L'Alchimia, se considerata senza pregiudizi e debitamente intesa, è una scienza che insegna le più alte verità che un uomo spiritualmente illuminato possa raggiungere.
Il contenuto simbolico di questa "Scienza Sacra", compreso soltanto dagli uomini illuminati dallo Spirito stesso, riguarda la più alta conoscenza di Dio, Natura e Uomo. Una perfetta conoscenza di uno di questi tre termini non può essere ottenuta senza la perfetta conoscenza degli altri due, poiché essi costituiscono un "tutto" inseparabile.
Pertanto l'Alchimia non è una scienza intellettuale, ma una scienza spirituale, poiché quello che appartiene allo Spirito può essere conosciuto soltanto spiritualmente. Tuttavia essa è una scienza che si occupa anche di cose materiali, essendo "spirito" e "materia" due opposte manifestazioni o poli di un'eterna "Unità".
L'Alchimia è un'arte, e come ogni arte richiede un artista per esercitarla, così questa divina scienza ed arte allo stesso tempo può essere praticata soltanto da chi è in possesso del divino potere necessario a tale proposito.
È vero che le esterne manipolazioni richieste per la produzione di certe operazioni alchemiche possono, come nei comuni procedimenti chimici, essere effettuate da qualsiasi persona capace di ragionare, ma i risultati ottenuti sarebbero senza vita, poiché soltanto colui in cui la vera vita si è ridestata può destarla altresì dal suo sonno nella prima materia, e causare così lo sviluppo di visibili forme dal caos della natura.
L'Alchimia nei suoi più alti aspetti si occupa della rigenerazione spirituale dell'uomo, ed insegna come un "dio" possa svilupparsi da un essere umano o, per esprimerci più chiaramente, come stabilire le condizioni necessarie allo sviluppo dei poteri divini nell'uomo, in modo che un essere umano divenga un "Dio" per il potere di Dio, nello stesso modo che un seme diviene una pianta con l'aiuto dei quattro elementi, e l'azione di un invisibile quinto elemento. L'Alchimia nei suoi più materiali aspetti insegna come i minerali, metalli, piante, animali e uomini possano essere generati o svilupparsi dai loro "semi"; o, in altre parole, come quella generazione, che è compiuta in lunghi periodi di tempo nel dovuto corso dell'azione delle leggi naturali, possa essere compiuto in un brevissimo tempo, se queste leggi naturali sono guidate e aiutate con procedimenti scaturenti dalla ,conoscenza spirituale dell'uomo.
Non vi è alcun dubbio che l'oro possa essere prodotto con mezzi alchemici da altri metalli. Ma tali "trasmutazioni" riusciranno soltanto all'alchimista che è un vero "Adepto" che possiede i poteri spirituali per praticare "l'Ars Regia", capace di agire nel piano delle cause.
La natura profondamente spirituale dell'Alchimia è chiaramente spiegata dall'abate Giovanni Tritemio, che dice:
"Dio è un fuoco essenziale nascosto in tutte le cose, e particolarmente nell'uomo. Quel fuoco genera tutte le cose. Esso le ha generato, e le genererà nel futuro, e quello che è generato è la vera divina luce in tutta l'eternità. Dio è fuoco; ma come nessun fuoco può bruciare, e nessuna luce appare in natura senza l'aggiunta di aria che causa la combustione, similmente lo Spirito Santo in voi può agire come una divina aria o soffio. Dal divino fuoco ha origine un soffio sopra il fuoco dell'anima, affinché la luce appaia, perché la luce deve essere nutrita dal fuoco; e questa luce é amore, letizia e gioia dentro l'eterna divinità. Questa luce è Gesù emanato dall'eternità di Jehovah. Colui che non ha questa luce dentro se stesso è nel fuoco senza luce; ma se la luce é in lui, come Cristo che prende forma in lui, egli conoscerà quella luce come essa esiste nella natura.
Tutte le cose che noi vediamo sono nel loro interiore fuoco e luce, dove é occultata l'essenza dello spirito. Tutte le cose sono una trinità di fuoco, luce e aria. In altre parole, lo Spirito il Padre è una divina superessenziale luce; il Figlio la luce divenuta manifesta; lo Spirito Santo una divina superessenziale aria e movimento. Il fuoco risiede nel cuore e manda i suoi raggi attraverso l'intero corpo dell'uomo, ed è causa così della sua vita; ma nessuna luce nasce dal fuoco senza la presenza dello spirito di santità
".

