde”.

INTERPRETAZIONE
Il Segno del Toro rappresenta l’illuminazione attraverso la sublimazione della materia.
La lezione che Ercole apprende in questo segno è quella della necessità di raggiungere la giusta comprensione della legge di attrazione e il corretto uso degli istinti.
Il toro, che rappresenta la forza dell’istinto, non è ucciso ma cavalcato ad indicare che l’energia del sesso e della materia va guidata e non repressa.

ESORTAZIONE
“Ti accorgi che ormai le cose materiali non ti attirano più, senti fortemente in te il bisogno di beni più alti e più duraturi. Nello stesso modo da bambino desideravi qualcosa di cui ora non ti curi affatto.
Stai camminando verso l’illuminazione. La tua anima prima di tutto, il centro della vita.
Ciò che impedisce alla tua gloria di risplendere è la materia. Quando questa sarà consacrata, la gloria e la luce potranno brillare.
Questo avverrà in te mediante l’influsso di Venere, simbolo dell’amore terreno e celeste, che governa questo segno”.


I GEMELLI
Terza Fatica: I POMI D’ORO DELLE ESPERIDI

NARRAZIONE
In un paese lontano cresce l’albero sacro, l’albero della sapienza, sul quale maturano le mele d’oro delle Esperidi.
Quando la Parola risuona ordinandogli di cercarle, Ercole si incammina.
Prima di superare la prova egli affronta il serpente Anteo che custodisce l’albero e Busiride, il grande mistificatore che porta l’illusione agli uomini. Ercole compie inoltre due atti di servizio: libera Prometeo, incatenato alla rupe e toglie il peso del mondo dalle spalle del gigante Atlante.

INTERPRETAZIONE
Il segno dei Gemelli rappresenta la dualità, i due poli di materia e forma, i due aspetti della natura dell’uomo: anima e personalità.
Ercole impara che deve conciliare i due aspetti per guadagnare i pomi aurei della saggezza.
I suoi desideri e le sue aspirazioni devono essere portati nel mondo della realizzazione, attuati sul piano fisico dove si acquista l’esperienza.
La dualità cederà così il posto all’unità.
Apprende anche, attraverso l’aiuto offerto a Prometeo e ad Atlante, che è necessario dimenticare per un momento la meta prefissa quando vi è un servizio da compiere per il mondo.

ESORTAZIONE
“O Ercole, in questa missione libererai te stesso liberando Prometeo dagli avvoltoi, cioè dai desideri torturatori. Rinuncia ad essere egoista, a soddisfare te stesso.
Medita i messaggi delle tre fanciulle, che sono i tre aspetti della tua anima.
La prima, Egle, simboleggia la gloria della vita. Ella afferma: “La via che porta a noi passa sempre attraverso atti d’amore”.
Eriteia custodisce la porta, l’anima, tenuta sempre aperta dall’Amore e dalla Saggezza. Essa ti porge le mele su cui è scritto in oro la parola SERVIZIO, indicando che dovrai esser disponibile verso gli altri.
Esperia ti dice: “Calca la Via”.
Quindi Intelligenza, Amore e Volontà saranno percepiti in te attraverso il Servizio”.
 


IL CANCRO
Quarta Fatica: LA CATTURA DELLA CERVA

NARRAZIONE
La fatica consiste nella cattura di una cerva dagli zoccoli di bronzo e dalle corna d’oro, sacra a Diana ma desiderata anche da Artemide, che vive sul monte Cerine. Essa si muove con tanta agilità e leggerezza che nessuno è mai riuscito a raggiungerla. Ercole, dopo averla inseguita per un anno, la cattura e la conduce nel tempio di Micene.

INTERPRETAZIONE
Il Cancro rappresenta l’aspetto della coscienza collettiva, dell’uomo che,
prima immerso nella massa, ad un certo punto del suo cammino evolutivo lotta per sviluppare la sua identità.
Ercole, cioè il pellegrino, impara la lezione che non avrà successo fin quando non avrà trasmutato l’istinto in intuizione, passando attraverso l’intelletto.
Egli pertanto conduce la cerva catturata (l’istinto) al tempio, luogo
dell’intuizione.

