CAPITOLO IX

 

La figura di un uomo, dalle sembianze di San Pietro, vestito in un abito rosso Citrino, che tiene una chiave nella mano destra, e posa la mano sinistra su una donna, con un abito di colore arancio, che sta ai suoi piedi sulle ginocchia, tenendo un rotolo.

 

 

Guarda sopra a questa donna vestita di un abito colore arancio, che così naturalmente ricorda Pernelle come era nella sua giovinezza; E' dipinta in atteggiamento supplice sulle ginocchia, le mani unite insieme, ai piedi di un uomo che tiene una chiave nella sua mano destra, che la ascolta graziosamente, e posa la sua mano sinistra su di lei. Vorresti sapere cosa sta a significare? Questa è la Pietra, che in questa operazione domanda due cose, del Mercurio del Sole, dei Filosofi (dipinti nella forma di un uomo) che è come dire Moltiplicazione, ed un più ricco Corredo; e in questo tempo è necessario che lei lo ottenga, e pertanto l'uomo che posa la mano sulla sua spalla in questo modo glielo accorda e garantisce. Ma perché abbiamo voluto che fosse dipinta una donna? Potrei aver dipinto tanto bene un uomo come una donna, o piuttosto un Angelo, (perché tutte le nature sono adesso spirituali e corporali, mascoline e femminine), ma ho scelto invece di dipingere una donna, perché alla fine che tu possa comprendere che lei chiede questa piuttosto che ogni altra cosa, perché questi sono i più naturali e propri desideri di una donna.

Per mostrare ulteriormente a te che lei domanda la Moltiplicazione, ho fatto che l'uomo al quale lei indirizza la sua preghiera, fosse dipinto nella sembianza di San Pietro, che tiene una chiave, avendo egli il potere di aprire e chiudere, di separare e di legare, poiché gli invidiosi Filosofi non hanno mai parlato di Moltiplicazione, ma l'hanno celata sotto i comuni termini dell'Arte, APERI, CLAVDE, SOLVE, LIGA che significa Apri chiudi, separa, lega, aprendo e separando, hanno chiamato la creazione del Corpo (che è sempre duro e fisso) soffice fluido, che scorre come acqua. Chiudere e legare indica il seguito, per una più forte decozione al fine di coagularlo, e per riportarlo ancora nella forma di un corpo.

È stata mia cura quindi, in questo luogo, rappresentare un uomo con una chiave, per insegnarti che devi ora aprire e chiudere, che è come dire Moltiplicare ciò che sboccia, ed accrescerne le nature: per vedere che quanto più spesso tu dissolverai e fisserai, così spesso queste nature si moltiplicheranno, in quantità, qualità e virtù secondo la moltiplicazione di dieci; e quindi a partire da questo numero fino ad un centinaio, da un centinaio ad un migliaio, da un migliaio a dieci migliaia, da dieci migliaia ad un centinaio di migliaia, da un centinaio di migliaia ad un milione, e di qui sempre la stessa operazione fino all'Infinto, come io stesso ho fatto per tre volte, aiutato da Dio. E quando il tuo Elisir sarà stato portato all'Infinito, un grano di esso, nel cadere sopra una quantità di metallo sciolto, profondo e vasto come l'Oceano, lo sfiorerà e lo convertirà nel più perfetto dei metalli, cioè in argento o oro, secondo il modo in cui è stato imbibito e fermentato, espellendo ed allontanando da sé tutte le materie impure e strane, che erano unite al metallo nella prima coagulazione: per questa ragione pertanto ho voluto che fosse dipinta una Chiave nella mano dell'uomo, che ha la sembianza di San Pietro, per indicare che la pietra desidera essere aperta e chiusa per la Moltiplicazione, e similmente mostrarti con quale Mercurio tu dovrai fare questo, & quando; ho dato all'uomo un vestimento di rosso Citrino, e alla donna uno di colore arancio.

Lascia che ciò sia sufficiente, dato che ho già trasgredito il silenzio di Pitagora; per insegnarti che la donna, che è, la nostra pietra, chiede di avere il ricco Corredo ed il colore di San Pietro. Lei ha scritto nel suo rotolo CHRISTE PRECOR ESTO PIVS, che significa, Gesù Cristo sii pietoso con me, come se dicesse, Signore sii buono con me, e non permettere che quello che è diventato possa essere rovinato dal troppo fuoco: È vero, che da qui in avanti non avrò più paura dei miei nemici, e che tutto il fuoco sarà simile a me, ma il vaso che mi contiene, è sempre fragile e facile da rompere: e se il fuoco cresce oltremisura, esso si romperà e volerà in pezzi, mi porterà e seminerà sventuratamente tra le ceneri.

Presta attenzione perciò al tuo fuoco in primo luogo, e governa dolcemente e con pazienza, quest'ammirevole quintessenza, perché il fuoco deve essere ragionato su di esso, non troppo. E prega la Divinità sovrana, che non permetta agli spiriti maligni che custodiscono le Miniere ed i Tesori, di distruggere il tuo lavoro, o di stregare la tua vista, quando tu consideri queste incomprensibili mozioni della quintessenza all'interno del tuo vaso.

 

 


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