Per esprimere ciò in altre parole noi possiamo dire: Tutte le cose sono fatte di pensiero, ed esistono nella mente universale (la luce astrale), e dentro ognuna é latente la volontà, la cui azione può sviluppare i poteri in essa contenuti. Ciò ha luogo sotto favorevoli circostanze per la lenta e incosciente azione dell'universale volontà agente nella natura, e può essere compiuto in un brevissimo tempo con l'aiuto della conscia volontà di un alchimista; ma prima che una persona possa compiere tali meraviglie nella sostanza fisica, la sua volontà deve prima divenire autocosciente dentro di sé; la luce che brilla dal centro del suo proprio cuore deve divenire vivente onde agire su quelle sostanze che entrano nell'opera di trasmutazione alchemica.

Colui in cui la divina luce non è risvegliata alla vita, è virtualmente dormiente nello spirito, e può agire sopra spirituali cose nel modo come potrebbe agire un uomo che dorme, sulle cose materiali che lo circondano; ma questi fatti sono negativi e messi in ridicolo dai cultori delle cosi dette "scienze ufficiali" che si credono pienamente svegli e presumono passare ogni conoscenza al vaglio del loro limitato razionalismo.
L'Alchimia era conosciuta nei più antichi tempi, e non aveva segreti per gli adepti dell'India, Egitto e Grecia. La Bibbia, se letta alla luce della Qabalah, si rivela uno dei più completi e meravigliosi testi di Alchimia.
Non si supponga, però, che la pratica dell'Alchimia consista unicamente nell'esercizio della volontà e dell'immaginazione, o che i prodotti ottenuti siano unicamente immaginari e intangibili, invisibili agli occhi fisici. Al contrario, nessun processo alchemico può essere compiuto senza la presenza di visibile e tangibile materia. Però non avviene alcuna trasformazione di "materia" in "spirito", come alcuni possono credere, poiché ognuno dei sette principi dell'eterna natura é immutabile e rimane per sempre nel suo proprio centro, nello stesso senso che le tenebre non possono diventare luce, benché la luce possa rilucere nelle tenebre, e così dissiparle. Similmente in ogni forma materiale vi dorme lo spirito divino, la luce che può essere destata a vita ed attività, e illuminare il corpo che così vive e si sviluppa.
Le qualità e i poteri di quella luce, o anche la sua esistenza sono ignorate assolutamente dalla chimica moderna, ma essi sono descritti, sotto il velame simbolico, nei libri sacri di tutti i popoli.

Vi é una visibile ed un'invisibile sostanza; una tangibile acqua e una oltre la percezione sensoria fisica; un visibile fuoco ed un invisibile magico fuoco; e nessuno di questi può compiere cosa alcuna senza il concorso dell'altro, poiché nella pratica dell'Alchimia, come nella rigenerazione dell'uomo, ciò che é sotto deve penetrare quello che é sopra, in modo che il più basso possa entrare in un più alto stato di esistenza.
Non può esservi alcuna religione né alcuna scienza più alta della verità che si riferisce ai più sublimi misteri dell'elemento divino in natura, ed é tale verità che s'insegna nel nostro sistema di Alchimia.
Ma, naturalmente, si domanderà: "Perché dunque i filosofi, i teologi, gli scienziati non ne sanno nulla". La risposta é che il "Guardiano della Soglia" custodisce la porta del tempio della verità e deve essere dominato prima che si possa entrare.