ESORTAZIONE
“O Ercole, hai acquistato le facoltà mentali in Ariete, hai superato il desiderio in Toro, hai realizzato la tua essenziale dualità in Gemelli.
Ora in Cancro hai il primo contatto con la coscienza collettiva.
Sei stato finora parte della massa, una parte inconscia del grande tutto ma è giunto per te il momento di innalzarti dal gregge in cui l’istinto ti trattiene. Svilupperai l’intuizione che ti renderà in grado di elevarti, così da poter affrontare il Cammino solitario della prova e dell’esperienza, lottando da solo come individuo.
Solo quando esso sarà completato potrai tornare a fonderti con la massa, identificandoti con il gruppo e perdendo ogni senso di separatività”.


IL LEONE
Quinta Fatica: L’UCCISIONE DEL LEONE DI NEMEA

NARRAZIONE
Ercole si mette in viaggio per uccidere un leone che abita nella vallata di
Nemea, ricca di caverne, e terrorizza tutta la zona.
L’eroe lo insegue fin dentro la caverna dove si è rintanato e, poiché si tratta di una caverna a due uscite, ne chiude una per impedire la fuga. Infine, dopo averlo inutilmente colpito con le frecce e con la sua clava, lo soffoca con le sue mani.
Egli si serve poi della pelle del leone come di una veste.

INTERPRETAZIONE
Il segno del Leone rappresenta il momento evolutivo in cui l’uomo si individualizza, forma se stesso come individuo autocosciente.
L’eroe vince la fierezza orgogliosa e l’ostinazione del Leone ma sviluppa la sua nobiltà e la sua grandezza Ercole, l’aspirante all’evoluzione, uccide il leone della personalità che è ormai diventata, a questo punto del cammino, coordinata e integrata.
Distrugge il suo meccanismo di difesa per subordinarsi al Tutto. Rifiuta pertanto l’egoismo e sceglie l’altruismo.

ESORTAZIONE
“Sei nel segno del Leone: devi imparare ad affrontare la tua stessa natura da solo e senza aiuto.
Sei il leone, ed è per questo che indossi la sua pelle.
Essendo uscito dalla massa ed avendo sviluppato la tua individualità, distruggerai ora ciò che tu stesso hai creato.
Ucciderai il leone della tua potente personalità che, come il leone di Nemea, minaccia la pace nella regione.
Dovrai sconfiggere l’orgoglio; trionfa su questo aspetto degli uomini che è spesso così distruttivo.
Tu costringerai il leone della personalità inferiore nell’oscura caverna e lì lo annienterai”.


LA VERGINE
Sesta Fatica: IL CINTO DI IPPOLITA

NARRAZIONE
Ercole si reca in Asia minore per conquistare il cinto di Ippolita, regina delle Amazzoni. Il cinto era reclamato dalla figlia di Euristeo, Admeta.
Egli combatte contro Ippolita e la uccide, strappandole nel contempo il cinto, pur se ella è già in atto di offrirglielo in dono.
Preso dal rimorso, bilancia la sua azione di morte salvando Esione, finita nel ventre di un mostro marino.

INTERPRETAZIONE
La Vergine è un segno di sintesi che riguarda lo scopo globale dell’evoluzione: proteggere e poi rivelare le realtà più profonde.
Ercole in questa fatica commette l’errore più grande di tutto il suo pellegrinaggio: non comprende che la regina delle Amazzoni va riscattata dall’unione e non uccisa.
É in Vergine infatti che viene compiuto il primo passo verso l’unione dello spirito con la materia.

