2. Delle condizioni necessarie per l'operatività

2. 1. Quando si lascia il CORTILE o SALA DI RICREAZIONE per entrare nel VESTIBOLO o SALA DEI PASSI PERDUTI, ci si accinge a lasciare l'Elemento TERRA per acquisire la qualità volitiva propria dell'energia equilibrante, cioè ARIA.

 

2. 2. Nel Vestibolo o Sala dei Passi Perduti, si lasciano i METALLI, cioè ci si libera totalmente dall'Elemento Terra con l'ausilio dell'intelligenza (); si assume ulteriormente un abito "interiore" atto al superamento della condizione di ARIA anche attraverso la " vestizione " apposita.

 

2. 3. Quando si lascia il VESTIBOLO o SALA DEI PASSI PERDUTI per entrare nel TEMPIO, occorre conseguire le qualità di ACQUA e di FUOCO necessarie per il compimento dei lavori muratori

 Il Tempio

Sala dei passi perduti

 

Vestibolo

Accademia

Sala di Ricreazione

 

Cortile

Gabinetto di Riflessione

 

 

3. Il cammino iniziatico e la quadruplice divisione del Tempio

3. 1. Un profano "libero e di buoni costumi", per addivenire alla condizione di

RECIPIENDARIO

dev'essere avvicinato da uno o più Fratelli Esperti che lo "saggiano".

L'interrogante proietta volitivamente i quattro elementi "a lui noti" in quanto Maestro Libero Muratore, domandando, scavando e mettendo a nudo le qualità energetiche del "maestro di vita" che vuole adire la Via Iniziatica Muratoria.

 

3. 2. Nel caso che i Fratelli Esperti avvertano la presenza dei requisiti di idoneità necessari e la Loggia deliberi per l'ammissione del Recipiendario, questi addiviene alla condizione di

CANDIDATO

(da candidus, cioè candido, bianco, "puro e senza macchia") ed è fatto accedere al Cortile o Sala di Ricreazione.

Nella Sala di Ricreazione, analogicamente correlata all'Elemento Terra, si trova il Gabinetto di Riflessione, cioè la "Caverna" della Tradizione Iniziatica, in cui il Candidato deve "morire per rinascere al canto del gallo". Diventa così un "nuovo nato", un "ri-creato", un

NEOFITA

che viene poi ricevuto nel Tempio e iniziato a Fratello Libero Muratore.

 

3. 3. Poiché l'iniziazione è solo virtuale, però, il neo Iniziato deve ancora acquisire completamente lo stato di coscienza proprio dell'elemento Terra e, successivamente, quelli di Aria, Acqua e Fuoco, che possiamo definire come propri del Maestro Libero Muratore, dell'Adepto, del Mago.

 

3. 4. Il vero e profondo lavoro che il Massone deve compiere su di sé non ha praticamente mai fine.

E la focalizzazione sull'elemento Fuoco, che è condizione indispensabile per entrare nel Tempio, cioè nel "Tempio Interiore", é una costante aspirazione, una meta da raggiungere che, a sua volta, potrà e dovrà diventare punto di partenza. Come accade, per esempio, nell'acquisizione dei Tre Punti della Maestria a cui segue la "proiezione" del Punto Geodetico per costruirsi come Pietra Cubica a Punta.

 

3. 5. Pertanto nell'ambito del lavoro interiore per l'acquisizione e la padronanza dell'elemento Terra possiamo far rientrare sia il Silenzio fisico vero e proprio, inteso come "abbandono dei metalli" e imprigionamento dei vizi, sia il Silenzio animico e quello Spirituale che virtualmente sono riguardati come pertinenti al lavoro del Compagno e del Maestro.

 

3. 6. Solo a quel punto, infatti, il Massone sarà realmente pronto ad adi-

re la Sala dei Passi Perduti, legata all'elemento Aria, dove dovrà "perdere i passi", cioè dovrà fare la ricognizione di tutti i motivi, di tutte le scelte che lo avevano indotto ad entrare nell'Ordine e dimenticarsene.

Successivamente egli dovrà divenire

MAESTRO LIBERO MURATORE

cioè adatto allo scopo di ricevere e di dare in tutta umiltà, creandosi una base intellettuale e conoscitiva solidissima che gli consenta di apprendere, digerire ed eventualmente integra­re e correggere tutto il "sapere saputo". Con questa espressione si vuol indicare tutto quanto l'Uomo ha indagato, acquisito con  l'intelligenza, svelato e fatto proprio.

 

3. 7. Possiamo quindi definire la Sala dei Passi Perduti come l'Accademia, il Peripatos, in cui accanto a uno o più Istruttori si persegue l'apprendimento del Mondo degli effetti e dove, tra l'altro, vi si tengono le riunioni informali.

Ma non va dimenticato che essa corrisponde anche al Vestibolo, il luogo in cui ci si abbiglia con i "vestimenti" adeguati al lavoro muratorio, e ci si spoglia dell'abito mentale, delle dottrine scientifiche e delle costruzioni intellettuali.

 

3. 8. É solo a questo punto, al quale si giunge attraverso la Meditazione, che il Maestro Libero Muratore è predisposto al superamento della mente (la "grande illusione"), al dominio dell'elemento Aria e al suo abbandono, per entrare nel Tempio "povero di spirito", cioè privo dell'Equilibrante per contemplare nel Tempio Interiore l'Acqua e il Fuoco.

 

3. 9. Questo stato di coscienza, in cui si deve realizzare il Silenzio sonoro e la Contemplazione, porta alla Gnosi, la quale consente di comprendere appieno i riflessi della Legge Binaria nella Manifestazione Quaternaria, raffigurata nelle Colonne B e J.

La Gnosi è il limite del lavoro Muratorio (cfr. Atti 4° Seminario)

 

3. 10. É qui che il Maestro Libero Muratore diventa

ADEPTO

(cioè "colui che ha superato"), in quanto ha la consapevolezza del Mondo delle Cause ed è pronto a trasmutare l'Acqua in "Acqua che brucia" e il Fuoco in "Fuoco che gela".

 

3. 11. Realizzato ciò e acquisito il Sapere Indefettibile, l'Adepto diventa quindi

MAGO

(cioè colui che, conoscendo le Cause, sa intervenire sul Mondo degli Effetti) ed è abilitato ad accostarsi alla parte più intima del Tempio: l'Ara, il Santuario.

 

3. 12. A questo punto, soltanto il padroneggiamento dell'elemento Fuoco sorreggerà negli ulteriori passi verso la Soglia della Verità che l'Uomo può compiere - sempre con un corpo, nella condizione quaternaria e, quindi, nel tempo e nello spazio - per poi scegliere e compiere la propria mansione, lavorando al bene e al progresso dell'Umanità, diventando di questa finalmente

FRATELLO