E chi é dunque questo Guardiano della Soglia?
Probabilmente tutti ne avranno sentito parlare o ne avranno forse letta la descrizione in "Zanoni" di Lord Lytton, quando Glyndon, durante la temporanea assenza dell'Adepto, spinto dalla curiosità di conoscere i misteri a lui vietati dal maestro, penetra nel laboratorio ed è terrorizzato dall'apparizione dell'orribile spettro, che da quel momento diviene il suo non gradito compagno nella vita. Quando egli si sottomette alle richieste del suo sé inferiore, e si immerge nei piaceri sensuali, la "larva" scompare; ma tutte le volte che tenta di sollevarsi sopra quel livello, essa si fa innanzi coi suoi occhi saturi d'odio e tenta con le lunghe dita di attirarlo nel suo gelido abbraccio.

Questa Guardiano della Soglia ce lo troviamo dinanzi in molte forme: esso é il Cerbero che vigila all'ingresso dell'Ades; il Drago che "S. Michele" (il potere di volontà spirituale) sta per uccidere; il Serpente che tentò Eva e il cui capo sarà schiacciato dal piede della donna; lo Spirito (Fantasma) che custodisce il luogo dove é sepolto il tesoro, ecc.
Egli é il re del male il quale non permette che dentro il suo regno cresca un fanciullo, che potrebbe sorpassare lui in potere; l'Erode innanzi alla cui ira il divino fanciullo, Cristo, deve fuggire in contrada straniera, dalla quale non gli é permesso di ritornare alla sua casa (l'anima), finché il re (ambizione, orgoglio, vanità, presunzione, ecc.) non sia detronizzato o morto. Molte volte Cristo fugge innanzi a Erode e non può ritornare, perché Erode vive e regna finché la casa della vita - il tempio del Cristo divino - è distrutta dalla morte (1).

Tutti questi racconti sono allegorie, rappresentanti di una verità reale, la cui conoscenza é della massima importanza, poiché essa é il principio della Grande Opera; ora chi non sa come incominciare non può condurre gran cosa a compimento.
Il Guardiano della Soglia, il virago del simbolismo medievale, non é altro che il nostro sé inferiore, semi-animale, e animale o forse bruto, quella combinazione di principi materiali e semimateriali costituenti l'ego inferiore, che la grande maggioranza degli uomini amorosamente e ciecamente blandisce ed accarezza, a cagione dell'amore di sé. L'uomo non vede le sue vere qualità finché é attaccato alla sua natura inferiore, se fosse altrimenti egli ne sarebbe forse disgustato; ma quando tenta di penetrare dentro il recinto del paradiso dell'anima, quando la sua autocoscienza incomincia ad accentrarsi nel suo sé superiore, allora il Guardiano della Soglia diviene oggettivo per lui, ed egli può essere terrorizzato dalla sua (in verità, la propria) bruttezza e deformità.