ESORTAZIONE
“La tua scelta tra il bene e il male dipende dal tuo stadio di evoluzione e dalla tua sensibilità. Sei nel segno della Vergine, dea della virtù e del vizio; in questo segno unirai lo spirito e la materia.
Dovrai raggiungere tre virtù: tolleranza, compassione e carità poiché si progredisce diventando sempre più inclusivi.
Sopporterai la necessità di cambiare e affrontare con coraggio le crisi della Vergine. Allora la sostanza stessa della coscienza sarà rinnovata; ne conseguirà necessariamente una ridefinizione dello scopo della tua vita”.


LA BILANCIA
Settima Fatica: LA CATTURA DEL CINGHIALE DI ERIMANTO

NARRAZIONE
Ercole riceve istruzione di cercare il terribile cinghiale d’Erimanto che devasta l’Elide e l’Arcadia. Armato solo della clava, l’eroe insegue la fiera fin sul monte Erimanto. Durante il percorso incontra due Centauri, Folo e Chitone, con i quali beve il vino di un barile che appartiene al gruppo dei Centauri.
Nasce un combattimento con i Centauri sopraggiunti ed Ercole nuovamente porta la morte: uccide i suoi amici, Folo e Chitone, con i quali aveva prima brindato.
All’alba riesce a catturare il cinghiale facendolo cadere in una trappola e, avendolo reso docile al suo volere, lo sospinge giù dalla montagna tenendolo per le due zampe posteriori, ridendo e cantando.

INTERPRETAZIONE
La Bilancia indica l’equilibrio delle paia di opposti che l’uomo sul sentiero dell’evoluzione dovrà raggiungere.
Ercole non usa la forza bruta per catturare il cinghiale. Egli prepara una trappola e attende che l’animale si intrappoli da solo; cerca cioè di raggiungere i suoi fini gentilmente, senza coercizione.
In questo segno di equilibrio e di giustizia, così solenne, la fatica termina con uno scoppio di risa: è l’unica prova che termina in tal modo.

ESORTAZIONE
“Rifletti sul tuo operato: due volte hai ucciso quelli che dovevi amare.
Non usare la violenza ma l’intuizione e la gentilezza, poiché sono esse la tua vera forza.
Così riuscirai a dominare le tentazioni dell’eccesso e del vizio, non sarai mai più schiavo di esse.
Poiché la tua volontà è ormai temprata, non ripeterai più l’errore.
In tal modo aiuterai il tuo popolo a riportare l’equilibrio distrutto, perché sai che il mondo si sostiene con esso.
Diventerai per tutti un punto di pace in un mare di forze contrastanti.”


LO SCORPIONE
Ottava Fatica: L’UCCISIONE DELL’IDRA DI LERNA

NARRAZIONE
Nella malsana palude di Lerna vive l’idra, una piaga per la campagna circostante. Ha nove teste, una delle quali immortale, mentre le altre rinascono appena recise.
Dopo i primi assalti andati a vuoto, Ercole ricorda quello che aveva imparato prima di intraprendere la prova: “Noi ci eleviamo inginocchiandoci”.
Egli pertanto si inginocchia e tiene l’idra al di sopra della sua testa affinché l’aria purificatrice e la luce possano vincerla.
Infine mozza la testa immortale dell’idra e la seppellisce.

INTERPRETAZIONE
Il segno dello Scorpione rappresenta la lotta con le aree sotterranee della coscienza dove ristagnano desideri e impulsi egoistici.
L’idra simboleggia la regione del subconscio che deve essere illuminata e
purificata prima che l’uomo possa proseguire il suo cammino.
Fino a che Ercole combatte nel pantano, fra il fango e le sabbie mobili, è incapace di vincere queste forze.
Inginocchiato nel fango, in tutta umiltà, egli ricerca una luce più potente di quella che proviene dalla mente analitica; eleva il suo problema ad una luce superiore, riuscendo così a sottomettere l’idra.

