Download "Articoli III e IV"

 

 

 

 

Patria

I^

L'Essere Supremo affidò in modo più positivo i suoi poteri sulla terra al Sovrano: rispetta e stima la sua legittima autorità sull'angolo della terra che tu abiti; il tuo primo omaggio appartiene a Dio, il secondo alla tua Patria.

L'uomo che errasse nel bosco, senza cultura e che sfuggisse i suoi simili, sarebbe poco indicato a realizzare le vedute della Provvidenza ed a cogliere tutta la fortuna che gli è riservata. Il suo essere s'ingrandisce in mezzo ai suoi simili. Il suo spirito si fortifica attraversò 1a diversità delle opinioni, ma una volta organizzato in società, egli avrebbe a combattere senza tregua l'interesse personale e le passioni smodate, e ben presto l'innocenza soccomberebbe sotto la forza o sotto la astuzia. Occorrono dunque delle leggi per guidarlo e dei capi per difenderlo.

 

II^

Uomo sensibile! Abbi riverenza per i tuoi genitori! Onora del pari il padre dello stato e prega per la loro conservazione; essi sono i rappresentanti della Divinità su questa terra. Se essi si smarriscono essi risponderanno al Giudice dei Re, ma il tuo amor proprio può ingannarti e giammai dispensarti dall'obbedire. Se tu mancassi a questo sacro dovere, se il tuo cuore non esultasse più al dolce nome della tua Patria e del tuo Sovrano; il Massone ti ripudierebbe dal suo seno, come refrattario all'ordine pubblico, come indegno di partecipare ai vantaggi di una associazione che merita la confidenza e la stima dei governanti, poiché fra i suoi principali scopi c'è il patriottismo e che attende gelosamente a formare i cittadini migliori, essa esige che i suoi figli adempiano con la massima distinzione e con i fini più puri a tutti i doveri del loro stato civile. Il guerriero il più coraggioso, il giudice il più integro, il maestro il più dolce, il servitore più fedele, il padre più tenero, lo sposo più fedele, il figlio più devoto, deve essere il Massone, poiché le obbligazioni ordinarie e comuni del cittadino sono state santificate e rese più salde dai voti liberi e spontanei del Massone e che trascurandole egli aggiungerebbe alla debolezza l'ipocrisia e lo spergiuro.

 

Umanità

I^

Ma se la cerchia patriottica che ti apre una carriera così feconda e così soddisfacente non riempie ancora tutta la tua attività, se il tuo cuore sensibile vuol superare i confini degli imperi ed abbracciare con questo fuoco elettrico dell'umanità, tutti gli uomini tutte le nazioni: se, risalendo alla sorgente comune a te piace amare teneramente tutti quelli che hanno gli stessi organi, gli stessi bisogni d'amare, lo stesso desiderio di essere utile, ed un'anima immortale come la tua, vieni allora nei nostri Templi ad offrire i tuoi omaggi alla santa Umanità. L'universo è la patria del Massone e niente di ciò che riguarda l'uomo gli è estraneo.

 

II^

Osserva con rispetto questo Edificio maestoso, destinato a rinserrare i legami troppo lassi della morale; ama teneramente un'associazione generale di anime virtuose, capaci di esaltarsi: sparse in ogni paese dove la ragione ed i lumi son penetrati, riunita sotto la santa bandiera della umanità, rette da leggi semplici ed uniformi, cerca di percepire infine il sublime scopo del nostro santo ordine; consacra la tua attività e tutta la tua vita alla beneficenza; nobilita, rendi pura e forte questa generosa risoluzione lavorando senza soste alla tua perfezione e riunendoti più intimamente alla Divinità.