Esaminiamo gli attributi di questo sé semi-animale: prima di tutto vediamo che é la sede degli istinti e delle passioni animali, le quali all'occhio interiore si presentano in forme animali e semianimali, poiché le forme nel piano astrale sono l'espressione esterna di principi interni, per modo che un'attività psichica vi produce una forma corrispondente. Il sé inferiore, oltre che delle sensazioni animali, é la sede altresì dell'intelletto calcolatore con tutte le sue astuzie, coi suoi cavilli, con le sue sottigliezze, con la sua volontà personale e con l'amore per le illusioni.
Secondo le dottrine dei Rosacroce, l'intelletto e la volontà personali dell'uomo sono semplicemente un riflesso dell'eterno, universale Sole spirituale di sapienza (coscienza spirituale) agente nella sfera del sé e proiettante, per così dire, un raggio nelle menti degli uomini. Come la luce del sole terrestre nel colpire la luna é da questa riflessa e modificata, in guisa che la terra, durante la notte, invece della calda e vitale luce del sole, riceve soltanto quella fredda ed illusoria della luna, così il ragionatore materiale e superficiale, durante la notte della sua ignoranza vede soltanto il freddo raggio lunare del suo intelletto pervertito e lo scambia per il sole dell'eterna verità: orgoglioso del suo preteso possesso della vera luce egli si rifiuta di cercare più addentro; e, soddisfatto della falsa conoscenza che ha acquistata, inevitabilmente cade preda del drago. Egli non può vincere il Guardiano della Soglia, né d'altra parte desidera farlo, perché quel Guardiano é lui stesso ed egli ama sé stesso. E nessun desiderio ha neppure di penetrare nel tempio, né forse di questo conosce ancora l'esistenza.
Per esser meglio compresi chiameremo la luce diretta del grande sole spirituale, "Intuizione" e quella che viene alla nostra coscienza attraverso il lavoro intellettuale del cervello "Ragione". In origine esse sono entrambe causate da un unico raggio, ma la prima é il raggio nella sua purezza, la seconda é quello stesso dopo che é colorato, alterato, rifratto dentro la sfera dell'io.
Di giorno, quando il sole splende, non ci occorre la luce della luna: se nell'anima nostra fosse continuamente giorno, se la sua atmosfera non fosse annebbiata, se vivessimo in quel puro stato etereo in cui si é capaci di vedere la luce della sapienza nella sua pienezza e senza l'ombra del dubbio, non avremmo bisogno di esercitare il nostro intelletto individuale per conoscere la verità. La voce dell'intuizione si udrebbe così chiara da non potere essere fraintesa e noi conosceremmo tutto ciò di cui avessimo desiderio, poiché lo percepiremmo direttamente senza necessità di processi speculativi. Ma l'uomo si é venuto immergendo nella materia; una parte di quel raggio divino che lo forma si è tanto differenziato da divenire grossolanamente materiale ed incapace di vedere la pura luce del sole spirituale. La conseguenza é che dobbiamo necessariamente ricorrere al debole raggio lunare della nostra ragione materiale, perché ci sia di aiuto nel passo incerto che muoviamo nella tenebra. Una parte di noi, quella che non é ancora divenuta materiale, il nostro Sé superiore, vede pur sempre la luce del sole, ode la voce della "Parola" e può comunicarla al sé inferiore, se esso é disposto ad ascoltarla; ma più questo ultimo si attacca alla sfera del fenomeno e della sensualità, e più si separa dal sé superiore, e a misura che la luce dell'intuizione si fa indistinta ed incerta, il ragionatore superficiale dipende sempre più dal suo intelletto individuale e si sente orgoglioso del suo potere illusorio, finché egli finisce per cadere preda del drago (2).
Lo stesso ragionamento può applicarsi alla Volontà. L'uomo s'immagina di avere una volontà propria; ma la sua vita e la sua volontà non sono che un raggio della vita e della volontà universali, agenti dentro la sfera del suo sé, coloriti, alterati e forse pervertiti da desideri personali ed egoistici. Il raggio della volontà eterna, agente dentro l'anima assolutamente non egoista, é il figlio legittimo prodotto dal potere di Abramo, splendente nel seno di Sara (che significa la pura e non adulterata fonte viva di verità); ma lo stesso raggio agente dentro Agar e colorito dai desideri egoistici, produce il figlio della concubina, l'Ismaele che deve essere mandato nella solitudine per morirvi d'inedia (3).
L'amore egoistico, la volontà, il pensiero, l'immaginazione ecc… sono tutti possessi temporanei ed illusori dell'uomo, i quali finirebbero se l'eterno sole dello spirito cessasse dal risplendere. Così, nella perfetta oscurità tutti gli oggetti sono di eguale colore, e solo quando la luce splende, ognuno di essi appare di un dato colore per il fatto che riflette la luce universale, secondo gli attributi peculiari propri della sua costituzione. Ma se si riesce a dominare il Guardiano della Soglia, il sé inferiore, che cosa si otterrà? Quando Adamo, l'uomo materiale con tutti i suoi desideri, le sue passioni, i suoi istinti animali, é morto e scomparso durante la vita fisica sulla terra, l'uomo spirituale, il Cristo, sorge nella sua gloria (4).

