Frate Elia Alchimista

Thesaurum Rerum

Solvete i Corpi in Acqua

Prendete lo Spirito che Vola

Sei sonetti alchemici ( * )

Est Fons In Limis (di anonimo)

 

Nella sezione dei contributi esterni è consultabile su Frate Elia il documento:

Frate Elia e la congiura del silenzio

 

 

(*) I sei Sonetti sono tratti dal manoscritto n° 119: " Eliae liber Alchimiae. Incipit liber alchimicalis quem frater Helyas edidit apud Federicum imperatorem. Liber lumen de luminum transactus de sarraceno ac arabico in latinum a fratre Cypriano ac compositus in latinum a generali fratrum minorum super alchimicis" della Biblioteca Riccardiana di Firenze.

 

In data 18/06/2016 abbiamo ricevuto la comunicazione che segue, che volentieri pubblichiamo, con i ringraziamenti per le segnalazioni degne di essere rese note anche ai numerosi frequentatori di questo sito.

Mi permetto di far notare che gli articoli dedicati a Frate Elia nel vostro splendido sito sotto la voce Alchimia portano alcune piccole imprecisioni, date dal fatto che probabilmente l'autore della sezione sui componimenti attribuiti a Frate Elia si è avvalso dell'opera di Mario Mazzoni, nella quale vi sono errori e invenzioni, in quanto probabilmente l'autore non ha mai visto né il codice Magliabechiano né il Riccardiano (che infatti non si trova alla Biblioteca Laurenziana ma alla Biblioteca Riccardiana di Firenze).
- «Il Thesaurum rerum» è in realtà «Thesaurum uerum» e si trova a carta 59 verso e non 406, che non esiste perché il codice è di 129 carte, cioè 260 facciate.
- Idem per il sonetto «Solvete» (di cui ho rintracciato 27 redazioni diverse in Biblioteche italiane ed estere) che nel Magliabechiano si trova in due versioni a c. 59r e a c. 59v, nessuna delle quali è uguale a quella del Crescimbeni ma solo parzialmente somigliante. In particolare la versione da voi riportata è data dalla fusione del Sonetto di Elia con la strofa V° della
Canzone di Rigino Danielli, cosa di cui il Mazzoni non si era accorto.
- Lo «Spiritum volantem» è a c. 58v e non 39, e non è di Elia perché in nessun codice di quelli da me conosciuti è a suo nome, e si ritiene sia casomai di Rasis o di Geber (alias Paolo da Taranto frate francescano contemporaneo di Elia), come la splendida e difficile canzone «Est fons in limis».
- Idem per i «Sei sonetti» del Riccardiano 946 cc. 9v-11r, per altro pubblicati da Zenatti trent'anni prima di Mazzoni, nessuno dei quali nel codice porta il nome di Elia.
Considerato che il vostro sito è molto ben fatto e ricco di opere a disposizione dei lettori come me, mi sono permesso di inviarvi queste piccole note per contribuire alla perfezione del vostro lavoro.
Cordialmente
. Paolo G.

 

"Atalanta Fugiens Fuga X°"

Michaël Maier 1687