ESORTAZIONE
“Sconfiggi, o Ercole, l’idra del tuo subconscio, estraila dalle profondità della tua anima ed esponila alla Luce.
Potrai illuminare il tuo interno e la chiarezza derivatane ti permetterà di elevarti. Vigila poiché le teste dell’idra possono ricrescere, così come in noi possono rinascere tentazioni e vizi che credevamo estinti.
Per sconfiggere il mostro armati di:
- umiltà, per scoprire e riconoscere le tue carenze;
- coraggio, per attaccarlo;
- discriminazione, per trovare la tecnica da usare nel trattare il tuo mortale nemico”.


IL SAGITTARIO
Nona Fatica: L’UCCISIONE DEGLI UCCELLI DI STINFALO

NARRAZIONE
Ercole si mette in cammino per raggiungere la fetida palude di Stinfalo, dove vivono degli uccelli devastatori. Essi hanno artigli e becco affilati e gracchiano orribilmente in un coro dissonante e minaccioso.
Dopo aver tentato, senza successo, di colpirli con una pioggia di frecce e di catturarli con delle trappole, l’eroe ricorda le parole che gli sono state dette prima di partire per la prova: “La fiamma che brilla al di sopra della mente rivela la sicura direzione. Questo è il compito che ti aspetta.”
Batte allora fortemente due grossi piatti d’ottone che ha con sé .
Gli uccelli, disorientati dal fracasso, fuggono, per non fare più ritorno.

INTERPRETAZIONE
Gli uccelli rappresentano i pensieri, e di conseguenza le parole, che l’uomo deve imparare a dominare, se vuole procedere sulla Via.
Già in Ariete Ercole aveva cominciato a controllare la mente; in Sagittario deve dimostrare di averne perfetta padronanza. Mentre il segno dei Gemelli indica la dualità, il Sagittario rappresenta l’unità, la concentrazione in un’unica direzione.
La personalità unificata potrà così iniziare a scalare la montagna in Capricorno.

ESORTAZIONE
“O Ercole, ora imparerai il perfetto dominio della mente, senza il quale ogni ascesa è impossibile. Osserva come i tuoi pensieri, uccelli dissonanti, assordano la tua mente. Apprenderai ad usare il loro potere in modo armonico e costruttivo. Nella palude delle tue ancora mobili emozioni userai, per disperderli, il suono dei piatti di bronzo, simbolo della mente forte e direzionata.
La lezione è pertanto:” Limita la parola mediante il controllo del pensiero”.


IL CAPRICORNO
Decima Fatica: L’UCCISIONE DI CERBERO

NARRAZIONE
Ercole discende negli Inferi, il dominio di Ade. Dopo aver attraversato il fiume Stige, traghettato da Caronte, incontra la Medusa dai capelli sibilanti. Giunge infine alla corte di Ade, il re del mondo sotterraneo e gli comunica che intende liberare Prometeo, incatenato ad una rupe per aver rubato il fuco agli dei.
Dopo aver ucciso Cerbero, il cane a tre teste guardiano dell’Ade, libera
Prometeo.

INTERPRETAZIONE
Il Capricorno è la porta attraverso cui l’uomo passa quando non si identifica più con il mondo del desiderio sensoriale.
Il capro, avendo provato la sazietà e la disillusione della materia, inizia a scalare il monte, segno dell’elevazione degli istinti.
Ercole uccide il cane a tre teste, cioè il mondo delle illusioni umane.
Può quindi compiere un atto di servizio liberando Prometeo, simbolo dell’umanità sofferente.
L’uomo-Ercole ha salvato se stesso attraverso le precedenti fatiche; ora è libero e può lavorare in modo universale ed impersonale per l’umanità.

ESORTAZIONE
“Ercole, sei vicino al traguardo della purificazione ma dovrai vivere ancora aspetti di sofferenza e di solitudine.
Imparerai a usare la mente, il corpo e le emozioni a favore dell’umanità.
Apprenderai l’impersonalità, espanderai a tutti l’amore che provi per le persone più care.
Vigilerai sulle sensazioni e sui desideri e dissolverai le illusioni che impediscono il progresso.
Durante l’ascesa ti allontanerai dagli uomini che non hanno ancora iniziato la Via; procederai da solo, fino alla Luce”.