In questo principio spirituale, hanno la loro base la coscienza, la vita, la conoscenza ed il potere spirituale. La sua volontà e la sua immaginazione sono una cosa sola con la volontà e l'immaginazione del potere universale che tutto pervade, che creò tutte le forme dell'universo dalla sua stessa sostanza (5).
Essendo uno col potere divino nella natura e conoscendo sé stesso, conosce tutti i misteri della natura per percezione diretta e senza il lento processo della speculazione intellettuale teoretica. Essendo uno col "costruttore dell'universo", può altresì creare forme e distruggerle col potere della sua volontà spirituale.
L'uomo é un Microcosmo, nel quale sono potenzialmente o in embrione contenuti tutti i poteri, le essenze, i principi e le sostanze del Macrocosmo, l'universo; cielo ed inferno, dio, angeli, elementali e demoni sono dentro di lui; e qualunque cosa faccia parte della sua costituzione può svilupparsi e crescere (6).
Un uomo che conosce perfettamente sé stesso, conosce tutta la natura: un uomo che può governare sé stesso con sapienza divina non é soggetto ad altro potere. Egli é un dio nell'ambito del suo regno, ed essendo uno col potere che governa l'universo, anche il suo potere si estende quanto quello universale (7).
Si comprenderà quindi da ciò che precede, che la vera scienza alchimica non richiede per essere praticata una costosa schiera di sostanze chimiche, di storte, di pietre, di bottiglie e di vasi, ma che può avere dovunque e senza spesa i materiali necessari, i quali sono alla portata di chiunque, sia questi anche il più povero degli esseri. Il potere usato nell'Alchimia pratica é quello dello spirito, e solo coloro che posseggono codesto potere possono praticare tale arte, per quelli che non lo possiedono il suo studio é mera speculazione. Si conoscono tre generi distinti di manifestazione di energia:

1) Forza meccanica, agente semplicemente sulla superficie delle cose, e che é la più bassa di tutte. Chiunque non sia paralizzato la possiede e se così non fosse non potrebbe conoscerla, né sentirsi soddisfatto di una qualunque sua descrizione.
2) Azione chimica, assai più potente della prima perché penetra nell'interno degli oggetti e produce la disintegrazione molecolare. Dei corpi che resistono alla forza meccanica possono essere da quella disintegrati. È un potere noto nei suoi effetti al chimico, mentre coloro che non s'intendono di chimica non ne sanno che poco, ragione per cui la loro opinione sui processi del genere é di nessun valore pratico.
3) Attività spirituale, la più potente manifestazione di energia, perché penetra nel centro stesso, nell'essenza spirituale delle cose, cambia la loro sostanza ed infonde in essa nuova vita. A somiglianza delle due precedenti, questa forza é ben nota a coloro che la possiedono, ma sconosciuta a chi ne è sprovvisto, per quanto dotto quest'ultimo possa essere in altri campi scientifici. Quelli che ne sono in possesso rappresentano però, nei tempi nostri materiali, un esiguo numero, ed essi sono gli illuminati spiritualmente, gli Adepti, ossia uomini passati attraverso il processo della rigenerazione spirituale.

