La teoria che associa la casa reale degli Stuart (1) colla Massoneria, come Istituzione da coltivare non per i suoi intrinseci meriti ma da servire come mezzo politico per la restaurazione di una famiglia esiliata da un trono che le follie ed i crimini dei suoi membri avevano perduto, ripugna a quello che si suppone essere congruo al vero spirito ed al carattere della Massoneria, cosicché si potrebbe difficilmente credere che tale teoria sia mai stata presa seriamente in considerazione, se non fosse per le innumerevoli prove decisive del fatto.

La storia della famiglia degli Stuart, dall'ascesa al trono d'Inghilterra di Giacomo I alla morte dell'ultimo discendente, il «Giovane Pretendente», è un racconto di follie e qualche volta di crimini. Il regno di Giacomo si distinse soltanto per atti che non gli fecero guadagnare presso i posteri titolo più grande che quello di re pedante. Il di lui figlio e successore Carlo I, fu decapitato da un popolo indignato cui i diritti e libertà costituzionali egli aveva cercato di sottrarre. Suo figlio Carlo II ebbe restituito il trono, dopo un lungo esilio, soltanto per trascorrere una vita indolente e licenziosa. Alla sua morte gli successe suo fratello Giacomo II, principe che si distinse solo per la sua bigotteria. Attaccato gelosamente alla religione Cattolica Romana, cercò di restaurarne il potere e l'influenza fra i suoi sudditi che erano per la maggior parte protestanti.

Per salvare la Chiesa e la religione della nazione, i sudditi che essi si erano alienati chiamarono al trono il protestante Principe d'Orange e Giacomo, abdicando, fuggi in Francia, dove trovò ospitalità coi suoi seguaci presso Luigi XIV che, comunque, non poté dire di lui niente di meglio che aveva dato tre corone per una messa.

Dal 1688, anno della sua abdicazione e fuga, fino al 1745, la famiglia in esilio fu impegnata in ripetuti per quanto vani tentativi di riconquistare il trono.

Non è senza fondamento la supposizione che in questi tentativi i partigiani della casa degli Staurt non fossero riluttanti ad accettare l'influenza dell'istituzione Massonica, come uno dei potenti mezzi coi quali realizzare i loro intenti.

È vero che in questo l'Istituzione veniva ad essere distolta dai suoi veri fini ma scopo dei Giacobiti, così erano chiamati i seguaci di Re Giacomo, non era di potenziare i caratteri della Massoneria ma solo di giovare alla causa del Pretendente.

 


 

1. The History of Freemasonry di A. G. Mackey. Edizione "The Masonic History Company", New York, 1898. Traduzione del carissimo F:. Pignatelli Federico.

Indice

Introduzione Il Terzo Grado e gli Stuart Gli Alti Gradi di Ramsay La Massoneria Scozzese

I Gesuiti e gli Stuart Gli Stuart e i Cavalieri Templari Conclusioni