 

L’ACQUARIO
Fatica: IL RIPULIMENTO DELLE STALLE DI AUGIA


NARRAZIONE
Da molti anni il re Augia non ripuliva le stalle dal letame del suo bestiame. Ercole riesce nel compito deviando nelle stalle il corso dei fiumi Alfeo e Peneo, l’acqua dei quali spazza via in un sol giorno la sporcizia.
Quando Ercole , soddisfatto del suo risultato, ritorna dal re Augia, egli, irritato, rifiuta ogni ricompensa poiché afferma che l’eroe ha usato l’astuzia per portare a termine il lavoro e che pertanto non ha nessun merito.

INTERPRETAZIONE
L’Acquario è il segno del portatore d’acqua, dell’uomo che capovolge il vaso da cui fluiscono due rivoli d’acqua, quello della vita e quello dell’amore. Ercole, che ha quasi completato il suo percorso evolutivo, torna sui suoi passi verso gli uomini che non hanno ancora la luce e aiuta a ripulire ”le stalle”, cioè le regioni oscure dell’umanità.
Il re Augia non lo ricompensa per il lavoro compiuto, così come l’umanità
involuta non riconosce i nuovi ideali di inclusività e impersonalità.

ESORTAZIONE
“Volta le spalle alla luminosità che hai raggiunto e dirigiti da coloro che ancora non l’hanno veduta.
Tu, che hai ampliato la tua coscienza, non sei più interessato a te stesso, e puoi dedicarti a sollevare il mondo.
Hai imparato a servire, poiché hai domato la natura istintiva, emotiva e mentale attraverso il superamento delle prove precedenti.
Sevizio e altruismo saranno d’ora in poi le tue parole d’ordine, il mondo aspetta che Tu lo ripulisca dall’odio e dall’egoismo.”


I PESCI
Dodicesima Fatica: LA CATTURA DEI BUOI DI GERIONE

NARRAZIONE
Ercole parte per l’ultima fatica: dovrà portare da Eritea alla Città Sacra le mandrie di Gerione, il mostro a tre teste.I buoi dal colore rossastro sono sorvegliati dal pastore Eurizione e dal cane a due teste, Ortro.
Sbuffando fuoco e fiamme dalle tre teste,Gerione si scaglia contro Ercole ma l’eroe trafigge tutti e tre i corpi con una sola freccia.
Conduce quindi la rossa mandria verso la Città Sacra. Lungo il percorso
uccide il lottatore Erice, che lo sfida, e il gigante Alcione, che gli aveva scagliato contro un’enorme roccia.

INTERPRETAZIONE
I Pesci sono il segno della morte sotto vari aspetti. Può riguardare la morte di un vizio, di una follia, di qualche forma di pensiero.
É anche il segno della morte della personalità che è ormai sfuggita all’individualismo, affidandosi al Tutto Ercole vede l’umanità posseduta da un mostro a tre corpi, simbolo dell’essere umano con i suoi tre aspetti, fisico, emotivo e mentale, e attraversa terre e mari per andare a liberarla.
I buoi dal colore rosso rappresentano i bassi desideri, caratteristica dell’umanità; Ercole li pone in una coppa d’oro e li offre in sacrificio ad Atena, la dea della Saggezza.

ESORTAZIONE
“Questa è la tua ultima fatica, o Ercole, prima della liberazione.Andrai da Gerione, il mostro a tre teste che tiene illegalmente con sé una mandria di buoi dal colore rosso. Conducili alla Città Sacra e libererai così, insieme a te stesso, anche il mondo dagli istinti inferiori che impediscono il progresso sulla Via.
Ora l’umanità, il mostro violento, è pronta per essere salvata: sei Tu, che hai superato ogni prova, il Salvatore del Mondo.
 

Tutto è compiuto