In tali esseri l'anima spirituale si é sviluppata fino a permeare l'intero corpo fisico coi suoi poteri, cosicché essi sono capaci di curare le malattie col semplice contatto delle loro mani e comunicare vita agli infermi, di immergere la propria coscienza nelle menti altrui e leggere i loro pensieri, di percepire con l'occhio interiore cose celate alla vista esteriore, di compiere infine altri fatti che gli ignoranti chiamano miracoli, perché miracolosi appaiono ad essi, essendo fuori della portata della loro comprensione.
Sapete voi che cosa significa l'espressione rigenerazione spirituale? Se l'ignorate, domandatelo a qualche scienziato moderno e probabilmente egli vi risponderà come il Nicodemo dei tempi antichi: In qual modo può nascere un uomo quando é già vecchio? Può forse entrare nell'utero materno una seconda volta? Domandatelo ad un sacerdote e se egli stesso non é passato attraverso quel processo e non é divenuto un Adepto, ne avrà solo un'idea molto vaga. E se appartiene ad una chiesa cristiana, probabilmente vi risponderà che la rigenerazione spirituale ha luogo se si amministrano i sacramenti del battesimo e della cresima; che per tale mezzo un potere spirituale discende per le mani del sacerdote sul candidato, il quale, in seguito a ciò é rigenerato. E vi dirà inoltre che il potere di conferire lo spirito é stato a lui dato con la sua assunzione al sacerdozio. Ma per proprio conto egli non conosce quel potere, né abbiamo noi visto mai un caso in cui la persona, dopo essersi sottoposta alla cerimonia, sia divenuta un Adepto, dotato del potere di guarire e di fare "miracoli", e neppure é ragionevole supporre che lo Spirito Universale, lo Spirito Santo possa essere il monopolio di una qualunque classe di persone o di una chiesa, e divenire simile ad un articolo di commercio; ovvero che l'evoluzione spirituale di un uomo debba dipendere dalla volontà e dal piacere di un altro essere umano.
Tutto in natura procede secondo leggi naturali: piante ed animali crescono quando siano presenti le condizioni necessarie; lo sviluppo intellettuale richiede cibo intellettuale, lo sviluppo spirituale implica accrescimento del potere dello spirito. L'uva non nasce dal rovo, né un uomo da una bestia, e nessuno può dare ad un altro ciò che egli stesso non ha. Una persona veramente divina deve possedere poteri divini, e non può averli ed usarli senza esserne conscia; oh, se vi fosse un sacerdote veramente divino, quale vera guida spirituale egli sarebbe! Ma per essere vera guida spirituale non basta discorrere soltanto di cose spirituali, imparate per averne inteso parlare e non conosciute affatto praticamente per proprio conto! (8).

Vi sono però - anche in un'epoca di materialismo - uomini che sono passati o che stanno passando per questa rigenerazione, alla quale allude la Bibbia quando dice che nessuno può (consciamente) entrare nel Regno di Dio, se non è rinato di Spirito. Si afferma che la rigenerazione spirituale iniziatica ha tre stadi. Con la prima scintilla di un pensiero interiore, che penetra fino al centro dell'anima e risveglia la coscienza spirituale dell'uomo, è posto il germe per lo sviluppo dell'uomo interiore spirituale. Se il Cristo bambino é continuamente alimentato col nutrimento proprio (dell'anima) e non è cacciato via da Erode, crescerà ed una vita nuova e profonda (sconosciuta per lo innanzi) avrà principio, la cui energia penetrerà tutte le parti del corpo fisico. Certi processi misteriosi, non comunicati ai non iniziati, hanno poi luogo ed in ciò consiste il vero Battesimo con l'acqua di verità, ossia il conseguimento della coscienza spirituale, battesimo che non ha nulla a che vedere con qualsiasi cerimonia esterna, o con la distribuzione dell'acqua mediante spruzzamento, immersione od altro. Questo primo stadio vuol dire che l'uomo non naturale diviene naturale, armonizza la propria volontà e la propria immaginazione (pensiero) con quelle dello spirito universale, ed acquista la capacità di riconoscere la verità per percezione interiore diretta.
Il secondo stadio é il legamento dello spirito, il Battesimo di sangue, quando cioè la vita interiore diviene fissa mediante il potere del "Verbo", un processo durante il quale hanno luogo certi mutamenti fisiologici dentro l'organizzazione del corpo fisico.
Il terzo stadio é il Battesimo col fuoco dello Spirito, per il quale il candidato all'immortalità raggiunge il potere spirituale ed é in grado di esercitarlo a volontà. Egli sarà allora capace di dirigere le funzioni organiche del proprio corpo ("funzioni involontarie"), perché sarà già padrone delle funzioni della sua anima, delle quali l'organismo fisico è semplicemente la espressione esteriore. E sarà capace altresì di agire dall'interno all'esterno, dal centro alla periferia; mentre gli inesperti perdono il loro tempo in inutili tentativi per invertire tale processo.
Per praticare l'Alchimia e per esercitare il potere spirituale, bisogna dunque essere spiritualmente sviluppato; il primo passo in questa direzione é la conquista del Guardiano della Soglia ed il segreto per tale conquista sta nella sostituzione dell'amore di sé con l'amore dell'eterno Bene, sentimento che trova la sua espressione nella Fratellanza Universale dell'umanità.

