Intendi adonque il detto del Filosofo, che le operationi delli agenti sono nella dispositione del patiente, per i quali s'intende che non si puo' fare l'elexir, se non di materia che habbia questa perfetta dispositione: & io faccio fede, che questa habilita' si trova nella materia della quale e' stato fatto l'elexir con le mie mani, & ne sono testimoni questi occhi, per dottrina pero', come gia' ho detto d'altri, il quale elexir converte Saturno in Sole, & la qual materia io ho gia' nominata, che e' la calamita de filosofi, della quale hanno cavata i filosofi l'oro occulto nel suo corpo, & nella quale hanno trovato l'argento vivo, & il solfo di solfo, la quale e' lapis in similitudine, & in atto, ma nella natura non imita le nature del lapis; pero' si chiama lapis non lapis, & e' mista di tabesci.

Il detto nostro argento vivo, non e' argento vivo nella propria natura,, ne' ancora nella natura alla quale e' ridotto per la miniera; ma il nostro argento vivo nella natura alla quale lo riduce il nostro artificio, questo e' il nostro rame del quale si fa la tintura vera, del quale si fa lo matrimonio di chabrichim & della veya, nel quale e' il Re con la sua moglie, & queste cose che li emendano sono nello istesso rame, come piu' chiaramente si manifestara' per il documento della operatione. Questo e' il spirito col quale tingemo, & e' il corpo del quale si parla nella Turba, & questa via che si chiama argento vivo, non si ha da corpi liquefatti con liquefattione volgare, ma da quella che dura tanto quanto s'uniscono li mariti & moglie in vero matrimonio, cioe' fino alla bianchezza.

Questo e' il lapis che si trova nella cime de monti, & meritamente si chiama minerale, si dice anco che sia Animale perche' ha l'anima, pero' si dice nella turba, il rame ha il corpo, et l'anima come l'huomo; parimente tutto quello che ha spirito ha anco il sangue; parimente si chiama spirito, cioe' argento vivo portatore delle virtu' dell'anima, cioe' solfo per il corpo, & rame cioe' calamita, overo terra laquale fatta spirituale si chiama oro che era nascosto nel corpo della calamita; percio' si dice, figliuolo, cava la sua ombra dal raggio.

E anco manifesto, che se gli puo' aplicare l'anima, perche' dimostra alcune virtu' dell'anima, perche' move & e' mossa, e' agente & patiente, pero' si dice nella Turba, o' natura in che modo stai eminente sopra tutte le cose, & in che modo le superi, & e' aceto fortissimo che ha fatto l'oro essere puro spirito, & quando si meschia col corpo, si fa una istessa cosa con quello, & lo converte in spirito, perche' dicendosi che sia animale, adonque si dira' che sia qualche cosa vegetabile, & meritatamente, perche' nella operation si vegetara' di virtu' in virtu' sottigliandosi & purificandosi, & migliorando in se' gli colori, sin che acquisti la desiderata rossezza, nella quale e' la perfettione, & sin che prenda la virtu' di penetrare & di tingere.

Ma molti erranti non conoscono questo animale herbelcrocos, overo lapis croceo vegetabile nutrito nei monti, & si vende palesemente per minimo prezzo.

 

 

 

Questa opera che io ho mostrata al vostro intelletto, pura, monda, amena, sincera, si dimostra giusta accomodata in lame sottili, perche' espurgata per la liquefatione del foco dalla grossezza minerale, con li modi delle elevationi si fa sottile in alcune sulfureita' lasciate dalla adustione, & terrestreita', & miste con unione sottile & forte, & essendo esalate alcune humidita' che corrompono, della qual sottigliatione sono due segni, uno che e' il spirito citrino, manco duro, fatto lapis, che tiene alquanto dio perspicuita', & l'altro che e' rimasto nel fondo del vaso, fatto terra sottile & negra; ma si avertisca a questo,, che in questa elevatione, se si fa bene, vi si trova una certa cosa che rimane dentro, la quale si deve levare per forza, & elevargli sopra il volatile, & si deve restituire alla parte che resta di quello che gia' si e' elevato, sin che tutto si faccia fugente, & all'hora la predetta terra negra rimane da tutti due nel lapis predetto duro, citrinissimo gia' converso.

Ma non vi contentate della predetta volatilita' sin che si trovi che tutta la massa del predetto lapis elevato col foco sia resa nel suo vaso, continoua per il medesimo, contenendo li gradi del predetto foco, in modo che non vi rimanga cosa alcuna nel profondo, ne' netta ne' sporca.

Ma quando cosi' si levara' perfettissimamente, s'adempira' nella perfettione della opera folosofica, la quale comanda la scrittura dicendo: soavemente, con grande ingegno, ascende dalla terra in Cielo'o.

Sappiate parimente, che quando si meschia col corpo si fa una istessa cosa con quello, & lo converte in spirito, & Geber comanda il medesimo nel capitolo della medicina del terzo ordine, & tutti li filosofi gridano l'istesso, & questa opera e' chiamata da filosofi Ablutione, per la quale si fa l'Achilesue. perche' nella elevatione,. l'uno & l'altro ascende in fumo, overo in specie di fumo, & perche' anco si liquefa questa materia mentre ascende, e' chiaro che sia della natura dell'aqua calda, perche' si liquefa & si congela dal freddo, & quando si spoglia delle superfluita' si lava; s'imbevera con la sua aqua, cioe' col spirito predetto, che procede dall'istesso germe.

Questa adonque e' la dissolutione filosofica, la quale si fa col foco.