 

 

1 - Molte persone celebrano la nascita di un Cristo esteriore, come un evento che si dice abbia avuto luogo diciotto secoli fa; mentre esse continuamente scacciano il Cristo vivente dai loro cuori, per mezzo del potere d'Erode. Pochi soltanto riconoscono il vero Cristo e gli permettono di entrare. I primi si lusingano di essere nella giusta credenza; i secondi fruiscono della vera fede.

2 - La scienza materiale moderna non può perciò mai divenire scienza spirituale, perché essa é legata alla sfera dei fenomeni e di quelli soltanto si occupa.. Per conoscere praticamente la scienza spirituale, gli uomini devono sviluppare i loro sensi interiori; poiché senza l'abilità di percepire le cose interiori, una tale scienza non sarebbe che materia di speculazione e teoria.

3 - Scarso invero sarebbe il valore della Bibbia o di qualunque altra "Scrittura Sacra" se i racconti che contengono non fossero che la narrazione di eventi accaduti nelle vite di certe persone a noi sconosciute che si dice abbiano vissuto qualche migliaio di anni fa. I personaggi biblici sono allegorie, indicanti certi poteri occulti, e la loro storia rappresenta dei processi misteriosi. Il libro della Genesi, se giustamente inteso, è una storia dell'evoluzione spirituale.

4 - Non si deve credere che tale evento abbia ad aver luogo dopo la morte, bensì deve verificarsi durante la vita. Lo spirito ha d'uopo della vita inferiore come di una scala da salire per raggiungere la vita superiore.

5 - La parola "Creazione" nel suo significato di "qualche cosa che viene in esistenza dal nulla", può riferirsi solo alla forma. La forma é semplicemente la figura di qualche cosa che esisteva prima che essa fosse creata; per se è nulla ed è solo illusione.

6 - La scienza dell'Alchimia insegna all'uomo spiritualmente illuminato come comportarsi con questi principi e poteri invisibili, i quali, benché invisibili, sono però sostanziali, poiché Materia e Spirito sono uno, ed entrambi manifestazioni di un unico potere originale. La manifestazione di tale potere nei suoi effetti esterni e visibili é chiamata Materia; nella sua attività invisibile e causante può dirsi Spirito.

7 - L'uomo non può conoscere se non quello che esiste in lui stesso. Non siamo capaci di vedere una casa prima che la sua immagine sia entrata nella sfera della nostra coscienza.

8 - Paracelso dice: "L'indossare un abito speciale o il possedere un pezzo di carta firmato da qualche autorità umana, non fa un uomo divino. Coloro che sono divini agiscono con sapienza, perché la Sapienza viene da Dio. Le cognizioni che il nostro clero possiede non sono ottenute direttamente dal Padre, ma un sacerdote le impara dall'altro. Colui che desidera conoscere la verità deve essere capace di vederla, e non sentirsi appagato delle descrizioni che ne riceve. Il più alto potere dell'intelletto, se non é illuminato dalla sapienza, é soltanto un elevato grado d'intelletto animale e col tempo perirà; ma quello animato dall'amore del Supremo é l'intelletto degli Angeli e vivrà in eterno". (Vedi Fundamento Sapientiae).
Jacopo Boehme, il grande mistico cristiano, dice: "Fingete e dissimulate, gridate, cantate, predicate e insegnate quanto vi piace, ma se lo spirito dentro di voi non é sveglio, tutto il chiasso che fate non varrà a nulla. Un Cristo non appartiene ad alcuna setta e non ha bisogno di chiesa artificiale. Egli porta la sua chiesa dentro la sua anima, egli non disputa, né contende con alcuno per differenze di opinione, egli non desidera altro che il Dio» (Rigenerazione).